Cerca tra i 5480 podcast,
l'archivio delle nostre trasmisioni dal 2006

02/05/2009

Live At The Bbc

Non servono molte parole per commentare questa doppia meraviglia firmata Joe Jackson: il periodo è quello d'oro, 1979 - 1983, dall'esordio di Look Sharp! a quel quarto gioiello chiamato Night And Day. Il primo cd contiene delle sessions vere e proprie e pezzi tratti da un concerto all'Hammersmith Odeon di Londra del 1982. Il secondo cd presenta invece brani tratti da due concerti distinti: Hatfield Polytechnic (1980) e Hitchin's Regal Theatre (1983). Cosa aggiungere? Che Live At BBC è un cd vigoroso, elettrizzante, energetico. Chi ha visto i concerti italiani di quel periodo (a Roma suonò al Tenda a Strisce, tour di Night And Day, 1983, concerto fantastico) sa che suoni troverà qua dentro. LABBC nulla aggiunge a chi possiede altri dischi [... leggi ancora ]

Leggi
30/04/2009

Black Diamond

Vengono dall'Angola e un po' dappertutto questi incredibili pazzi della street-music. Hip-hop e non solo, musica militante, iterazioni, trance, dance e chi più ne ha più ne metta, in un calderone che sembra la città futuristica e un po' inquietante di Blade Runner. Voci che sembrano venire da alieni o replicanti, un'energia assolutamente incontenibile che fa digerire anche le sonorità più da dancefloor. Un disco che non si sottrae a tratti all'omaggio alla musica acustica africana, ovvio, rielaborata in maniera assolutamente personale. Un'ora di divertimento allo stato puro, assolutamente da non perdere.

Leggi
29/04/2009

Un ora d'oro: il concerto dei Firewater a Roma

Sarà difficilissimo per me e per gli altri pochi partecipanti al concerto di lunedì sera a Roma, all'ottimo Circolo degli Artisti, dimenticare i Firewater, questa band aperta che suona sotto la attenta e geniale regia del suo ideatore Todd A.
Presto ascolterete un'intervista realizzata da Flavia Cardinali, con il prezioso aiuto di Piero Bonicatti, a Todd, una chiacchierata che disegnerà a tutto tondo la vita e l'ìesperienza di un artista curioso e attento, sempre alla ricerca dell'imprevedibile. Tutte queste peculiarità lui le mette nei suoi testi, poi escono vivide dai suoi concerti. Mentre il pubblico si esalta e balla.
I sei musicisti sul palco hanno dato forza ad un'idea, una forza fatta di tamburi e [... leggi ancora ]

Leggi
27/04/2009

Havilah

Un sound tra il ruvido e il melodico, un po' come ci hanno abituato tradizionalmente le band australiane, a partire dai Died Pretty ai Midnight Oil. Havilah, fresco di pubblicazione è il loro quinto lavoro, e non si sottrae alla regola. Fresco e immediato, di pronta fruizione per le recchie, è un disco facile quanto basta ma assolutamente non banale. Ideale per chi vuole rinfrancare udito e testa dopo avere, per esempio, dedicato tempo ad Animal Collective. Da consigliare caldamente per un'oretta di ascolto tranquillo, ma non privo di picchi a tratti anche commoventi. Decisamente notevole.

Leggi
23/04/2009

REFERENDUM

Qualche giorno fa mi sono imbattuto in radio in Marco Pannella... mi succede, ogni tanto e in queste occasioni puntualmente mi fermo ad ascoltare... mi pare che sia uno dei pochi che quando apre bocca non parla per frasi fatte, ma ti costringe a stare lì ad ascoltare, sarà forse per il fatto che apre continuamente parentesi e incisi in un susseguirsi di subordinate che non finiscono più, tanto da farti quasi perdere il filo, e a volte loperde pure lui... Probabilmente è anche per questo che in tv non lo chiamano: perché sanno che attacca a parlare, completamente incurante dei tempi televisivi... Ascoltavo Pannella e pensavo al Referendum, e a come questa istituzione, che in fondo resta l'unico strumento di espressione [... leggi ancora ]

Leggi
22/04/2009

25 aprile

Evviva la Liberazione!
La Liberazione dal nazi-fascismo.
Una liberazione politica, certo, ma ancora non umana e culturale. Siamo immersi ancora nei nostri radicalismi e razzismi, in contrapposizioni sterili ed autodistruttive. Sarebbe semplice affermare che l’Italia è governata dai figli di coloro da cui fummo liberati, ma sarebbe anche ingiusto far ricadere su di loro le colpe dei padri. Che loro stessi, in qualche caso, condannano a parole o con i fatti.
I fatti che si scontrano con altri fatti di cronaca dove violenze e soprusi, omicidi e stupri, si ripropongono ancora su base etnica o religiosa, di estrazione sociale o di censo, politica o di pensiero.
E poi ancora un fascismo fatto di [... leggi ancora ]

Leggi
22/04/2009

Sometimes I wish I were an eagle

Bill Callahan, ovvero l'ennesimo grande interprete del songwriting americano. Sospeso fra Tom Waits, Lou Reed e Leonard Cohen per la profondità della voce, a me personalmente alla lunga fa un po' faticare per la ripetitività dei brani. Anche qui, come in maniera comunque diversa per Bat for lashes siamo di fronte a un album del tutto gradevole, ideale soundtrack per una serata d'estate sotto il porch, seduti sulla sedia a dondolo, un drink in una mano e una pipa nell'altra. Il fatto è che dopo un po' ciò che è estremamente gradevole diventa altamente soporifero, probabilmente a causa di arrangiamenti un po' troppo orchestrati. Un disco un po' più essenziale, insomma, solo chitarra e voce, avrebbe svolto il suo sporco lavoro con maggiore [... leggi ancora ]

Leggi
20/04/2009

Mi piace questa Italia

Mi piace questa Italia che si indigna di fronte alle catastrofi,
Mi piace questa Italia che non piange su se stessa,
Mi piace questa Italia che produce foto e documenti dei palazzi precedenti il crollo,
Mi piace questa Italia che denuncia alle autorità competenti per ricordare un fratello, un parente,
Mi piace questa Italia che si rimbocca le maniche ed aiuta, spedisce cose, invia denaro,
Mi piace questa Italia che non ci sta alla propaganda,
Mi piace questa Italia che rivuole i suoi centri storici, le sue piazze, bar e negozi dov’erano,
Mi piace questa Italia che non si fa imbavagliare e se ad un Vauro è impedito l’ingresso in tv, entrano comunque le sue [... leggi ancora ]

Leggi
20/04/2009

Two suns

Viene da Brighton e incide per lo storico marchio Parlophone il nuovo miracolo portato in trionfo dalla critica. Non che Two Suns, otto e mezzo da Pitchfork e "devastante capolavoro" secondo il Sunday Times sia un brutto disco, tutt'altro. E bellissima è la voce della protagonista, dove Bat for Lashes è lo pseudonimo dell'artista anglo-pakistana Natsha Khan. Il fatto è che pur evocando atmosfere sofisticate, poetiche e a tratti anche travolgenti, il disco attinge a piene mani da cose già sentite. I modelli principali? Tori Amos, certo, P.J.Harvey? Un po' di meno. Björk? A piene mani. Ed è proprio questo fare il verso all'aliena di Reykjavik che alla fine disturba un pochino, anche perché non si tratta soltanto di un vezzo vocale, ma di [... leggi ancora ]

Leggi
18/04/2009

Record Store Day

Anche quest'anno viene celebrato il record store day. Iniziativa nata negli Stati Uniti per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla progressiva scomparsa dei negozi di dischi, anche se il fenomeno ha risvolti del tutto diversi in Italia rispetto al resto del mondo. Ed anche quest’anno radiorock the original parteciperà alle celebrazioni.

Ma in questo caso vorrei vedere il problema in modo diverso e perché no anche in modo polemico. Sono infatti abbastanza stufo di sentire dire che il disco sta scomparendo solo per colpa di Internet, delle major, del download legale o meno della musica.

Io penso che il disco inteso come oggetto di cultura scompare prima di tutto per colpa nostra. Dove per nostra [... leggi ancora ]

Leggi
X