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l'archivio delle nostre trasmisioni dal 2006

23/01/2009

The snowbringer cult

Varie sigle che nascondono sempre lo stesso duo francese: Solange Gularte e Mehdi Ameziane. Musica sospesa tra il sogno psichedelico e il viaggio: iterazioni, loop, chitarrismi eterei; per chi conosce Farscape, la musica che ci si aspetterebbe di ascoltare sull'astronave vivente Moya se fossimo l'astronauta appena arrivato John Crichton e ancora non avessimo impiantati i necessari microbi traduttori. Sì, perché alle volte si fa fatica a seguire un filo conduttore spesso carsico, che solo a tratti emerge in un fiume più riconoscibile - gli echi pinkfloydiani soprattutto. Il viaggio, però, si diceva, è la costante più evidente, e visto che di percorso si tratta, occorre abbandonarsi al flusso e lasciare da parte ogni riserva. Un album [... leggi ancora ]

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20/01/2009

Evviva Barack!

Il 20 gennaio Barack Obama si insedia alla Casa Bianca e diventa il nuovo presidente degli Stati Uniti d'America, non è poco secondo me.
Ieri sera sono andato in un meraviglioso posto a mangiare na pizza e mentre chiacchieravo amabilmente di viaggi e di lavoro in sottofondo c'era una trasmissione di Radio Capital con una bella selezione ispirata al concerto che si era tenuto a Washington la sera prima in onore proprio del presidente eletto. Era davvero una bella selezione, arricchita da commenti ben fatti e da brani che spaziavano dal rock al blues alla black. Sarà stata la compagnia, la musica, il posto, ma mi è venuta una gran voglia di essere ottimista. La parola ottimismo in questi ultimi tempi aveva perso un po' del suo [... leggi ancora ]

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20/01/2009

Poste e telegrafi

Un santino di Peter Green in una mano e uno dei Pink Floyd nell'altra, Alessandro Stefana, in arte Asso, collaboratore fisso di Vinicio Capossela dà alle stampre un album intrigante e ricco di spunti. Sonorità non particolarmente all'italiana, emergono echi della colazione psichedelica di Alan, e soprattutto di quel chitarrismo tanto eclettico quanto energico cui Peter Green ci abituò in The End of The Game. Strumenti acustici ed elettronici si fondono in una sintesi gentile e per nulla invadente, proponendoci un itinerario del cuore a cui conviene abbandonarsi senza preconcetti. Lavoro assai godibile, forse a tratti un po' troppo etereo, ma assolutamente coerente nel suo mood di psichedelia dolce e malinconica.

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19/01/2009

It's Tuesday again

Minialbum a cinque brani dello scorso anno per questa band sconosciuta ai più, curiosa in primo luogo perché originaria di Rostov, Federazione russa. Il sound alterna LCD Soundsystem a scorribande alla Trent Reznor, ad accenni di psichedelia, omaggi a Peter Green e accelerate brusche di chitarra che sconfinano decisamente nel rock. Un carnet musicale piuttosto ricco, che si sposa con più gusti, oppure strizza l'occhio in più direzioni, fate voi, ma che sicuramente si presenta accattivante, cancellando il luogo comune che in Russia o si fa prog oppure heavy metal. Una proposta senza tanti fronzoli, che non richiede un'attenzione mostruosa, né sforzi concettuali pesanti, e che ben si addice all'uscita da un'impegnativa giornata di lavoro. [... leggi ancora ]

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17/01/2009

Lavorare ad un sogno...

"Verso la fine della registrazione di "Magic”" eccitato per il ritorno alla produzione di suoni pop, ho continuato a scrivere. Quando il mio amico produttore Brendan O'Brien ha sentito le nuove canzoni, ha detto "vai avanti così! Ed è quello cha abbiamo fatto nel corso dell’anno successivo con la E Street Band, nelle pause dello scorso tour. Spero che "Working on a Dream" abbia catturato l’energia della band, di quello che è stato uno dei più emozionanti tour che abbiamo mai fatto. Tutte le canzoni sono state scritte di getto, di solito utilizzato la prima versione, e tutti noi abbiamo avuto una grande carica esplosiva dall’inizio alla fine". Queste, le parole di Bruce all'indomani della pubblicazione [... leggi ancora ]

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16/01/2009

Merriweather Post Pavilion

Devo confessare il mio peccato originale: non amavo granché gli Animal Collective; come spesso accade, però, dopo la caduta c'è la redenzione, e per me è arrivata qualche giorno fa, quando mi sono imbattuto in questo disco, che non esito a definire un discone. Sì, perché a mio avviso, questo Merriweather Post Pavillion ce lo ritroveremo nella Top 2009. Creativo, stralunato, post-psichedelico, sperimentale, innovativo, rigoroso. Non so più che cosa scrivere su questa combo newyorkese, che supera quelle che secondo me erano sonorità troppo di nicchia per dare alle stampe un lavoro impeccabile. Poetico e struggente, in una parola, bello. Si riesce a godere perfino nel caos di un ascolto in iPod su un autobus affollato, e si viaggia - in [... leggi ancora ]

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13/01/2009

Il nodo Gordiano

La cosa più deprimente di questa ennesima guerra nella striscia di Gaza, è quel senso di impotenza che mi viene dall'aver ascoltato le notizie provenienti dal fronte. Nessun ritegno alcuno, nessun pudore nel chiamare questa vicenda col suo nome: guerra.
Quelli della mia generazione la guerra non la conoscono, al massimo hanno smanettato su qualche videogioco strategico o “sparone”, ma la guerra – per i più fortunati di noi – è un ricordo dei “vecchi”, fame, difficoltà, ingiustizia. Le guerre di adesso sono, in un certo senso, più lontane, passano attraverso filmati alla televisione, si vede la devastazione di una bomba, le ustioni del fosforo, l'ambulanza, l'incendio, ma le persone [... leggi ancora ]

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11/01/2009

Faber, amico fragile.

Sempre in bilico fra l'indifferenza per certe celebrazioni e il giusto riconoscimento, tocca a me oggi aprire il blog odierno che parlerà di Fabrizio De Andrè. Nulla da dire sulla sua vicenda musicale, basta aprire uno fra i mille siti internet a lui dedicati, per saperne vita, morte e miracoli. Non ne sarei nemmeno all'altezza. Mi interessa molto di più la vicenda umana, del mio amico fragile. Faber era un anarchico vero, anarchico e pacifista. Anche un credente, a modo suo. Non tutti lo sanno e questo perchè pochi, anzi, quasi nessuno, lo dice. Non lo dirà Mollica nei suoi servizi del TG1, non se ne parlerà stasera nello special a reti unificate che andrà in onda a casa di Fazio alle 20,10 su rai tre. De Andrè ha [... leggi ancora ]

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10/01/2009

Abril

Tra Francia e Brasile, tra bossa e shoegaze, ballate e malinconia, saudade e rock leggero ma non per questo meno profondo. Questo e molto di più è Jan Felipe, scoperta felice in tutti i sensi - nomen=omen - di questo primo squarcio di 2009. Attivo sia su FaceBook che su MySpace, questo artista si propone come un'efficace sintesi tra generi e con un'immediatezza da altri tempi. Chitarra semplice eppure insieme tappeto sonoro mai banale, voce che evoca spiagge invernali, a dispetto del sound tropicale, mai una concessione a quella fusion che troppo spesso inquina la musica verdeoro. Radici affondate in profondità in un pop-rock tanto colto quanto sofferto, Jan Felipe ha le qualità per piacere subito e per passare anche la prova di un ascolto [... leggi ancora ]

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09/01/2009

Che possiamo fare?

Spesso ci domandiamo: "Allora? Cosa posso fare?" E la domanda, che sottende una forza di carattere fuori del comune, può trovare due canali di risposta. Il primo è fare direttamente, il secondo, indirettamente.
Dal momento che l'abitudine alla delega, gli impegni lavorativi o familiari sono molteplici, ecco che la seconda prevale sulla prima.
Ci hanno scritto gli amici della associazione Coopi. Promuovono progetti in tanti posti del mondo dove manca l'essenziale. E' vero. L'informazione italiana dimentica presto, addirittura sorvola sulla maggioranza delle popolazioni e delle crisi umanitarie. Non lo fa per cattiveria. Qui si pensa che oltre cosiddetto Occidente ci siano le Colonne D'Ercole.
Questa è la [... leggi ancora ]

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