Evviva Barack!

Il 20 gennaio Barack Obama si insedia alla Casa Bianca e diventa il nuovo presidente degli Stati Uniti d'America, non è poco secondo me.
Ieri sera sono andato in un meraviglioso posto a mangiare na pizza e mentre chiacchieravo amabilmente di viaggi e di lavoro in sottofondo c'era una trasmissione di Radio Capital con una bella selezione ispirata al concerto che si era tenuto a Washington la sera prima in onore proprio del presidente eletto. Era davvero una bella selezione, arricchita da commenti ben fatti e da brani che spaziavano dal rock al blues alla black. Sarà stata la compagnia, la musica, il posto, ma mi è venuta una gran voglia di essere ottimista. La parola ottimismo in questi ultimi tempi aveva perso un po' del suo fascino per me, usata a sproposito dal nostro presidente del consiglio per il quale l'ottimismo – che pure è un sentimento nel quale mi riconosco - sembra essere qualcosa di finto ed ammuffito, uno stratagemma per farti spendere quello che non hai, visto che ha interessi ovunque.
Ma insomma, mi si è spenta la polemica, mi si è abbassato il senso critico e stamattina, malgrado una giornata no proprio radiosa, malgrado le notizie dal mondo, malgrado le marce indietro del nostro ministro dell'economia che sembra più a sinistra di Bertinotti e Ferrero quando da ragione a Prodi, malgrado tutto questo, voglio credere che le piccole cose siano in grado di far nascere le grandi differenze, e voglio condividerlo con voi .