100 anni di RAI

Tante volte l’hanno data per spacciata, quando è arrivata la televisione, e la gente condivideva gli schermi e guardava quiz e telegiornali al bar, al cinema o dal vicino che aveva il televisore. E poi quando le trasmissioni televisive sono cambiate ed hanno invaso l’intera giornata con reality e dibattiti. E infine è arrivato internet promettendo informazione libera e pluralità di contenuti, ma lei ha resistito a tutto, anzi ha sempre guadagnato un po’ di forza inaspettata, e si è ripresa.
Avete capito benissimo che parlo della radio. Oggi è una data importante per l’Italia, la Rai, la mamma della radiofonia del nostro paese, compie 100 anni. All’inizio si chiamava URI poi EIAR ma si trattava sempre della stessa sostanza; è da Lei che chiunque di noi ha imparato molto di quello che sa e che porta nella passione che metto nei podcast di ogni giorno.
Quindi si tratta di un compleanno importante anche per noi.
La RAI fino alla metà degli anni ‘70 del secolo scorso, agiva in regime di monopolio e dettava legge se così posso dire. Nel nostro paese nel 1975 l’acquisizione del diritto di utilizzazione delle frequenze da parte dei privati cittadini, ha portato una ventata nuova alla radiofonia in generale e alla stessa RAI, con una crescita significativa della qualità e della varietà dei programmi, e anche della musica alla radio. Abbiamo assistito anche ad una sua involuzione con il prosperare delle radio commerciali, ma la Radio è rimasta sempre lì, una standardizzazione dei contenuti, delle conduzioni e dello stile, anche della musica.
A noi piace una radio di contenuto malgrado la forma podcast, che ci costringe ad un formato registrato e indiretto; a noi piace parlare con la musica ed in questi 19 anni abbiamo quotidianamente raccontato il mondo descrivendolo attraverso i brani musicali, comunicando le nostre emozioni, forse intercettando anche le vostre. In questa nostra radio coniugata nel web, abbiamo anche introdotto dei podcast più vicini al significato che questo termine ha in questo periodo, ma rimaniamo sempre attaccati alla radio, alle sue regole, alla sua anima.
È per questo che volentieri festeggiamo i 100 anni della RAI e le facciamo gli auguri perché tanto ci ha dato nel bene e anche talvolta nel male, tanto ci ha guidato con le sue proposte, e speriamo che tanto ancora ci arricchisca.