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Lavorare ad un sogno...

Di: Gianpaolo Castaldo | 17/01/2009
"Verso la fine della registrazione di "Magic”" eccitato per il ritorno alla produzione di suoni pop, ho continuato a scrivere. Quando il mio amico produttore Brendan O'Brien ha sentito le nuove canzoni, ha detto "vai avanti così! Ed è quello cha abbiamo fatto nel corso dell’anno successivo con la E Street Band, nelle pause dello scorso tour. Spero che "Working on a Dream" abbia catturato l’energia della band, di quello che è stato uno dei più emozionanti tour che abbiamo mai fatto. Tutte le canzoni sono state scritte di getto, di solito utilizzato la prima versione, e tutti noi abbiamo avuto una grande carica esplosiva dall’inizio alla fine". Queste, le parole di Bruce all'indomani della pubblicazione del suo nuovo cd, "Working On A Dream", appunto, in uscita il prossimo 27 gennaio. La recensione del cd meriterebbe un'altra collocazione certo, ma l'uscita di questo nuovo lavoro di Springsteen è sopratutto un evento politico. Una speranza, la definiscono i giovani americani. Barack Obama, a cui il disco è "dedicato", gode della stima e della fiducia della gente comune, ma anche quella di attori, musicisti, artisti. E' un uomo venuto su dal niente, spinto dalla "rete" verso un traguardo considerato fino a ieri impossibile. Springsteen, da grande artista quale è, vuole stargli vicino: ci mette la faccia il Boss, rischia grosso, ma lo fa con la buona fede e la coerenza che lo ha contraddistinto da sempre, lui che non si tira mai indietro, sopratutto davanti alle difficoltà. Non me ne frega niente se questo cd sarà bello o brutto, questo forse è il suo disco più importante, il vero manifesto dell'American Dream, e a scriverlo è proprio lui, forse il più grande, certamente il più amato, insieme a Michael Stipe dei REM: non a caso entrambi erano presenti al Vote For Change. Allora auguri, Bruce, auguri Barack, auguri America.

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