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l'archivio delle nostre trasmisioni dal 2006

Articoli firmati da Chiara Colli - Rimuovi il filtro

04/03/2010

Ladies and Gentleman We Are Floating in Space

Okay, sembrerebbe un'operazione amarcord. Ma agli amanti - nel caso di chi scrive praticamente adepti - di Jason Pierce, Spaceman 3 e Spiritualized, non sarà certo sfuggita la notizia della settimana, ovvero un bel 10.0 (!!!) di Pitchfork alla ristampa targata ATP Recordings di questo meraviglioso album di (ben, ahimè) 13 anni fa. Ed ecco allora, ladies and gentleman, la scusa pronta per parlarne con i dovuti sbrodolamenti.
Intanto, un po' di coordinate. Chiuso definitivamente il burrascosco rapporto con Sonic Boom - aka Peter Kember - e sciolti per sempre (sigh) gli Spaceman 3, band pilastro del garage psichedelico/drogato anni '80, Jason Spaceman - all'anagrafe Jason Pierce - fa emergere ufficialmente nel 1991 il progetto che, già nel [... leggi ancora ]

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25/02/2010

Who Killed Sgt. Pepper?

Aspettavamo da tempo questo momento. Perchè anche se "Who Killed Sgt. Pepper?" gira (illegalmente) già da un paio di mesi nel mio i pod, in realtà la fatidica data d'uscita dell'ultimo lavoro dello strano genio che fa capo al nome di Anton Newcombe, è - dopo un'iniziale posticipazione - ufficialmente passata solo da un paio di giorni. Uno degli album che si candida già ad essere quello dell'anno. E non solo perchè chi scrive è vagamente di parte. Ma anche perchè - in ambito di psichedelia, spesso sperimentale ed ogni volta ibridata con generi diversi (che sia kraut, british invasion o post punk) - lo strambo personaggio californiano, unico vero responsabile della direzione artistica della band, non ha moti rivali. Quello dei BJM è un [... leggi ancora ]

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18/02/2010

Gorilla Manor

Silverlake, California. La base dei Local Natives è qui, sotto il tetto di Gorilla Manor, un nome che prima di essere il titolo del debutto del quintetto americano è il nome che i ragazzi hanno dato alla loro abitazione comune, scelta - non casualmente - nel cuore della località più indie-rock nei pressi di Los Angeles. Finiti gli studi, abbandonati i lavori a tempo pieno e cambiato il nome della band da Cavil At Rest a Local Natives, Ryan Hahn (chitarra e voce), Taylor Rice (voce e chitarra), Kelcey Ayer (voce e tastiere) Matt Frazier (batteria) e Andy Hamm (basso) si concentrano sull'album. Ma è proprio con un live che comincia la loro fortuna. Non esattamente un semplice concerto di periferia, ma il SXSW (South By Southwest) di Austin, [... leggi ancora ]

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11/02/2010

Embrace

Non vengono da New York, non fanno musica sperimentale e (probabilmente) non saranno in nessuna delle Top 5 più cool. Giovanissimi eppure con un'attitudine decisamente old school, gli Sleepy Sun sono quanto di più unfashionable si possa immaginare nell’attuale panorama indie-wave-gaze degli anni zero ma, non per questo, sono stati semi-snobbati all’estero. Con loro, è proprio il caso di dire che la west coast colpisce ancora. Direttamente dalla comunità di Santa Cruz, California i sei ventitreenni prima si autoproducono nel 2008 e poi vengono acciuffati l’anno scorso da ATP Recordings, che ne ristampa il debutto Embrace: pennellate di suoni, storie ed atmosfere della Bay Area che diventano, inevitabilmente, psichedelia. A questo, si [... leggi ancora ]

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04/02/2010

200 Million Thousand

Lo aveva capito subito il mitico Greg Shaw (creatore della fanzine/rivista musicale Who Put The Bomp, nonché compilatore delle raccolte Pebbles e discografico indipendente, morto prematuramente nel 2004), che ne produsse i primi due album. Lo ha capito un po’ più tardi anche la patinata Vice Records, che dopo Let It Bloom (In the Red, 2005) li mette sotto contratto per il delirante live ufficiale Los Valientes del Mundo Nuevo, la consacrazione Good Bad Not Evil e l’ultimo 200 Million Thousand, datato febbraio 2009. Dopo 10 anni pressochè ininterrotti di tour, lo ha capito anche il pubblico: i Black Lips sono una delle migliori garage band in circolazione, su disco e dal vivo. Detto questo, va ammesso che 200 Million Thousand non [... leggi ancora ]

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28/01/2010

Running With the Beast

Hanno cominciato in uno scantinato e con un organo da chiesa costato 50 dollari. Qualche tempo fa, sono arrivati sugli schermi di mezzo mondo con il video di “Grip”, rivisto e corretto per lo spot di una nota industria automobilistica di casa nostra. Nel frattempo hanno girato in tour con Fatboy Slim ed Happy Mondays, sono usciti due album, qualcuno li ha definiti “fuffa”, qualcun altro “both innovating and captivating” (Spin Magazine). Se è innegabile che abbiano un buon fiuto per il marketing (complice la vittoria del “Best International Music Video” con “Grip”), è altrettanto vero che su disco (e dal vivo) gli zZz sono tutt'altro che pacchiana (nu) new wave.
In due, batteria e synth, olandesi e con un nome che [... leggi ancora ]

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21/01/2010

Post-Nothing

Ascoltare un album a ripetizione è prassi tipicamente adolescenziale. Tristi, di buon umore, incazzati o indolenti: quel disco sembra perfetto per ogni mood. Quasi terapeutico. Praticamente una droga, da iniettarsi giornalmente finchè non si è raggiunta la dose consigliata. Dopo anni, a sorpresa, il 2009 ha portato – almeno per chi scrive - 8 tracce proprio di questo tipo. Un album, ancora una volta, da top 5 (e siamo a 3). Da ascoltare dopo la tempesta, oppure un attimo prima. Da appiccicare alle giornate, alle facce, ai pensieri, e farlo proprio. Un album da imparare a memoria. Per poi strillarlo tutto a un concerto. E dimenticare, per un po’, la buona usanza di non fissarsi (troppo) sugli stessi dischi.
Il titolo - ironico, [... leggi ancora ]

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14/01/2010

Under and Under

Chiamatelo shitgaze, weirdo-punk o weird-garage. Provate a rintracciarne i brandelli synth wave, l’attitudine lo-fi o l’estetica DIY. Infilando la testa nel calderone in cui Mike Sniper mescola la poltiglia Blank Dogs, potreste uscirne frastornati o quantomeno confusi. Tra i milioni di riferimenti a certa storia del rock, i deliri visionari di questa one man band (almeno su disco) e la patina di sporcizia e distorsione in cui è avvolto “Under and Under” (In The Red, 2009) - e non meno il precedente “On Two Sides” - qualcuno più attaccato all’onestà intellettuale della popular music dei “Golden Years”, potrebbe storcere il naso. Per gli amanti di post punk e garage, forse anche un po’ assuefatti all’aria stantia [... leggi ancora ]

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05/01/2010

Popular Songs

Con questa (bella) recensione inizia a collaborare con RRTO Chiara Colli, giornalista free-lance. Aspettatevi recensioni, articoli, interviste live e tanto altro ancora. Si sa, l'appetito vien mangiando... Benvenuta, Chiara!

YO LA TENGO – POPULAR SONGS
Venticinque anni di carriera, una grande passione per il baseball e uno status unanimemente riconosciuto di istituzione dell’indie rock americano, gli Yo La Tengo arrivano in forma smagliante al loro dodicesimo album (il settimo con la Matador, EP e raccolte escluse) stupendoci ancora, se possibile, per un’inossidabile longevità e per la capacità di tirare fuori lavori incredibilmente ricchi di idee.
Che si prendano in giro o no, il titolo “canzoni popular” (dio [... leggi ancora ]

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