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l'archivio delle nostre trasmisioni dal 2006

Articoli firmati da Chiara Colli - Rimuovi il filtro

18/09/2010

Forgiveness Rock Record

Cinque anni dall'ultimo album. Sette, da quel You Forgot It in People che cambiò il corso dell'indie rock (di matrice pitchforkiana) degli anni zero. Il collettivo aperto per definizione che poggia (soprattutto) sulle menti di Brendan Canning e Kevin Drew, è tornato a maggio con il suo quarto album. "È giunto il momento di perdonare tutti. I tuoi nemici, i tuoi familiari, chi ti sta accanto, quelli che provocano le guerre e la fame nel mondo. Si deve perdonare chiunque. Adesso. Solo così si può rinascere". Così Canning spiegava tempo fa il titolo dell'ultimo album dei Broken Social Scene, uscito - come sempre - per Arts and Craft, etichetta fondata dalla band. Un lavoro in studio che, ancora una volta, tenta, nonostante tutto, di trovare [... leggi ancora ]

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02/09/2010

King of the Beach

Lo avevamo lasciato solo, rumoroso e in sella ad uno skateboard. Ma, a quanto pare, la celebre debacle al Primavera Sound 2009 (pessima performance, lite sul palco con l'allora batterista Ryan Ulsh ed incapacità a terminare il live), deve aver lasciato il segno nel giovane ed irrequieto Nathan Williams. Un cambio (conveniente) di band, con l'uscita di Ulsh e l'entrata di Billy Hayes (batteria) e Stephen Pope (basso), ex compagni di scorribande del compianto Jay Reatard. Una ripulita ai suoni ed un setting decisamente meno urbano e assai più solare, per questo terzo album (secondo con Fat Possum) dell'idrofobo nato in Virginia ma californiano d'adozione. Abbandonata la sua stanzetta-di-registrazione a San Diego, la mente dei Wavves entra per [... leggi ancora ]

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08/05/2010

Get Colour

Ladies and gentleman, ecco a voi la risposta californiana al noise-lo fi made in New York. Rumore plasmato ad arte e synth grezzi, voce monocorde e drumming insano, infatti, fanno del quartetto di Los Angeles una versione kraut-futurista-west-coast al tribalismo catchy incarnato dai Klaxons. Sono gli HEALTH, band nata nel 2006 e con tre album all'attivo (di cui uno di remix), già definita nel 2008 come la nuova miglior band della California, secondo il settimanale americano The Phoenix. Un nome scelto per prediligere una parola "di tutti i giorni", un'attenzione piuttosto scarsa ai testi ("lasciati di proposito vaghi") e la volontà di essere semplicemente una "noise screaming band". Queste le credenziali di un gruppo dal suono inusuale, [... leggi ancora ]

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24/04/2010

Primary Colours

Qualcosa è cambiato. Anzi parecchio, è cambiato, rispetto agli Horrors di "Strange House" (Loog/Universal 2007). Look (un po') diverso, maggiore sicurezza sul palco, nuova squadra di lavoro alle spalle, tutta un'altra musica e - dal vivo - un cospicuo pubblico vagamente in delirio, ai limiti del fenomeno socio culturale. Sembrano piuttosto lontani i tempi dell'esordio, del garage psychobilly, delle cover dei Sonics, del trucco e delle performance poco convinte. Con "Primary Colours" non solo è cambiata etichetta (l'ambita XL Recordings), si è passati dalla produzione Fuzztonesiana dello Yeah Yeah Yeahs Nick Zinner a quella decisamente più fashioned del trio Geoff Barrow (Portishead) - Craig Silvey - Chris Cunningam ma, soprattutto, sono [... leggi ancora ]

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15/04/2010

A sangue freddo

Nonostante le apparenze, Pierpaolo Capovilla è un ottimo maestro. Non che si atteggi ad esserlo, tutt'altro. Non che i suoi testi, spesso blasfemi, né quell'espressione strafottente, solitamente avvolta da fumo di sigaretta e, supponiamo, da un vago odore d'alcol, sia diventata d'un tratto immagine di retta via. Capovilla è un ottimo maestro perché sta riuscendo nel suo (dichiarato) intento: fare qualcosa di buono. Il suo Teatro della crudeltà è tornato (da un po') di scena ed oggi parla ad un pubblico sempre crescente. Giovane ed irrequieto.
Il rock si fa, qui, portavoce di un'idea, espressione forte di un desiderio di riscatto. Un immaginario quasi da rivoluzione, nonostante "A sangue freddo", secondo album della band uscito nello [... leggi ancora ]

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09/04/2010

Meet In Town - Da John Cale ai Plaid all'Auditorium

Un evento del genere in Italia? C'è chi stenta ancora a crederci. Sta di fatto che domenica prossima, l'11 Aprile, un one day Festival di proporzioni piuttosto significative invaderà tutti gli spazi dell'Auditorium, dalle 17.30 fino a notte inoltrata. E' Meet In Town, quella che fino all'anno scorso era la rassegna elettronica del Parco della Musica, ma che quest'anno diventa Festival, non solo con una spiccata attenzione alla sperimentazione di nuovi suoni, ma anche ospitando un progetto speciale in Sala Santa Cecilia. E' "A Life Along the Borderline: A Tribute to Nico", omaggio di John Cale alla cantante, modella e attrice Christa Päffgen, in arte Nico, scomparsa nel 1988. Un tributo con cui, l'11 ottobre 2008, proprio in coincidenza [... leggi ancora ]

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01/04/2010

Bone of My Bones

Dalla soap a Glastonbury, passando per il libro della Genesi. Un personaggio bizzarro, la britannica Ebony Thomas, in arte EBONY BONES!. Dopo aver recitato per anni nella serie televisiva Family Affairs, il folletto d'ebano si chiude in cameretta per giocare con electro, bottiglie di birra e DIY. "We Know All About U", singolo fatto in casa ispirato ad Orwell, nel 2007 balza da BBC Radio alle pagine di Rolling Stone, NME e The Guardian. Nello stesso anno, Ebony parteciperà a Glastonbury e, nel 2009, debutterà con questo "Bones Of My Bones", album autoprodotto che ruba il titolo a un celebre verso alla Genesi.

Discendente diretta di M.I.A. e Santogold, la Bones è una temeraria del crossover. Saltando da ritmi funk all'immediatezza [... leggi ancora ]

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25/03/2010

Two Dancers

La storia della prova del secondo album la sanno tutti. Una band esordisce col botto, si gode il successo, prende tempo per un nuovo disco che non deluda le aspettative e poi, come una maledizione, qualcosa va storto. Il secondo album è il tallone d'Achille di molti gruppi. Ma non dei Wild Beasts. Quattro ragazzi da Kendal, paesino sperduto nel nord del Regno Unito. Quattro (oggi) poco più che ventenni, che si conoscono fin dalla scuola e che, dopo 3 EP ed un passaggio alla BBC, firmano per la Domino. La loro musica è definita "erotic downbeat". Elegante, ballabile, fascinoso, "Limbo, Panto", datato 2008, è l'esordio che non passa inosservato, anche grazie alla voce ambigua e raffinata di Hayden Thorpe, novello Antony Hegarty. La prova del [... leggi ancora ]

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18/03/2010

Summer of Hate

Potere del buzz (marketing?). A fine 2008 i No Age - stratosferico duo californiano di casa Subpop, ormai un'istituzione in ambito indie, con due album e un EP all'attivo e un'ottima fama a precederli - stilano una top ten del meglio uscito durante l'anno. Nella classifica compare Neon Jesus, singolo d'esordio di Charles Rowell e Brandon Welchezun, in arte Crocodiles ("We wanted the band to be called Crocodiles Tears because it sounds really cool and very '60s, but for some reason we thought it must already be taken somewhere. Then we kept on saying Crocodiles and it sort of stuck. I mean it is really cool that there is an LP By Echo and the Bunnymen called that", spiega il chitarrista Charles Rowell in merito alla "fortuita" scelta del nome). [... leggi ancora ]

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11/03/2010

Logos

La copertina dice (quasi) tutto. Sembra impossibile, ma quello ritratto è proprio Bradford Cox, magrissimo, a causa della sindrome di Marfan. Ricurvo su se stesso, con una voragine nel torace, nudo ma con il viso illuminato. Anzi totalmente accecato (ed accecante) da una luce dall'aspetto quasi divino. Leader e mente principale dei Deerhunter, il quasi ventottenne Cox è di Athens, Georgia, la città di B-52's e R.E.M., per intenderci. È artista oltremodo prolifico, visionario, a volte eccentrico ma dall'animo gentile, con una potenza disarmante - anche sul palco - per quel suo corpicino esile esile. Atlas Sound è il suo progetto solista, quello che accoglie le idee che non potrebbero funzionare con una band di cinque persone, nonché [... leggi ancora ]

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