Cerca tra i 5478 podcast,
l'archivio delle nostre trasmisioni dal 2006

Articoli firmati da Chiara Colli - Rimuovi il filtro

12/02/2011

Red Barked Tree

Dodicesimo album per la formazione post punk per eccellenza, nonché per una delle band in assoluto più influenti nella storia della popular music. Il terzo, della nuova incarnazione, cominciata nel 2003, dopo oltre dieci anni di stop, con il cibernetico "Send". Dopo la convincente tappa intermedia di "Object 47", Colin Newman, Graham Lewis e Robert Grey (ex Gotobed), - tutti e tre, quasi alla soglia dei sessanta e già "orfani" dal disco precedente del chitarrista Bruce Gilbert - , si allontanano sensibilmente dal punk marziale che li aveva caratterizzati nei primi anni zero, per riportare le chitarre al centro della loro estetica intellettualoide e decostruttiva.
Un album che, personalmente, non arriva dritto al punto ai primi [... leggi ancora ]

Leggi
29/01/2011

Root For Ruin

"New Wave Metallica". Qualche anno fa, il chitarrista Seth Jabour, rispondeva così - non senza autoironia - quando gli veniva chiesto che genere suonasse la sua band. Ovvero, come lui stesso esplicava, l'incontro della tendenza propria dei Metallica a sovraffollare di elementi ogni canzone con una (evidente) spigolosità new wave, lontana da muscolosità rock troppo ingombranti. Neologismo di genere che, come spesso accade, fa più sorridere che rispondere alla domanda, lasciando - al massimo - intendere, quanto la ricerca costante di cortocircuito interno sia un obiettivo quasi imperante per i Les Savy Fav. Una band ormai in giro da oltre 15 anni, formatasi al college, indie fino al midollo (i cinque si autoproducono dal terzo album, datato [... leggi ancora ]

Leggi
08/01/2011

Majesty Shredding

Come tutti gli anni. Arrivano i primi di gennaio e, a classifiche ampiamente chiuse, si "scopre" un album che meritava di diritto la top 5. O quasi. Colpa della pigrizia, della distrazione, di un anno in overdose di indie di ottima qualità. Di certo non colpa della poca immediatezza del disco in questione o del riscontro positivo ricevuto dal suddetto in tutto l'etere musicale. Era dal 2001 che il quartetto di Chapel Hill, North Carolina non pubblicava un album, nonostante di scioglimento non se ne sia mai davvero parlato. Loro, otto album in undici anni (1990 - 2001). Loro, i Peter Pan dell'indie (insieme a J Mascis e soci). Loro, passati dalla Matador alla Merge (nel 1994), per non dover neanche sfiorare le intrusive fauci dell'Atlantic. [... leggi ancora ]

Leggi
25/12/2010

Pyramid of the Sun

Athens, Georgia. Non solo college rock (e neanche new wave fortemente ironica), ma un fervido underground di band prende vita - ormai da anni - da questo angolo degli States. Nati all'alba degli anni zero come quartetto (totalmente strumentale) a cavallo tra post rock ed influenze "colte" (musica classica, jazz), i Maserati sono divenuti negli anni, mine vaganti esploratrici di territori tanto elettronici quanto teutonici. Una formazione che varia nel tempo, ma con le due chitarre - quella di Coley Dennis e Matt Cherry - sempre fisse alla guida dal 2001. E con un brutto incidente di percorso, nel novembre 2009, quando per un'eventualità quasi incredibile - la caduta nel tunnel dell'ascensore nel tentativo di saltare tra due piani - porta via [... leggi ancora ]

Leggi
11/12/2010

Gemini

C-68 is back. La ciclicità della popular music, trova in questi ultimi anni un'ennesima conferma nell'ondata di band - per ora d'oltreoceano, ma ci sarebbe da scommettere che il trend (ri) attraverserà l'Atlantico per (ri)approdare nella perfida Albione - palesemente influenzate dall'indie pop britannico dei metà 80. Crystal Stilts, The Pains of Being Pure at Heart, Vivian Girls, solo per fare qualche nome noto, le band dalle sonorità (più o meno) lo-fi e dalle chitarre jangly debitrici nei confronti di The Smiths, The Pastels e Black Tambourine. Ovviamente, incrociate con uno shoegaze dal muro di suono meno massiccio e distorto e con certo pop sintetico (made in UK) di matrice wave (The Cure su tutti). Alla schiera, si aggiunge una nuova [... leggi ancora ]

Leggi
27/11/2010

Innerspeaker

Psichedelia, unica via. Protagonista di questo 2010 in modalità diverse tra loro, è probabilmente lei la vincitrice (non solo) morale in fatto di uscite discografiche. Intrecci più o meno caleidoscopici e più o meno fumosi che riportano indietro di quarant'anni, con band mai derivative quanto gran parte dell'indie pop e mai superflue quanto alcuni grandi ritorni spesso non all'altezza del glorioso passato. Dalla psichedelia in stile Nuggets dei Black Angels, a quella più ossessiva e sporcata di wave dei Brian Jonestown Massacre, passando per le inflessioni wilsoniane dei Ganglians e fino alla classe luciferina dei Grinderman - solo per citare alcuni degli episodi migliori - pare questo il genere in cui ci sia ancora qualcosa da dire, anche [... leggi ancora ]

Leggi
13/11/2010

Cattive Abitudini

Qualcuno li aspettava da undici anni. Da quel 1999, in cui usciva Club Privè, album fotografia delle incomprensioni e del declino (temporaneo) che stava attraversando la band - fin dagli inizi, sempre una spanna sopra molto rock alternativo italiano - ma in quell'ultimo episodio, meno tesa ed evocativa rispetto ai lavori precedenti. Qualcuno li ha aspettati, e l'attesa non è stata vana. Scioltisi nel 2002, i Massimo Volume avevano continuato a fare musica, ma cambiando (necessariamente) aria. Poi, nel 2008, un primo ritorno. Al Traffic Festival di Torino, per sonorizzare "La caduta della casa Husher" di Epstein, su richiesta di Manuel Agnelli (produttore di Club Privè, e responsabile della scelta di un tentativo di cantato, al posto del [... leggi ancora ]

Leggi
30/10/2010

Grinderman 2

C'è qualcosa di eccitante, nel sovvertire lo status quo. Un tema caro a molti, che da qualche anno sembra caratterizzare insistentemente Nick Cave e i suoi Semi Cattivi. Qualcuno l'ha chiamata crisi di mezza età, ma la svolta grezza e blues rock con Grinderman segna piuttosto una scelta consapevole dell'ex eroinomane australiano. Lui stesso raccontò come nel 2006, stufo del lavoro di ufficio con i Bad Seeds, decise di imbracciare la sei corde e scoprire il suo volto più selvaggio. Le potenziali analogie con la seconda versione - i Birthday Party - e quest'ultima, dell'ex Nick The Stripper, le hanno notate in parecchi. Grezzo, rabbioso, blues, rumoroso, essenziale ed anche un po' garage. Ma l'attitudine è diversa e Cave non si stancherà di [... leggi ancora ]

Leggi
16/10/2010

Halcyon Digest

Bradford Cox è un tipo un po' speciale. Iper prolifico, iper sensibile, ombroso sui dischi, solare sul palco, così magro eppure così ricco di energie. È la sindrome di Marfan a renderlo così incredibilmente esile. Una malattia che più che influire oggi, ha determinato un'adolescenza piena di solitudine, nostalgia e, diciamolo pure, disagio. Oggi ventottenne, la mente dei Deerhunter - nonché del suo, altrettanto meraviglioso ma meno "stratificato", progetto solista Atlas Sound - ha cominciato ad ascoltare e comporre musica fin da piccolissimo, seguendo un po' il copione classico di molti artisti poi divenuti grandi, ma dietro cui si nasconde un passato di profonda sofferenza. Da Atlanta, Georgia come gli amici Black Lips - per i quali ha [... leggi ancora ]

Leggi
02/10/2010

Everything In Between

Nouns è stato uno dei (se non il) miglior album del 2008. Per chi scrive e per una manciata di altri accaniti sostenitori del cosiddetto punk-gaze. Era ovvio che su questo secondo LP (anticipato dall'EP Loosing Feeling del 2009 e senza contare la compilation Weirdo Rippers del 2007, contenente i brani migliori tratti dagli EP usciti prima dell'esordio) ci fosse una qualche curiosità ed attesa. Il duo losangeliano facente parte del giro vegan-DIY che ruota intorno al celebre locale The Smell, del resto, è già da qualche anno una realtà significativa della scena californiana. Prima, insieme al batterista Jeremy Villalobos, con i Wives, band in pura tradizione hardcore/Orange County. Poi, dal 2005, con i No Age, nome preso in prestito - tanto [... leggi ancora ]

Leggi
X