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Articoli firmati da Ubik - Rimuovi il filtro

15/10/2010

Genova al bivio

Il 4 ottobre, a quarant'anni esatti dal disastro che il 7 ottobre 1970 devastò il capoluogo, Genova vive una nuova, disastrosa alluvione. Stavolta a essere colpita è Sestri Ponente, delegazione storica in cui forte fu la presenza del vecchio PCI. Sestri Ponente oggi è ancora roccaforte della sinistra per via dello stabilimento Fincantieri, da sempre baluardo operaio e ora in crisi, con la ventilata possibilità di una cassa integrazione che riguarderebbe più di mille dipendenti diretti, per non parlare degli appalti.
L'alluvione per Sestri Ponente ha però un presupposto: la dissennata gestione del territorio di cui si sono rese responsabili nel tempo le giunte di sinistra: qui il Chiaravagna, poco più di un rigagnolo, [... leggi ancora ]

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13/03/2010

Wild nights in Guantanamo Bay

Attenzione bene: lo spirito di Jello Biafra e Joe Strummer deve andare a ricercarsi in mezzo ai numeri crescenti dell'Islam d'oltreoceano? A sentire questo quartetto pakistano di stanza a Boston - Basim Usmani, Imran Malik, Arjun Ray e Shahjehan Khan - sembrerebbe proprio di sì, almeno a giudicare da come sono state assimilate e reinterpretate le lezioni di Dead Kennedys e Clash. Se andate a fare un giro su Wikipedia, scoprirete che Kominas è una delle realtà islamiche di maggior successo negli USA, portabandiera di un genere - il cosiddetto Desi taqwacore - che nasce per sviluppare e sostenere la cultura musulmana nei paesi occidentali. Il disco - Wild nights in Guantanamo Bay - non è nuovissimo, ormai data circa due anni ma, secondo [... leggi ancora ]

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27/02/2010

Astro Coast

Viene da Palm Beach, Florida, questo quartetto di new entries, che si fa apprezzare per un rock ruvido, efficace e sintetico quanto basta.Sonic Youth, Wild Beasts e Built to Spill i santini in tasca, il sound è diretto e accattivante, ben ritmato e nemmeno tanto lo-fi quanto certe premesse avrebbero potuto indurci a pensare. Melodia, chitarroni e riff che acchiappano: in fondo il rockn' roll è tutto qui, e di fronte a certe manfrine spacciate per miracolo verrebbe da dire, e vivvaddio! La stessa verve del gruppo si esprime in brani in cui il ritmo è estremamente variabile, dal superveloce alla ballad. Un'opera prima che fa intravedere possibilità notevoli di miglioramento e maturazione. Per questo 2010 io me li terrei in un angolino ben [... leggi ancora ]

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20/02/2010

Scratch my back

Esce ufficialmente oggi, otto anni dopo Up, questo Scratch my Back, ed è subito Evento. Peter Gabriel ci ha da sempre abituato a fare le cose in grande, e in grande è stato realizzato anche questo disco di cover. Voce, piano e arrangiamenti orchestrali per una delle menti (e delle voci) più belle della storia del rock. Album di grande ispirazione e atmosfera, anche se va detto che non tutte le scelte, almeno a gusto del sottoscritto, risultano azzeccate. La scelta orchestrale appesantisce non poco i brani, e forse le cose più belle bisogna andarle a cercare proprio dove Peter ha optato per l'arrangiamento più scarno: The boy in the bubble di Paul Simon è in questo senso forse la traccia più affascinante; se invece appassionano gli [... leggi ancora ]

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13/02/2010

There Is Love In You

Lo confesso: non riesco proprio a farmi piacere questa elettronica leggera, votata all'iterazione e al minimalismo musicale. Nonostante le ovazioni che vedo distribuire in giro, questo nuovo lavoro di Four Tet, al secolo Kieran Hebden, non mi entusiasma proprio. E dire che me lo sono ascoltato in pieno relax, nella migliore delle disposizioni mentali. Niente da fare, mi ha lasciato impaziente di sentirlo finire un po' come era accaduto per altri discepoli leggeri dell'elettronica, altrettanto osannati come gli Hot Chip. Oddio, se proprio vogliamo, quello che indie-rock definisce come "una profonda introspezione, che spegne ogni residuo di agitazione o tensione che potremmo avere." potrebbe essere una sorta di terapia: se ti girano le balle, [... leggi ancora ]

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06/02/2010

Lovetune for vacuum

Il web è pieno di recensioni assolutamente entusiastiche per questa diciottenne austriaca, Anja Plaschg, che viene definita addirittura come la nuova Nico. Se a questo aggiungiamo la homepage del suo sito, con tanto di grafica psichedelica, eccolo lì confezionato, il nuovo fenomeno. A me francamente questo Lovetune for vacuum non dà tutti i brividi che constato elargisca in giro: sì, si tratta di un disco discreto, pianoforte e voce in primo piano, poi elettronica e qualche cambiamento di programma sparso qua e là. Un cocktail che però inganna solo dopo un paio di pezzi. Quanto ai paragoni illustri, la vecchia Nico era anni luce avanti, con la sua natura solo in apparenza blasé e in realtà solforosa come una Diamanda Galas invitata in [... leggi ancora ]

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30/01/2010

Heartland

Viene da Toronto, Ontario, ed è una delle realtà più atipiche del post-rock. Heartland è l'ultima realizzazione di quel geniaccio che va sotto il nome di Owen Pallett. Trent'anni, ex bambino prodigio, sperimentatore, violinista per vocazione, animo poliedrico, tanto per intenderci alla Andrew Bird o alla Sufjan Stevens. E veniamo al disco, che è struggente, creativo, solare, malinconico, mai banale, sospeso tra chissà quanti universi paralleli, che si dipanano sotto i nostri occhi come se fossero tutti lì nel medesimo istante a stupirci e deliziarci. Un caleidoscopio messo in movimento da una voce che a tratti ricorda quella di Richard Sinclair dei Caravan e che in altri momenti sembra quella di un folletto aduso al monologo e [... leggi ancora ]

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23/01/2010

Contra

C'e' chi li odia a morte, c'e' chi li ama con passione. Sembra che non ci siano mezze misure per i Vampire Weekend, band che ha avuto se non altro il merito di azzerare molte discussioni sull'estetica del post-rock, tornando a suoni elementari e riducendo il pop alle sue battute essenziali. C'e' tuttavia anche da dire che la storia non finisce qui: con Contra, i Vampire Weekend danno alle stampe un lavoro destinato a far discutere. Anzitutto il titolo, che si contrappone allo storico Sandinista! dei Clash, e poi la copertina, la biondina in polo Ralph Lauren, scelta con il dichiarato intento di "acchiappare" gente: se metti una bionda in copertina, stai sicuro che ti comprano il disco, fa capire il cantante Ezra Koenig. Un'opera in linea con [... leggi ancora ]

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16/01/2010

Teen Dream

Come dire, quando una recensione può diventare doppia, volendo: ascoltare questo nuovo lavoro della formazione guidata da Victoria Legrand mi ha fatto sbattere le palpebre e pensare: ma se a costoro aggiungessimo l'elettronica e i loop, non avremmo dei cloni degli Animal Collective? In effetti la musica si aggira intorno a quella cifra mezza surf e mezza pop, decisamente retrò, che frequenta assiduamente anche il gruppo per il sottoscritto al vertice della TOP 2009. Curiosando in giro per la rete, si può leggere come i Beach House siano stati prodotti da Chris Coady - TV on the Radio e Blonde Redhead - e l'effetto back to the 60's non può che aumentare. Si tratta però di quegli anni Sessanta che rimangono congelati un attimo prima [... leggi ancora ]

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09/01/2010

Give it up

Da Chicago, percorrendo le strade oscure dell'animo. Zelienople ci regalano un disco di rara profondità in cui le tonalità variano tra il grigio scuro e il nero. Una notte che di rado si apre a speranze ma che si rifiuta di cedere il passo alla sfiducia più totale. Ecco quindi che alle iterazioni quasi psichedeliche si sovrappongono momenti di melodia quasi orchestrale, in cui il disco, pur rimaendo fedele a un impianto slow-core, sembra virare verso altri generi. Una cavalcata impressionistica fra mondi estranei, accomunati da una vena plumbea e problematica, pennellate gentili eppure mai scontate, arie che solo occasionalmente diventano canzoni. E nonostante tutto un'opera che si fa ascoltare con garbo e convinzione. Tra le ultime, [... leggi ancora ]

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