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Heartland

Di: Ubik | 30/01/2010
Viene da Toronto, Ontario, ed è una delle realtà più atipiche del post-rock. Heartland è l'ultima realizzazione di quel geniaccio che va sotto il nome di Owen Pallett. Trent'anni, ex bambino prodigio, sperimentatore, violinista per vocazione, animo poliedrico, tanto per intenderci alla Andrew Bird o alla Sufjan Stevens. E veniamo al disco, che è struggente, creativo, solare, malinconico, mai banale, sospeso tra chissà quanti universi paralleli, che si dipanano sotto i nostri occhi come se fossero tutti lì nel medesimo istante a stupirci e deliziarci. Un caleidoscopio messo in movimento da una voce che a tratti ricorda quella di Richard Sinclair dei Caravan e che in altri momenti sembra quella di un folletto aduso al monologo e all'iterazione, al cambio di ritmo e all'uso sapiente dei bassi. Un'esperienza insieme estraniante e totale che personalmente ho provato solo con una manciata di grandi musicisti strettamente imparentati con Owen, e quindi, oltre ai già citati Bird e Stevens, con Zach Condon e in parte coi Grizzly Bear. E attenzione: le cronache degli ultimi giorni vogliono Owen Pallett impegnato come collaboratore di lusso nel prossimo, attesissimo lavoro di Arcade Fire...

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