Teen Dream

Come dire, quando una recensione può diventare doppia, volendo: ascoltare questo nuovo lavoro della formazione guidata da Victoria Legrand mi ha fatto sbattere le palpebre e pensare: ma se a costoro aggiungessimo l'elettronica e i loop, non avremmo dei cloni degli Animal Collective? In effetti la musica si aggira intorno a quella cifra mezza surf e mezza pop, decisamente retrò, che frequenta assiduamente anche il gruppo per il sottoscritto al vertice della TOP 2009. Curiosando in giro per la rete, si può leggere come i Beach House siano stati prodotti da Chris Coady - TV on the Radio e Blonde Redhead - e l'effetto back to the 60's non può che aumentare. Si tratta però di quegli anni Sessanta che rimangono congelati un attimo prima dell'esplosione del beat, quando gli uomini portavano ancora il caratteristico cappello che si vede nei fumetti Marvel disegnati da Jack Kirby e John Kennedy veniva ucciso a Dallas. Insomma, nostalgia per un mondo più semplice, laddove la poesia viaggia sugli impasti di voce e tastiere e l'apparente natura naif delle canzoni. Un album niente male, in cui la profondità si indovina, però, più che tastarsi con mano, e non sarebbe stato male se certi pertugi fossero stati aperti con più decisione anziché giocare la carta della nostalgia.