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Lovetune for vacuum

Di: Ubik | 06/02/2010
Il web è pieno di recensioni assolutamente entusiastiche per questa diciottenne austriaca, Anja Plaschg, che viene definita addirittura come la nuova Nico. Se a questo aggiungiamo la homepage del suo sito, con tanto di grafica psichedelica, eccolo lì confezionato, il nuovo fenomeno. A me francamente questo Lovetune for vacuum non dà tutti i brividi che constato elargisca in giro: sì, si tratta di un disco discreto, pianoforte e voce in primo piano, poi elettronica e qualche cambiamento di programma sparso qua e là. Un cocktail che però inganna solo dopo un paio di pezzi. Quanto ai paragoni illustri, la vecchia Nico era anni luce avanti, con la sua natura solo in apparenza blasé e in realtà solforosa come una Diamanda Galas invitata in un salotto dell'alta società. Qui abbiamo nella maggior parte dei casi soffi ed echi promettenti, diciamo un aspirante demone, ma nulla di più, un talento in erba che ancora deve imparare a disciplinarsi e a trovare il giusto compromesso tra acustico e digitale e prima ancora un modo più semplice di dare fondo alla propria ispirazione. Alla lunga, infatti, per eccessiva maniera, i brani si assomigliano un po' tutti e l'impostazione dell'artista risulta un po' supponente. Da ascoltane nella speranza di una seconda prova più convicente.

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