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l'archivio delle nostre trasmisioni dal 2006

Articoli firmati da Chiara Colli - Rimuovi il filtro

30/07/2011

West

Credevamo che i Wooden Shjips fossero di Frisco. E invece no. Con l'uscita del loro terzo LP, Erik "Ripley" Johnson e soci rivelano le loro origini nella East Coast, trasformando West in un viaggio attraverso le leggende e le fascinazioni rappresentate dall'Occidente americano durante gli anni della loro giovinezza. Prima volta in uno studio di registrazione, prima volta con Thrill Jokey, ma di nuovo il nome di Sonic Boom, dopo il remix di "Fallout" per il Moon Duo, a fare capolino tra i credits dell'album, per sancire ufficialmente il legame della band (d'adozione) californiana con certa psichedelia britannica di stampo 80s.
Il tema del viaggio, non è certo metafora nuova per i Wooden Shjips, e il ponte in copertina è proprio lì a [... leggi ancora ]

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09/07/2011

Collected by Itself: 2006 - 2009

Il guru del lo-fi newyorkese rovista nella sua dispensa. E ci trova dentro ventisette tracce, imbevute del miglior sound a marchio Blank Dogs, dove l'aggettivo migliore non è chiaramente da intendersi in relazione alla qualità di registrazione. Non necessita ormai di troppe presentazioni, Mike Sniper - uomo dietro ai Blank Dogs ma anche dietro la Captured Tracks, etichetta dedita al noise pop di bassa fedeltà, attraverso cui il polistrumentista newyorkese si diverte a fare talent scouting tra Big Apple, West Coast e Virginia -, ma è innegabile come la sua iper-prolificità renda piuttosto complessa l'organizzazione della discografia della one man band.
Dopo l'ultimo e più pulito LP "Land And Fixed", "Collected By Itself: 2006-2009" [... leggi ancora ]

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25/06/2011

Laced

A sentirli (e a guardarli), nessuno direbbe che gli Psychedelic Horseshit provengono dalla stessa "scena" dei più patinati Times New Viking. Nato a Columbus, Ohio e cresciuto nel web attraverso il forum Terminal Boredom, il cosiddetto shitgaze è un camaleonte blasfemo, che ingurgita sei corde e synth, per risputarne una versione lo-fi non troppo clemente verso l'ascoltatore. Ben guardandosi dal prendere sul serio "la scena" - seppur divenendone una sorta di istituzione -, dopo l'infedele e sbilenco esordio con 'Magic Flowers Drowned' (Siltbreeze, 2007), una raccolta di singoli ('Golden Oldies') ed un EP ('Shitgaze Anthems'), gli Horseshit giungono al secondo lavoro in studio con qualche novità: il passaggio alla più glamour FatCat, la [... leggi ancora ]

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11/06/2011

Castlemania

John Dwyer è originario di Providence, RI, ma le sue radici sono ormai ben piantate a Frisco. Un'appartenenza a una scena, dichiarata dai territori musicali esplorati e dalla militanza in numerose band della Bay Area fin dalla metà dei 90, ma anche dal forte legame consolidato con il pazzoide William Keihn, "cover man" dei Thee Oh Sees fin dall'album "Help". Con la dovuta fantasia, è possibile che l'artista di San Francisco abbia davvero messo nel suo artwork di "Castlemania" due chiavi di lettura ragionate dell'ultimo capitolo della copiosa discografia del quartetto californiano. Immaginiamo il sorridente telefono giocattolo incarnare il rinnovato spirito (pop) più leggero e bambinesco dell'album, importunato di tanto in tanto da qualche [... leggi ancora ]

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21/05/2011

Here Before

"Is it too late to do it again or should we wait another 10? Nobody knows, everyone cares Everyone's askin' for answers to prayers... ". Un incipit esplicativo, quello di Here Before, con i Feelies che (forse) non nascondono un po' di emozione nel primo verso della prima traccia - Nobody Knows - del loro primo album dopo vent'anni. Era il 1991, quando usciva il quarto (ed ultimo, fino a questo) lavoro in studio di una delle band più sottovalutate, ingiustamente dimenticate ed "elitariamente" influenti della popular music degli ultimi trent'anni. Un esordio, Crazy Rhythms, che concentrava college rock, delicatezza, "nervosismi", umori wave e sei corde jingle jangle in dieci brani che arrivarono (evidentemente) alle orecchie di Peter Buck, [... leggi ancora ]

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07/05/2011

Mazes

California strikes again. Sembrerebbe un disco rotto, eppure il meglio della musica degli ultimi anni non sembra che continuare a provenire soprattutto da lì. Stavolta è il Wooden Shjips Erik 'Ripley' Johnson con il suo side project 'in famiglia', a marchiare il 2011 con un album che, con tutta probabilità, potrebbe finire nella top 5 di fine anno. Un EP e qualche singolo all'attivo e poi l'esordio vero e proprio, Escape, nato come mini e poi presentato come LP nel 2010, hanno portato i/il Moon Duo all'attenzione degli amanti di un rock psichedelico dalle sfumature kraute, space ed ipnotiche, con quattro brani per circa 30 minuti di viaggio attraverso lo spazio siderale. Ad affiancare il chitarrista dei Wooden Shjips è la sua dolce metà [... leggi ancora ]

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09/04/2011

In Love With Oblivion

Secondo lavoro in studio per la formazione più longeva e meno smaccatamente dolciastra della scena lo-fi newyorkese. I cinque compagni di merende dello squadrone Captured Tracks (la label del Blank Dogs Mike Sniper), tornano ancora per l'affine Slumberland Records, con un album che tributa gli anni sessanta psichedelici a cavallo tra immancabile garage ed ombre doorsiane. Bassa fedeltà, tappeti sonori sfocati, chitarre iridescenti su fondali di penombre ultra vintage, pop rumoroso (noise pop?) meno aspro dell'esordio ma più cupo e voglioso di abisso (l'oblio del titolo).
Sorprendente, il mantra à-la-west coast di "Alien Rivers", irresistibili i riverberi sixties meets JAMC (ormai una delle band più citate degli ultimi anni) di [... leggi ancora ]

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26/03/2011

Yuck

Non stentiamo certo a credere che l'ascolto dei Pavement, per la prima volta tre anni fa, fu come un'illuminazione per Daniel Blumberg. La voce e chitarra del giovane quartetto (quintetto, considerando la partecipazione occasionale di Ilana Blumberg) londinese ha poco più di vent'anni e non è esattamente il tipo di musicista cresciuto a pane ed indie anni 80 e 90 che, appena imbracciata una chitarra, non può che farne uscire dello pseudo college rock. Che sia merito del ritorno su scala mondiale della bassa fedeltà indipendente (indie lo-fi?) nata a cavallo di quei due decenni, o di una sterzata personale dopo l'esperienza brit pop con i Cajun Dance Party (in cui suonavano Daniel Blumberg ed il chitarrista Max Bloom) non ci è dato [... leggi ancora ]

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12/03/2011

Deerhoof vs Evil

Deerhoof contro tutti. O almeno, contro i più cattivi. Un titolo in parte ironico - "Ho amici che lavorano in associazioni no-profit o che, in qualche modo, combattono i mali di questo mondo, spiega il batterista Greg Saunier, ed io cosa faccio? Suono in una rock band. Allora, provo a convincermi che, con la musica, posso fare lo stesso. Anche se in verità suona assurdo" - per l'undicesimo album dell'inafferrabile quartetto di Frisco. Ma anche una battaglia contro l'eterogeneità interna alla band, ancora una volta alle prese con l'annosa necessità di reinventarsi, giocando dentro i labili confini della popular music.
Non ci si allontana dal terreno dell'indie rock intelligente e del pop sperimentale, eppure "Deerhoof vs Evil", [... leggi ancora ]

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26/02/2011

Kudos

Neozelandesi, giovanissimi e tremendamente kiwi. Diretti discendenti di The Clean e The Chills, i quattro Surf City si affacciano sul panorama indie con l'esordio su LP - 'Kudos' - a fine 2010, dopo un EP uscito circa due anni addietro. Prima con il nome di The Fibs e poi con quello di Killl Surf City - un tributo ai The Jesus and Mary Chain, prendendo spunto dal titolo di una loro b-side - la band neozelandese si trova a dover cambiare nome, in quanto già preso da un'altra formazione britannica. Le influenze dichiarate, sono disorientanti: The Zombies, Sonic Youth ed Animal Collective. Ma quello dei Surf City, è (rigorosamente) kiwi pop, lo-fi vagamente psichedelico, zuccheroso quanto basta da rendere la band assolutamente irresistibile per [... leggi ancora ]

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