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Castlemania

Di: Chiara Colli | 11/06/2011
John Dwyer è originario di Providence, RI, ma le sue radici sono ormai ben piantate a Frisco. Un'appartenenza a una scena, dichiarata dai territori musicali esplorati e dalla militanza in numerose band della Bay Area fin dalla metà dei 90, ma anche dal forte legame consolidato con il pazzoide William Keihn, "cover man" dei Thee Oh Sees fin dall'album "Help". Con la dovuta fantasia, è possibile che l'artista di San Francisco abbia davvero messo nel suo artwork di "Castlemania" due chiavi di lettura ragionate dell'ultimo capitolo della copiosa discografia del quartetto californiano. Immaginiamo il sorridente telefono giocattolo incarnare il rinnovato spirito (pop) più leggero e bambinesco dell'album, importunato di tanto in tanto da qualche mostro psichedelico locale, in una miscela di colori Nuggets ma dai toni più tenui.
Meno garage ruvido e più sixties melodici, quindi: quelli del flower power, di una psichedelia scanzonata che si infarcisce - senza appesantirsi - di fiati, archi ed echi dei coverizzati Creation e West Coast Pop Art Experimental Band, pur mantenendo in scaletta episodi stralunati e grezzi ("Pleasure Blimps", "A Wall, A Century2"). Un album estivo, forse il più pop della band. In attesa della prossima, (già) annunciata uscita prevista per il 2011.

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