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27/08/2012

AVANGUARDIE RUSSE

Roma, Ara Pacis. Fino al 2 Settembre. Strano: stai a vedere che anche le mostre d’arte contemporanea mi stanno venendo a noia… oppure, semplicemente, la mia mania di ‘vedere tutto’ sta mostrando gli effetti collaterali. Quest’anno è la seconda volta, che mi capita di andare a vedere una mostra e di uscirne sostanzialmente insoddisfatto: già successe qualche mese a dietro, con Mirò; è accaduto di nuovo, pochi giorni fa, con l’esposizione dedicata alle Avanguardie Russe, che entra oggi nella sua ultima settimana di programmazione, a meno di improvvise proroghe
. Intendiamoci, come nel caso di Mirò, non si può parlare di una mostra ‘brutta’ , quanto di qualcosa di - almeno in parte - insoddisfacente (ovviamente, si [... leggi ancora ]

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20/08/2012

ALBERTO DI MAJO: GRILLO FOR PRESIDENT

La si potrebbe definire la classica 'agile lettura estiva', e in effetti la definizione è più meno calzante; non altrettanto corretto sarebbe però derubricare questo libro come uno dei tanti 'instant book' dedicati al fenomeno - Grillo, in cui magari l'autore più che altro si parla addosso, interessato - più che a far capire - a mostrare al lettore quante ne sa e magari a convincerlo di stare svelandogli chissà quali imperscrutabili retroscena.
Alberto Di Majo, responsabile del servizio politico del quotidiano romano "Il Tempo" (la tendenza 'destrorsa' del giornale non inganni, rispetto all'onestà intellettuale dell'autore), confeziona piuttosto un 'libro inchiesta' (uscito per Editori Riuniti) offrendo una panoramica a volo [... leggi ancora ]

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13/08/2012

Paolo Fresu: l'anima popolare del jazz

La migliore definizione del concerto l’ha data lo stesso Paolo Fresu durante l’esibizione del 7 agosto dinanzi al lago di Vico a Caprarola in provincia di Viterbo: non un concerto jazz o di musica classica o di musica barocca o popolare, ma semplicemente l’unione di tutto questo.
Il grande trombettista ha stupito il pubblico numeroso che probabilmente non sapeva cosa aspettarsi da un ensemble di tromba e quartetto d’archi. Anche il titolo della serata “Scores” poteva far pensare ad una partitura per musica da film: io credo che l’elemento portante sia stata proprio l’anima popolare della musica, trasposta nel jazz, nella musica colta e nella musica pop. Un concerto mai banale, mai con un momento al di sotto della più [... leggi ancora ]

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01/08/2012

RAYMOND CARVER: VUOI STAR ZITTA, PER FAVORE?

Nei racconti brevi di Raymond Carver non succede mai nulla; oppure succede tutto. Dipende dai punti di vista. E' quello che i critici chiamano 'minimalismo': sprazzi di quotidianità, porte aperte sulle vite di persone comuni, gente spesso tribolata, alle prese con una certa precarietà, spesso esistenziale (la parola usata più spesso per definire la loro situazione lavorativa è: disoccupato), talvolta sentimentale.
Coppie apparentemente felici cui basta poco per incrinare la superficie di apparente felicità, o individui soli, quadri famigliari. Il più delle volte siamo di fronte a quella che i sociologi chiamano 'america profonda': quell'enorme 'buco nero' che si trova tra le tanto idealizzate west- ed east-cost.
Leggi questi [... leggi ancora ]

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31/07/2012

Come Il Suono Dei Passi Sulla Neve

Diventa un appuntamento fisso. Ad agosto, in questo caso 31 luglio ma suvvia non siamo fiscali, torna la recensione di un disco di Zibba. Colpa sua. Che ci sta abituando bene, davvero bene. Un disco all'anno, per una delle perle cantautorali della penisola. “Come Il Suono Dei Passi Sulla Neve” è un'altra piccola gemma del ligure, che assieme ai suoi Almalibre continua a narrare canzoni. Con una maturità nella scrittura delle liriche che cresce sempre più, accompagnata da una voce che diventa ancor più sabbiosa e profonda. Son storie, spesso d'amore ma non solo, quelle che scivolano via lungo le undici incisioni. Che a dir la verità son di più: brevi ma numerosi infatti gli interventi in forma di spoken word. Sarà forse le [... leggi ancora ]

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24/07/2012

Big Moon Ritual

Lontano dalle costrizioni [si ravvisano come tali dopo aver ascoltato questo disco] dei Black Crowes, Chris Robinson da alle stampe “Big Moon Ritual” per la Silver Arrow Records. Con lui gente del calibro di George Sluppick, Mark Dutton, Adam MacDougall e Neal Casas: ovvero la sua "Brotherhood". Il leader si affranca dalla propria, comunque gloriosa, storia personale. E si sente. E' un disco di psichedelia e sonorità soul ed r'n'b, il tutto all'interno di una matrice rock '70s. Per nulla derivativo, per niente scontato. Che racconta di storie d'amore ed altri viaggi. L'interplay tra vocalist e strumentisti è pressochè perfetto. Le chitarre al momento giusto urlano di amori stracciati o piuttosto sono muscolari e lisergiche. La band gira [... leggi ancora ]

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20/07/2012

Cosa tiene accese le stelle

di Mario Calabresi (Mondadori, 2011, € 12). “Eppure il passato è il libro più interessante che si possa leggere.” Una frase da un’intervista a Franca Valeri, ultranovantenne, che lamenta una cosa sola dei giovani, che mancano di memoria, e si giustificano con una frase terribile e disarmante: “Non ero ancora nato”.
Questa intervista, non a caso, è la prima del libro, che è una ricerca di quanto ci sia o meno di giustificato e giustificabile nell’universale scoramento e sfiducia nel futuro, il futuro del mondo, dei giovani, delle istituzioni. L’autore, nella sua qualità di direttore de “La Stampa”, viene quotidianamente sommerso da lettere di giovani e genitori di giovani ed educatori di giovani delusi e [... leggi ancora ]

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17/07/2012

Tres

Attenzione. Questo è un disco di quelli eccelsi. Lascia il segno da subito. Uno di quelli che al primo attacco non ti lascia il tempo per introduzioni sognanti od evocazioni oniriche. Si chiamano Tres, una volta si chiamavano First Experience. Questo accadeva quasi venti anni fa, quando ancora adolescenti andavano in giro a suonare facendo gli adolescenti prodigio del rock. Poi le circostanze dell'esistenza li han portati ognuno a percorrere strade diverse. Parliamo di Rola Cappanera alla batteria, Simone Luti al basso e Roberto Luti alla chitarra. Casa madre la città di Livorno. Da qui mossero i primi passi, ad oggi da lì fan lo stesso con questo lavoro omonimo per la Inconsapevole Records [un nome fantastico, diciamocelo] in cui [... leggi ancora ]

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14/07/2012

Celebration Rock

Esiste un metodo, scientificamente provato, per capire se un album funziona o no. Un metodo che non vale per tutti i generi musicali, ma che, pertanto, è infallibile se utilizzato nei casi opportuni. Quando alla fermata dell’autobus, cuffie nelle orecchie, ci si ritrova a picchiare duro una batteria e ad intonare con foga un coro che manco allo stadio, quello è il segnale inequivocabile che la musica in ascolto ha centrato l’obiettivo. Era successo con "Post Nothing", e succede di nuovo con "Celebration Rock", secondo album del duo di Vancouver che negli ultimi 3 anni - anche con un’intensa attività live - ha risvegliato le emo-zioni e la veemenza (post) adolescenziale degli indie rockers di mezzo mondo.
Aperto e chiuso da [... leggi ancora ]

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13/07/2012

NYMR: è possibile che esista? (Piccola postilla)

Una stradina secondaria nel North Yorkshire in Inghilterra, la carreggiata si incunea sotto un ponticello e poi risale tra i pascoli verdissimi. Piove. C’è un gruppo di sei o sette macchine parcheggiate, la gente è scesa e guarda verso la ferrovia sopra il ponticello. Ci fermiamo anche noi, forse stanno aspettando un treno. Scendiamo sotto la pioggia. Dopo cinque minuti nemmeno, un rumore di stantuffo, un rumore che non ho mai sentito, qualche scoppio, il mormorio della gente, un paio di bambini che indicano: avvolta in una nuvoletta di vapore appare lei, la mia prima locomotiva a vapore. Mi rendo conto in quel momento che non ne avevo mai vista una prima, capisco cosa significhi per un appassionato di treni, subire il fascino di quelle [... leggi ancora ]

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