Rykerstrasse 68
Norvegese, un grammy nazionale per questo Rykerstrasse 68, disco davvero di grande atmosfera, sia pure nel suo minimalismo d'impostazione. Da dire anzitutto c'è che questa ventiseienne di Oslo ha una splendida voce, che s'impasta con arie che ricordano vagamente i tempi d'oro della 4AD. Ma gli anni sono passati, l'ispirazione si è arricchita e si è fatta più moderna e album come questi più che evocare dipingono, si fanno sceneggiatura di veri e propri "corti", spaccati di vita. Jazz ed elettronica sono dosati col contagocce, l'impasto con la voce è mirabile e ispirata. Per chi ha amato i Pixies, c'è anche una loro cover: Break my Body. Un altro album da ricordare per questo 2007.