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Articoli firmati da il Bisbigliatore - Rimuovi il filtro

23/04/2012

SPENSIERATEZZA...

'A tutti, senza nessuna distinzione, è stata rubata la spensieratezza' (da THIS MUST BE THE PLACE)

Chissà quanti sono coloro che pensano sia possibile, a Roma, vivere senza automobile? La macchina ti rende libero, ti permette di andare dove vuoi, quando vuoi, con chi vuoi.
Certo, ci sono i semafori succhiatempo e devi fare attenzione a passare col colore giusto, parcheggiare in modo corretto e rapido equivale a vincere un terno al lotto e capita spesso di trovarsi incastrati in mezzo ad inestricabili grovigli rumorosi e intossicanti.
Eppure la mattina, quando ci si accomoda nella propria personale carrozza ognuno, probabilmente, si sente al sicuro isolato e protetto dal mondo esterno che a quell’ora, a giudicare [... leggi ancora ]

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09/04/2012

RESURREZIONE

Da secoli si ripete lo stesso rito.
Un tempo la pagana festa della primavera,
poi divenuta sacra: la resurrezione.
Da secoli mi fate risorgere ogni anno
per sconfiggere la vostra idea della morte.
Ritorno per i bambini affamati,
per i reietti senza casa,
per gli ultimi che non hanno nulla,
per quelli che non saranno mai niente.
Risorgo per voi, esseri umani.
Non per le cose inerti e inanimate,
nemmeno per gli animali
che pure vivono e respirano.
Nessuno di loro mi ha mai chiesto
di salvarli dai loro peccati.
Io ritorno per voi, per tutti coloro
che si rivolgono continuamente a me
nella speranza di trovare qualcosa (senza cercarla veramente):
la via, la verità, la vita,
l’amore, la [... leggi ancora ]

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02/04/2012

ALVA NOTO & BLIXA BARGELD

AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA, 31 marzo 2012

L’attesa si consuma in una strana atmosfera sospesa, non come quando ti aspetti che salga sul palco qualunque altra band o musicista. Il pubblico presente sembra quasi intimorito, eppure inevitabilmente attratto, dall’idea di quello che potrà ascoltare di lì a poco. Quando entrano in scena, ovviamente vestiti di nero, perfino qualcuno che, distratto, capitasse per caso nella Sala Sinopoli (piena fino all’ultimo posto) capirebbe di avere di fronte due figli della Germania post-industriale/seconda guerra mondiale.
ALVA NOTO ha visto la luce in quel di Karl-Marx-Stadt (l’attuale Chemnitz chiamata in quel modo dal 1953 al 1990 perché ricostruita come modello di centro urbano [... leggi ancora ]

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12/03/2012

JACK KEROUAC (12/03/1922 - 21/10/1969)

“…per me l’unica gente possibile sono i pazzi, quelli che sono pazzi di vita, pazzi per parlare, pazzi per essere salvati, vogliosi di ogni cosa allo stesso tempo, quelli che mai sbadigliano o dicono un luogo comune, ma bruciano, bruciano, bruciano come favolosi fuochi artificiali color giallo che esplodono come ragni attraverso le stelle…” (SULLA STRADA)

Ti ricordi, Ti Jean, quando correvi giorno e notte
a perdifiato nei boschi vicino a Lowell,
consumando l’infanzia magica che tutti i bambini desiderano?
Correvi per scoprire gli infiniti segreti
che la vita dischiude davanti ai piccoli occhi sorridenti
sempre pronti a riempirsi di meraviglia,
a scrutare misteri insondabili, a svelare perdite [... leggi ancora ]

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05/03/2012

CIAO AMERICA

PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI, dal 23 febbraio al 28 marzo 2012.

Più o meno a partire dalla metà degli anni ’50 il mastodontico sistema cinematografico Hollywoodiano cominciò a scricchiolare paurosamente. Le cinque grandi case di produzione (le cosi dette major) e le quattro sorelle minori continuavano a sfornare film col collaudatissimo meccanismo da catena di montaggio, ognuna rispettando i propri generi di riferimento e sfruttando i divi e i registi che avevano sotto contratto in esclusiva. Ma la scena politica e culturale andava mutando a velocità sempre crescente, rendendo improvvisamente obsoleto il linguaggio estetico utilizzato dai grandi produttori, nonché i contenuti proposti.
In contrapposizione all’arrancante [... leggi ancora ]

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27/02/2012

LIBERTA' O MORTE!

In memoria di Marie Colvin e Remi Ochlik

Ricordo di aver provato una strana sensazione, moltissimi anni fa, uscendo dal cinema dove avevo appena visto “DIRITTO DI CRONACA”, il film cui Sidney Pollack era forse più legato tra quelli da lui diretti. Lo amava perchè, al di là del discorso sulle responsabilità o sui meriti dei giornalisti nello svolgere correttamente o meno il loro lavoro, come raccontato in molte pellicole, questa si preoccupava di porre in evidenza soprattutto l’intrinseco potere della stampa di influire comunque nella vita delle persone, nel bene e nel male, a volte con effetti irrimediabilmente distruttivi. Smisi di amare incondizionatamente l’idea di quella professione. Pur riconoscendone il valore [... leggi ancora ]

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20/02/2012

...INESORABILMENTE VECCHI!

…non voglio raccontarvi cazzate. Siete vecchi!

Non mi riferisco a quelli che hanno meno di trent’anni
anche se, oggi, parrebbe necessario
diventare qualcosa o qualcuno a tempo di Guinness dei Primati,
altrimenti qualche simpaticone in carriera
potrebbe puntarvi il dito contro e urlarvi in faccia
che avete sprecato la vostra occasione.
Questi ragazzi, almeno, sono immersi nel loro Tempo.
Un Tempo del cazzo, probabilmente,
che gli riserverà brutte sorprese ma, pur sempre,
il Tempo nel quale sono cresciuti,
educati tecnologicamente fin dalla nascita,
figli della rapidità di comunicazione, di decisione, di cambiamento.
Il mondo gli appartiene, ripetono tutti in continuazione.
Il FUTURO è loro, il [... leggi ancora ]

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15/02/2012

DIVERSAMENTE GIOVANI...

Fino all’inizio degli anni ’50 del XX secolo, essere giovani non doveva significare granché. Socialmente parlando, s’intende. Prima di allora, coloro che non erano ancora uomini e donne fatti e finiti venivano considerati poco più che promesse in attesa di essere mantenute, da nutrire ed educare affinché sostituissero efficacemente coloro che li avevano preceduti.
In un paese povero e a carattere agricolo come l’Italia di quegli anni, a dire il vero, un posto nella seriosa società degli adulti parecchi lo occupavano anche molto prima di raggiungere la maggiore età; come braccia strappate all’epoca dei giochi, dei sogni, dell’istruzione e regalate a quella della fatica e delle tribolazioni. Il mondo dei grandi li considerava [... leggi ancora ]

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30/01/2012

ALMANYA - La mia famiglia va in Germania

Qualche mese fa, partecipando alla realizzazione di un film, che racconta una storia di italiani emigrati nella Germania d’inizio anni ‘60 in cerca di lavoro, riflettevo sulla condizione di tante persone che, dopo la tragedia della guerra, furono costrette ad abbandonare la loro terra natia, la casa, gli affetti più cari, con l’obiettivo di trovare un’occupazione che garantisse almeno una speranza di sopravvivenza a loro stessi e alle rispettive famiglie. Un autentico sacrificio per quell’epoca, certamente più grande e doloroso di quanto non possa apparire oggi, nell’era dell’abbattimento delle frontiere e della globalizzazione economica e culturale.
Yasemin Samdereli, attrice, sceneggiatrice e regista tedesca nata a Dortmund [... leggi ancora ]

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23/01/2012

THREE TALES di Beryl Korot & Steve Reich

Raccontare il XX secolo in maniera esaustiva eppure sintetica è, sicuramente, un’impresa non facile. Non solo per i moltissimi eventi epocali che l’hanno caratterizzato quanto, soprattutto, per l’enorme quantità di documenti audio e video che consentono di inquadrare il secolo tecnologico sotto infinite prospettive. Per lo stesso motivo è, anche, un’impresa particolarmente stimolante; l’impatto rivoluzionario dei mezzi di comunicazione ha contribuito al cambiamento delle cose addirittura più degli eventi stessi che venivano testimoniati.
Quando, dopo averne presentato la prima opera di Teatro Musicale (“THE CAVE”), il direttore artistico del Festival di Vienna chiese a Steve Reich di lavorare ad un nuovo progetto da mettere [... leggi ancora ]

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