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Articoli firmati da Gianluca Cicinelli - Rimuovi il filtro

01/11/2010

UNLIKE. COME LA LINGUA DI FB IMPOVERISCE LA REALTA'

“Stupra moglie e figli, eviscera i suoceri, dà fuoco all'appartamento e si spara”: non ci pensi due volte e clicchi “mi piace”. Cosa avrà in realtà voluto dire chi ha messo la notizia tra le sue esternazioni di facebook e cosa avrai capito davvero di quel messaggio, tu che hai voluto partecipare del suo senso su facebook?
La realtà della comunicazione non è perversa solo nelle grandi redazioni che passano il tempo ad omettere o aggiustare notizie per costruire l'ideologia del potere. Anche noi in piccolo partecipiamo ogni giorno a questo annientamento lento ma costante dei significati linguistici e di conseguenza morali con cui siamo cresciuti. Magari colui che ha pubblicato il link all'articolo è [... leggi ancora ]

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22/10/2010

IL GOVERNO DELLA MONDEZZA. UNA DISCARICA CHE ODORA DI SOLDI

Gli unici ad essere sopra le parti a Terzigno sono gli elicotteri delle forze dell'ordine che da giorni volano sulla testa dei manifestanti anti-discarica. La vicenda dei rifiuti in Campania riesplode in tutta la sua emergenza, drammaticità e violenza. Eppure i garzoni di bottega giornalistica del regime berlusconiano ci avevano mostrato immagini di territori liberi dai rifiuti, culminate con l'allontanamento dalla guida della Regione del centrosinistrato Antonio Bassolino, accusato dal centrodestra di essere il responsabile della cattiva gestione dell'ambiente e del mancato smaltimento della mondezza.
“Sono un buon lettore di libri di storia”, dichiara nella sua biografia, pubblicata sul sito della regione Campania, Stefano [... leggi ancora ]

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18/10/2010

ERANO 1024, TORNARONO IN 16. COME NEGARE AUSCHWITZ?

Troppe voci e sempre più insistenti negano l'eccidio degli ebrei. Vale la pena, in occasione dei 67 anni dalla deportazione degli ebrei dal ghetto di Roma, riproporre una pagina vergognosa della storia d'Italia

La "soluzione finale" per gli ebrei romani arriva il 24 settembre 1943 con l'ordine da Berlino di "trasferire in Germania" e "liquidare" tutti gli ebrei "mediante un'azione di sorpresa". Il telegramma riservatissimo è indirizzato al tenente colonnello Herbert Kappler, comandante delle SS a Roma. Nonostante il colpo delle leggi razziali, gli ebrei a Roma non si aspettano quello che sta per accadere: Roma è "città aperta", e poi c'è il Papa, sotto l'ombra della cupola di San Pietro i tedeschi non oserebbero [... leggi ancora ]

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09/10/2010

IL MORTALE COMPLOTTO DELLA SPECTRE CHE UCCISE JOHN LENNON

Cominciamo dicendo che dei Quattro era lo strumentista meno dotato (persino di Quello che usava le bacchette per drummare come se ci arrotolasse gli spaghetti di soia), così i miei colleghi di RadioRock.To The Original si rovinano la giornata!!!
Cazzo ragazzi, comprendendo i lettori vecchi, marci dentro, ho lottato per scrivere questo post e adesso me lo godo fino in fondo! Ma degli altri milioni di ribelli sparsi nel mondo, oh sì, John Lennon era certamente il più intonato!!! Intonato con il mondo che cambiava, non un profeta, un artista capace di tramutare le sensazioni in espressione letteraria, di percepire della protesta le emozioni individuali e restituirle come stati d'animo elevati ed esteticamente ipnotizzanti. L'averlo [... leggi ancora ]

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04/10/2010

LE FABBRICHE DELLA SPERANZA. CERCANDO l'OBAMA ITALIANO

Duecento fabbriche. Duecento incubatori di nuove culture. Associazioni, comitati, circoli e gruppi on-line. E' nato il vendolismo. Il movimento di idee per realizzare il sogno di cambiare l’Italia. Nichi Vendola si candida alle primarie del nuovo ulivo lanciato da Bersani, per sparigliare i giochi del centrosinistra. “La fabbrica è il cantiere per l’Italia migliore. Il luogo fisico e virtuale per costruire un programma condiviso che nasce dal basso, che vive sul territorio ed è cosmopolita.” Vendola ha le idee chiare su come rilanciare i sogni degli italiani. Per aprire una fabbrica basta una mail e registrarsi sul sito ufficiale del governatore della Puglia. Un laboratorio politico e sociale, dove la [... leggi ancora ]

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27/09/2010

UNA SPERANZA DI PACE IN MEDIORIENTE CHE NON DEVE MORIRE

“Uno stato Palestinese? Non ce n'è quasi più motivo, tra poco gli arabi saranno più degli ebrei in Israele e avranno pacificamente la maggioranza!” Sharif, giornalista palestinese nei Territori Occupati, accenna con un sorriso la battuta che, per caso, pochi giorni prima avevo sentito da un collega israeliano presso la sala stampa esteri di Roma. Gli accenti sono diversi ma lasciano trapelare la drammatica verità che si nasconde dietro il tentativo del premio nobel preventivo Barak Obama per trovare una soluzione di pace in Medio Oriente. Ormai qualsiasi soluzione sulla carta rischia di essere travolta dal movimento della demografia da una parte e da quello del fondamentalismo estremista delle fazioni iperreligiose, le [... leggi ancora ]

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20/09/2010

GHEDDAFI A COLORI? IL ROSSO DEL SANGUE, IL VERDE DEI SOLDI

Le visite ufficiali del leader/dittatore libico in Italia hanno assunto tratti di “colore” che non consentono all’opinione pubblica di comprendere l’effettiva portata dei suoi viaggi. Il colonnello Muhammar Gheddafi ha gestito con grande senso della scena i suoi giorni in Italia.
La prima volta cominciò dalla discesa dall’aereo con attaccata sulla parte destra del torace l’enorme foto che ritraeva Omar Al Muktar, eroe della resistenza libica contro gli italiani. Gesti simbolici un po’ grossolani ma di grande impatto. Senza dimenticare che in ogni caso l’eccidio dei libici compiuto dagli italiani durante il fascismo rimane un crimine senza giustificazione. Il successo delle giornate [... leggi ancora ]

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13/09/2010

SAKINEH VIVRA' UN PO'! TANTE ALTRE FORCHE PRONTE NEL MONDO

Quante persone stanno per morire nel mondo, condannate dai regimi più o meno democratici dei loro paesi? Il boia di Sakineh Mohammadi Ashtiani è andato a prendere un caffè a Teheran, ma torna, certo che torna. Sospesa per il momento la lapidazione della donna iraniana, ma solo per la forte mobilitazione dell'opinione pubblica internazionale, il rischio è che appena i riflettori si spengano sulla vicenda il regime fondamentalista degli ayatollah dia corso alla natura sanguinaria della propria ideologia, uccidendo la donna. Senza dimenticare che in Iran le esecuzioni capitali continuano ad essere numerose e, purtroppo, circondate dal silenzio. Sono numerose almeno come in Cina, ma verso quel regime, divenuto così importante per [... leggi ancora ]

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