26/03/2009
POLEMICHE PAPALI: MEGLIO L'INDIFFERENZA?
Più passa il tempo, più continuo a pensare che in occasione delle polemiche suscitate dalle dichiarazioni del Papa su temi etici, o relativi
alla salute, o alla vita sessuale degli individui, più che essere sbagliate le dichiarazioni del Papa, ci sia un errore di approccio da parte di chi lo critica.
Non è certamente mia intenzione difendere il Papa, che peraltro sa benissimo difendersi da solo, e comunque coloro che ad ogni critica
contro le sue affermazioni sono pronti a scattare sono numerosissimi; la questione è un'altra.
Se il Papa dice: l'astinenza è il miglior contraccettivo e argine alla diffusione di tutta una serie di malattie, non fa altro che ripetere i dettami della Chiesa. Sul sesso, il suo significato e il [... leggi ancora ]
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25/03/2009
Choral
Ecco, siete contenti? Stavolta parlo di una cosa che proprio non mi ha acchiappato. Thrill Jockey dà alle stampe questo Choral dei Mountain, e subito fioccano i giudizi positivi: sei e mezzo la valutazione di Pitchfork, che forse non è convintissima, addirittura sette e mezzo sotto l'italico sole, con Onda Rock che ama la psichedelia e non è da ieri. Da parte mia, di psichedelico convinto, devo purtroppo dire che - parere strettamente personale - il disco, opera di questo duo di Chicago formato da Brendon Anderegg e Koen Holtkamp mi risulta estremamente ripetitivo e noioso. Suono "denso, solare e morfinico" ci dice Onda Rock, che ne ha fatto addirittura il suo disco del mese. Se fossimo sull'astronave Moya di Farscape, forse sarebbe musica [... leggi ancora ]
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23/03/2009
Rabbit Habits
Che bello! Gli ascoltatori finalmente interagiscono coi recensori sul sito di www.radiorock.to! Prima di parlare dei protagonisti di oggi devo ringraziare Mario, che ha portato le sue riflessioni anche critiche sulla passata rece, quella relativa ad Ardercore. Detto ciò, mi trovo costretto a dire ancora una volta che parlerò di un disco che mi è piaciuto. Del resto è giocoforza: uno parla più volentieri delle cose che gli garbano, di quelle che non lo ispirano parla solo per dovere di cronaca. Insomma. Non è il disco dell'anno come Animal Collective.... ;-)))))
Però la riscoperta di Frank Zappa da parte di questo quintetto di Philadelphia mi ispira parecchio. Tre album all'attivo, sulla scena dal 2006, al seguito di band di spessore [... leggi ancora ]
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21/03/2009
La Forza dell'Italia
Seri e conosciuti economisti internazionali da molti anni avvertono governanti e popoli di inevitabili cambiamenti del lavoro, delle produzioni, degli investimenti.
Nessuno ha la verità in tasca, nessuno è costretto a credere, ed è anche vero che, come in tutte le umane cose, c’è chi dice bianco e chi nero.
Che bello sarebbe se coloro che tanto fanno per farsi eleggere e governarci sapessero guardare al di là del loro naso, pur prominente. Non è sempre così.
In Italia, ad esempio, sembra che anche questo governo, voluto ed acclamato da una impensabile maggioranza, si stia lasciando sfuggire la grande opportunità che questo paese offre.
Arte, cultura, paesaggio e clima sono cose che la [... leggi ancora ] Leggi
Nessuno ha la verità in tasca, nessuno è costretto a credere, ed è anche vero che, come in tutte le umane cose, c’è chi dice bianco e chi nero.
Che bello sarebbe se coloro che tanto fanno per farsi eleggere e governarci sapessero guardare al di là del loro naso, pur prominente. Non è sempre così.
In Italia, ad esempio, sembra che anche questo governo, voluto ed acclamato da una impensabile maggioranza, si stia lasciando sfuggire la grande opportunità che questo paese offre.
Arte, cultura, paesaggio e clima sono cose che la [... leggi ancora ] Leggi
18/03/2009
Ardecore
Hanno anticipato progetti come Gogol Bordello e Beirut, vivificare la musica cosiddetta folk attraverso contributi orchestrali, jazz e prog. E' un progetto a più mani, nato dall'incontro artistico tra la band post-core degli Zu, il cantautore blues Giampaolo Felici ed il chitarrista americano Geoff Farina, ex-frontman dei Karate. Questo è il loro primo album, al quale seguirà un anno dopo, nel 2006, Chimera. In primo piano la musica popolare romana e romanesca in un mix che farebbe felice un Mike Patton. Tutti da scoprire e ascoltare riflettendo sulle mille sfaccettature che la musica può produrre quando dietro c'è un pensiero preciso.
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17/03/2009
Parole , non fatti.
Opinioni non fatti, anche io voglio aggiungermi al coro delle non notizie e dire la mia opinione. Se la sinistra ha copiato tutto, dai formati televisivi alle promesse elettorali, perchè non posso copiare anche io qualcosa? E allora esprimo un opinione, e magicamente questa si trasforma in fatto, in verità .
E' questo ciò che succede, basta dirlo, basta che il presidente del consiglio dica che la crisi non è così grave, che il peso della disoccupazione si alleggerisce, basta che sui manifesti si dica che hanno potato gli alberi, cosa che accade in questi giorni per le strade della capitale, che lo scritto si trasforma in realtà , poi se l'opinione va in televisione diventa ancora più vera. Che espressioni assurde, [... leggi ancora ] Leggi
E' questo ciò che succede, basta dirlo, basta che il presidente del consiglio dica che la crisi non è così grave, che il peso della disoccupazione si alleggerisce, basta che sui manifesti si dica che hanno potato gli alberi, cosa che accade in questi giorni per le strade della capitale, che lo scritto si trasforma in realtà , poi se l'opinione va in televisione diventa ancora più vera. Che espressioni assurde, [... leggi ancora ] Leggi
16/03/2009
Wavvves
Eh, bè, qui tra lo-fi, psichedelia, noise e garage, il signor Nathan Williams da San Diego, California, ha fatto il pieno. Album assolutamente intrigante, e non a caso pubblicato dalla gloriosa Fat Possum, la risposta più convincente secondo chi scrive a Merriweather Post Pavillion di Animal Collective. Musica non sempre facile da digerire, densa com'è di feedbacks e iterazioni, spruzzi di elettronica e voci distorte. Un bel regalo per chi crede che sia possibile comunque continuare a fare del pop avendo delle idee in testa. Gli U2 sono avvisati... ;-)
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11/03/2009
Dark was the night
Pitchfork gli dà un voto molto alto e non per caso. Ne abbiamo parlato molto in questo periodo, è la raccolta in versione album doppio selezionata e prodotta da Bryce e Aaron Dessner di The National e Red Hot Organization per finanziare la ricerca sull'AIDS. Esce per i tipi di 4AD e non si tratta del classico lavoro celebrativo, anzi. Meritoria in primo luogo, perché riunisce un'intera riga di artisti di prim'ordine: dai Decemberists ai My Birghtest Diamond, a The National, David Byrne, Kronos Quartet, Arcade Fire, Sufjan Stevens e tanti altri. Un suono insieme compatto e variegato, un'intero ventaglio di quella che un tempo si chiamava, per vocazione e per scelta editoriale, "musica indipendente". Due dischi tutti da godere e da preferire [... leggi ancora ]
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10/03/2009
Un funerale laico
Si sa, i funerali sono un fatto molto privato, malgrado qualche volta e non sempre a proposito, se ne parli addirittura sulle prime pagine dei giornali. I funerali delle vittime sul lavoro, per esempio, fanno poco notizia, non ci vanno le autorità , passano come una vergogna collettiva, passano sotto silenzio. Ma non è di questo che voglio parlarvi, bensì di una cosa molto privata.
Qualche tempo fa ho assistito al primo funerale laico della mia vita, non che non abbia conosciuto delle persone laiche, e non sono neppure un giovinetto, ma poi, non so com'è, o preferisco non saperlo, il funerale si svolge in chiesa, la cerimonia, l'incenso, il ritmo lento della parola del sacerdote, tutti elementi che servono ad elaborare il [... leggi ancora ] Leggi
Qualche tempo fa ho assistito al primo funerale laico della mia vita, non che non abbia conosciuto delle persone laiche, e non sono neppure un giovinetto, ma poi, non so com'è, o preferisco non saperlo, il funerale si svolge in chiesa, la cerimonia, l'incenso, il ritmo lento della parola del sacerdote, tutti elementi che servono ad elaborare il [... leggi ancora ] Leggi
09/03/2009
No Sant (What's your name?)
Un grandissimo della musica senegalese, prodotto di quel pezzetto d'Africa tutto proiettato sull'Atlantico e verso ovest. Malinconia e speranza, saudade e rimpianto, allegria e tristezza. Un Brasile in forma ridotta, ma non meno affascinante. Per chi non conosce questo paese, Wasis Diop è il modo migliore per avvicinarsi, lontani dalle mondanità di uno Youssu N'Dour. Il disco che vi propongo risale al 1996 ed è un piccolo spaccato di gioielli canori. Per chi ama l'Africa, ma non solo.
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