Cerca tra i 5480 podcast,
l'archivio delle nostre trasmisioni dal 2006

Un funerale laico

Di: Franz Andreani | 10/03/2009
Si sa, i funerali sono un fatto molto privato, malgrado qualche volta e non sempre a proposito, se ne parli addirittura sulle prime pagine dei giornali. I funerali delle vittime sul lavoro, per esempio, fanno poco notizia, non ci vanno le autorità, passano come una vergogna collettiva, passano sotto silenzio. Ma non è di questo che voglio parlarvi, bensì di una cosa molto privata.
Qualche tempo fa ho assistito al primo funerale laico della mia vita, non che non abbia conosciuto delle persone laiche, e non sono neppure un giovinetto, ma poi, non so com'è, o preferisco non saperlo, il funerale si svolge in chiesa, la cerimonia, l'incenso, il ritmo lento della parola del sacerdote, tutti elementi che servono ad elaborare il lutto. Più di una volta mi è capitato però di assistere ad una cerimonia poco sentita dal celebrante, proprio perchè l'estinto non poteva vantare tra i propri meriti quello di frequentare la parrocchia.
Questa volta invece si sono fatte le volontà del defunto; una lunga riunione tra amici ha ricordato la persone scomparsa con la propria esperienza restituendocela come era quando era viva, sì, perchè io l'ho conosciuta come una persone viva e vigorosa. Ma non è tutto.
Dopo qualche giorno il comune ha consegnato le ceneri dell'estinto in una piccola urna in grado di decomporsi, e la famiglia, un po' sovvertendo le regole, ha scelto un luogo e un albero ed ha piantato l'albero proprio sopra la piccola urna, deposta nella buca con delicatezza da due nipoti. Un amico suonava il flauto e gli altri assistevano.
La semplicità eppure la profondità di significati, hanno lasciato in me un profondo ricordo, una grande impressione, non un'ombra, è vero, come quando, durante un funerale religioso, il sacerdote che conosceva la persona estinta ne parla con calore ed affetto.

Condividi

     

Commenta

ULTIMI POST