Cerca tra i 5492 podcast,
l'archivio delle nostre trasmisioni dal 2006

08/01/2009

Una preghiera per i bambini di Gaza.

Bradley Burston è un editorialista del quotidiano progressista israeliano Haaretz. A novembre una sua provocazione immaginava un futuro presidente israeliano arabo. Non tutti hanno sorriso. Ieri era on line questa sua preghiera per i bambini di Gaza

“A Jew's prayer for the children of Gaza By Bradley Burston If there has ever been a time for prayer, this is that time.
If there has ever been a place forsaken, Gaza is that place.
Lord who is the creator of all children, hear our prayer this accursed day. God whom we call Blessed, turn your face to these, the children of Gaza, that they may know your blessings, and your shelter, that they may know light and warmth, where there is now only blackness [... leggi ancora ]

Leggi
06/01/2009

Un dia

Etnica, corrosiva, minimale, futistica, postumana: dell'argentina Juana Molina si dice tutto e il contrario di tutto. E in effetti, di fronte a un suono così personale e coinvolgente c'è da rimanere a bocca aperta. Continuano in Sudamerica a uscire talenti che riescono a mettere insieme elementi tradizionali e sperimentazione post rock, e la notizia è più che intrigante. Nel caso di Un Dia siamo di fronte a un disco che non può lasciare indifferenti, tanti sono i riferimenti che troviamo nel pentagramma, alcuni fra i molti quelli a Philip Glass e a certi ballabili ethnopop ai quali ci sta abituando M.I.A., il linguaggio basico eppure così compendioso di Laurie Anderson e di Valet. Un'esperienza avvincente, da ascoltare e riascoltare.

Leggi
05/01/2009

I nostri figli ci accuseranno

FONTE:www.terranauta.it Articolo di Elisabeth Zoja

A inizio dicembreè uscito un film che ha riempito le sale francesi tutti i giorni della settimana. Non si tratta dell'ultima trovata di Hollywood, ma di un documentario sull'utilizzo dei pesticidi e sulle conseguenze per salute e pianeta. Il regista Jean-Paul Jaud presenta un piccolo progetto locale per poi illustrare la situazione agricola in Francia e nel mondo intero.

I nostri figli ci accuseranno, il titolo è cinico, però il documentario comincia con un senso di speranza: all'inizio del 2007 la mensa delle elementari a Barjac passa al biologico.E' stato il sindaco del paesino ai piedi delle Cévennes, nel sud della Francia, a prendere l'iniziativa: [... leggi ancora ]

Leggi
04/01/2009

Madeleine Street

Sorprendente album di debutto di questa band svedese che prende il nome da un locale storico di Boston. Più che di band, tuttavia, si dovrebbe parlare dei sogni acido-pop di Olav Antonsson, polistrumentista di Umeaa, che per questo progetto ha deciso di reclutare quattro compagni di viaggio. E che viaggio! Indiepop al di là delle etichette e del tempo, un leggerissimo pop che incanta e stupisce. Tutto concepito tra il cuore più freddo della Svezia e la Londra delle brume, questo album si distingue per l'atmosfera sognante e i toni malinconici, il timone fisso sugli anni '60, qualche vaga reminiscenza di Simon & Garfunkel e l'acquerello preferito alla spatola. Fra i brani che seguono con più convinzione questo sentiero impalpabile eppure ben [... leggi ancora ]

Leggi
02/01/2009

Un anno di musica.

Il 2008 ci ha lasciato dunque, e con esso se ne è andato un altro anno di musica. Molte le cose interessanti uscite quest'anno, non starò qui a stilare la lista dei miei preferiti, ma su alcuni "eventi" di rilevanza mondiale (sono escluse dunque le uscite "minori"), vorrei soffermarmi chiamando in causa anche il vostro pensiero. Primo, fra tutti, il ritorno degli AC/DC, formazione tra le più longeve (e ancora molto ispirata) che quest'anno ci ha regalato un bel disco di rock suonato come Dio comanda. Conferme, tante. I Coldplay, che ormai se la giocano con gli U2 per rilevanza, il ritorno dei Verve e degli Oasis, le ottime prove per Metallica e REM. Tra le novità, Duffy, una bella voce senza dubbio (ma Carmel faceva le stesse cose [... leggi ancora ]

Leggi
02/01/2009

The crying light

Intendiamoci subito: se non vi piacciono le voci alla Beirut o alla Ramona Cordova, evitate accuratamente questo artista. Nel caso, però, ricordate che Antony Hegarty, nato in Inghilterra ma da tempo ormai residente in USA, è un autentico vulcano di emozioni, un musicista raffinato in cui testi sintetici e nello stesso tempo compendiosi convivono con arrangiamenti raffinati e mai scontati. The crying light è questo e di più, e soprattutto il primo disco di livello targato 2009 che posso suggerirvi con calore. Sempre che i vostri precordi rock riescano a farvi avere la meglio su una voce baritonale che a tratti può suonare un po' lamentosa. Forzatevi, perché vale la pena. Si tratta di un disco da ricordare, in cui un musicista riesce a far [... leggi ancora ]

Leggi
01/01/2009

Buon Anno!

Saranno pure metafore, significati da ricercare nei simboli, ma la scelta del come passare la notte appena passata tra l’ultimo giorno del vecchio anno e l’alba del nuovo ci deve far pensare.
Anni addietro ho conosciuto persone che, pregando mantra in lingue incomprensibili, passavano il 31 dicembre tra balli indiani, cibi sciapi, bandito l’alcol, e meditazioni collettive.
Nelle discoteche è d’obbligo il ballo e, per qualcuno, lo sballo.
Altri giocano a soldi e se li mangiano, altri mangiano. Chi beve, chi viaggia, chi piange, chi odia la solitudine, chi la moltitudine. Chi fa sesso per farlo tutto l’anno, chi non lo fa per lo stesso motivo.
Si può cercare un [... leggi ancora ]

Leggi
31/12/2008

Storia della Meraviglia

Un cd che è anche un libro, un libro che è anche un cd: il tutto pubblicato da Feltrinelli sull'onda del curioso e intrigante spettacolo che, qualche mese fa a Genova lo scrittore Maurizio Maggiani e il notissimo songwriter Gian Piero Alloisio hanno animato in un teatro del capoluogo ligure. Dodici canzoni e tre monologhi in cui scopriamo il carattere e la creatività vulcanici di Maggiani, autore spezzino innamorato - come molti - di Genova e lo stesso spirito della città, interpretato da chi non ci è nato. Difficile rapporto, quello di chi non è zeneize, con Zena: impossibile non innamorarsi almeno di un dettaglio, un panorama, una fabbrica dismessa, un volto, un vicolo, una fila di finestre. Altrettanto difficile capire, e va detto, [... leggi ancora ]

Leggi
30/12/2008

I Had A Dream (le cose del 2008 che mi hanno fatto sognare).

Se ne va, il 2008, per fortuna. Un anno brutto, bruttissimo, da qualsivoglia angolazione lo si veda. Corruzione, politica, camorra, leggi sbagliate, terrorismo, guerre. Ma ci sono due o tre cose che porterò con me di quest'anno bisesto-funesto. Andreotti, per un attimo, mi ha fatto sognare. Se ne stava li, su quella poltrona, sguardo nel vuoto, eddai che è arrivato il suo momento! niente, pubblicità e si è ripreso! Obama, certo. 47 anni, un consenso nato dal basso, dalla rete, ti pare poco. Speriamo bene. Beppe Grillo, Dio lo protegga. Maroni, ministro dell'interno, che morde le caviglie di un poliziotto durante una manifestazione della lega. La pallina verde piena di ceramica che costa 32 euro, garantisce 1000 lavaggi di bucato [... leggi ancora ]

Leggi
29/12/2008

Doubleplusgood

Vengono da Glasgow e ci carezzano con il loro indiepop velato di shoegaze questi Bubblegum Lemonade, band ancora poco nota ai più, ma che sembra avere trovato un equilibrio assai interessante nell'interfacciare i Byrds di Roger Mc Guinn e la celebre 12 corde Rickenbacker con l'amore sconfinato per My Bloody Valentine e i Primal Scream. In realtà la vena creativa di Lawrence "Laz" McLuskey pare abbeverarsi anche ad altre fonti, come Jesus and Mary Chain e Primitives. Dunque suoni profondamente influenzati da un certo tipo di chitarrismo, ma anche chiari richiami agli anni '60, a suoni presi di peso dai Fab 4 di Liverpool, il tutto centrifugato con una sana spruzzata di psichedelia. Basta per piacere? Bè, francamente non c'è malaccio, anche [... leggi ancora ]

Leggi
X