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Madeleine Street

Di: Ubik | 04/01/2009
Sorprendente album di debutto di questa band svedese che prende il nome da un locale storico di Boston. Più che di band, tuttavia, si dovrebbe parlare dei sogni acido-pop di Olav Antonsson, polistrumentista di Umeaa, che per questo progetto ha deciso di reclutare quattro compagni di viaggio. E che viaggio! Indiepop al di là delle etichette e del tempo, un leggerissimo pop che incanta e stupisce. Tutto concepito tra il cuore più freddo della Svezia e la Londra delle brume, questo album si distingue per l'atmosfera sognante e i toni malinconici, il timone fisso sugli anni '60, qualche vaga reminiscenza di Simon & Garfunkel e l'acquerello preferito alla spatola. Fra i brani che seguono con più convinzione questo sentiero impalpabile eppure ben definito c'è Shadow, traccia che mette insieme Beatles e Nick Drake, riportando alla ribalta la musica acustica, voce e chitarra, come non accadeva da tempo. Un esordio sicuramente importante, ci si attende una conferma altrettanto convincente.

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