Madeleine Street
Sorprendente album di debutto di questa band svedese che prende il nome da un locale storico di Boston. Più che di band, tuttavia, si dovrebbe parlare dei sogni acido-pop di Olav Antonsson, polistrumentista di Umeaa, che per questo progetto ha deciso di reclutare quattro compagni di viaggio. E che viaggio! Indiepop al di là delle etichette e del tempo, un leggerissimo pop che incanta e stupisce. Tutto concepito tra il cuore più freddo della Svezia e la Londra delle brume, questo album si distingue per l'atmosfera sognante e i toni malinconici, il timone fisso sugli anni '60, qualche vaga reminiscenza di Simon & Garfunkel e l'acquerello preferito alla spatola. Fra i brani che seguono con più convinzione questo sentiero impalpabile eppure ben definito c'è Shadow, traccia che mette insieme Beatles e Nick Drake, riportando alla ribalta la musica acustica, voce e chitarra, come non accadeva da tempo. Un esordio sicuramente importante, ci si attende una conferma altrettanto convincente.