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Articoli firmati da Gianluca Diana - Rimuovi il filtro

26/07/2011

Dig It To The End

Giungono dalla Svezia. Il nome della band, Tonbruket, cela quattro musicisti di lunga, varia e validissima esperienza. Chi da contesti jazz, chi cantautorali, chi come session-man per gente come Costello ed altri, od ancora da radici dell'improvvisazione folk-psych dell'ultima generazione. Insomma, solo ad elencare le biografie non vedremmo la fine in poco tempo. Intanto suona il progetto generato dal bassista Dan Berglund, giunge al secondo lavoro. Una scintilla. Che bello, gente. Undici temi che si dipanano senza alcuna fatica all'ascolto e che avviluppano chi pone “Dig It To The End”. Il chitarrista Johan Lindstrom è imprevedibile e geniale, tanto nell'esecuzione che nella scrittura. Gli altri non sono affatto da meno ed il risultato è [... leggi ancora ]

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19/07/2011

James Pants

Si chiama James Singleton, al secolo noto come James Pants. Arriva da Spokane, ameno borgo prossimo alla città di Seattle. Manipola suoni e rumori sin dalla gioventù, iniziando a cercare di comprendere che significa essere un dj non solo esecutore di cose di altri, bensì creatore di suoni propri. Le biografie narrano di vicianzna ed amore spropositato verso la balck music di matrice Motown piuttosto che funk. Circostanze queste che lo portano ad incontrare il capo della Stones Trhow. Che rimane incuriosito da un suo demo, lo implementa come lavorante nella label e gli da il tempo di crescere musicalmente parlando. Ad oggi esce il terzo disco per la sopracitata label. E Pants aguzza le capacità creative con questa pubblicazione omonima. [... leggi ancora ]

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12/07/2011

Confederate Buddha

Prima, gli Squirrel Not Zippers. Poi il ritorno nell'amatissimo Deep South. James “Jimbo” Mathus poco dopo, oggi ed ancora tutti i domani immaginabili è profondamente stabilizzato nelle Hills. Che si tratti poi di essere il fulcro occulto di un movimento intero, poco importa. Lui non si cura delle cariche posticce. Intanto nel suo studio di registrazione passa chiunque. Jimbo nel mezzo lo trovate a suonare in strada o in effervescenti jam dentro decrepiti juke joint. Stento a trovare uno più Blues di lui da quelle parti. Che sia al contempo anche così disincantato e innamorato della musica del Mississippi. Che secondo lui è una ridda di cose messe assieme. Come quelle dentro l'ultimo “Confederate Buddha” edito dalla Mmephis [... leggi ancora ]

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05/07/2011

The Way I Am

Buon sangue non mente. Per oltre dieci anni batterista di The Role, o Rural, o mille altri nickname, di R.L. Burnside. Che la genia fosse di altissimo lignaggio, è scontato. Ma poi per realizzare le cose bisogna a testa. Non perdersi. E da quelle parti, nelle Hills, è la cosa più facile di tutte. Per una ridda di motivi, che non vale la pena ripetere per l'ennesima volta. Cedric pesta duro. Non solo sulla batteria, ma in generale nei confronti del suo Blues. Quello collinare che lo ha visto nascere, crescere ed affermarsi. Assieme all'attuale sodale Lightnin Malcolm. Ma non solo. Già in passato ci provo con i Burnside Exploration assieme al talentuosissimo, ma ahimè problematico cugino Gary. Ora però si fa a modo suo. Ovvero Cedric detta [... leggi ancora ]

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28/06/2011

That Old Southern Drag

Terra natia, l'Ohio. E già questo dovrebbe aguzzarvi l'ingegno. Anno di nascita 1974, Dan Auerbach 1979. Così vi togliete dalla testa che sia uno dei tanti giunti in scia al barbuto chitarrista di Akron. Dunque: sette pubblicazioni alle spalle costituite da un ep e sei dischi sulla lunga distanza, incluso questo ultimo “That Old Southern Drag” edito dalla Nine Mile Records. Auerbach è stato produttore di diversi suoi lavori, ed uno dei questi implementava in tal ruolo anche il Maestro Jimbo Mathus. La palude da cui arriva è quella torbida del blues, da questa ha appreso alfabeto e linguaggio. Ed in questo disco mette dentro questo e molto altro, fondendo l'attitudine da storyteller all'Americana Sound. In parallelo a quanto accade ai [... leggi ancora ]

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21/06/2011

Medicine

A guardare la discografia di Tab Benoit ci si può perdere. Una sfilza di incisioni per il chitarrista che giunge da Baton Rouge, Louisiana. Enumerarle sarebbe davvero fuori luogo. Fatto è che l'uomo delle paludi, sforna un altro disco interessante. Una formazione muscolare e granitica alle spalle, in cui spicca il chitarrista Anders Osborne. Che è al contempo anche co-scrittore di molti brani e co-produttore. Oltre lui nella band si segnalano al fiddle anche il maestro dello strumento Michael Doucet ed l'ineguagliabile Ivan Neville all'Hammond B3. Insomma con una backing band di questa portata impossibile fallire il colpo. Ed allora, come è nella tradizione di Benoit, suoni di blues elettrico che di tanto in tanto sconfinano nelle terre [... leggi ancora ]

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07/06/2011

Fuoco Lento Live

A volte arrivano dischi che hanno il pregio di costruire relazioni tra diversi mondi musicali. Chi non rammenta un incisione che gli ha permesso di scoprire altre sonorità fino a quel momento non note? Potremmo definirli “dischi di contatto”. Sono sedute di registrazione che muovono emozioni forti e senza mezze misure. O li si ama o li si odia. Citazione: chi non ricorda “Talking Timbuktu” di Ali Farka Toure e Ry Cooder? Da alcuni incensato, da altri guardato con sufficenza. Oltre le considerazioni intellettualoidi di certa critica musicale, quel che resta sono poi le emozioni che un lavoro suscita. Quello che al momento presente, in chi ascolta, entra d'impatto calcificandosi in modo permanente nella memoria. Chissà se accadrà la [... leggi ancora ]

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31/05/2011

DOIN THE HULLY GULLY + DANCE BY THE LIGHT OF THE MOON

Allora, parliamo di una re-issue. Ma una di quelle serie, non aggrinzite l'espressione. Argomento sono uno dei migliori gruppi vocali afroamericani di R'n'B'. Il quartetto dei The Olympics, originario di Los Angeles, incise tra il 1959 ed il 1960 i primi due dischi della carriera. All'epoca il tutto uscì fuori per la gloriosa Arvee Records. Nella riproposta odierna curata dalla Hoodoo Rec., sono presenti oltre ai diciassette brani originali altre cinque bonus tracks. Anche queste perfettamente in linea con il resto: canzoni allegre e divertenti, cantate e suonate per far ballare la gente del chitlin' circuit. La formazione ebbe poi una storia controversa nel corso dei decenni successivi: uno dei membri fu ucciso durante la rivolta di Watts nel [... leggi ancora ]

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24/05/2011

Renegade

Lightnin' Malcolm è uno dei tanti figli adottivi delle Hills. Che dopo aver fatto il session man per chiunque e suonando indistintamente batteria, basso e chitarra, sta da qualche anno mettendo a frutto questa faticosa palestra effettuata. Si stancante, ma doverosa. Ed il risultato maggiore lo ha acquisito di recente, con quello che in origine veniva chiamato il Juke Joint Duo e che poi ha preso il nome dei due leader: Cedric Burnside e per l'appunto, Lightnin'. Con “Renegade”, pubblicato dalla tedesca Ruf Records Malcolm giunge al terzo lavoro solista. Nettamente il migliore. Il nostro da alle stampe un lavoro che consta di tredici tracce tutto scritte di suo pugno. Nonostante alcuni momenti poco convincenti come l'insoddisfacente [... leggi ancora ]

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17/05/2011

Blues Come Yonder

Giunge dal profondo del Delta del Mississippi. Le cronache narrano che sia figlio di un indiano e di un'afroamericana. Cosa invero frequente da quelle parti. Provenienza familiare ovviamente proletaria. Ed una vita errabonda sin da prima della maggiore età. I primi anni passati nel classico stile della vita rurale di quelle parti: picnic party, square dances e lavoro nei campi. E poi in giro per il Deep South, impegnato in mille più uno lavori. Il tutto senza dimenticare come suonare quella chitarra che lo accompagna sin dall'infanzia. Da adulto dopo Chicago [tappa obbligatoria, of course..], sempre a zonzo. Così lontano da giungere addirittura in Alaska. Cosa questa, molto meno consueta per un uomo del Delta. E dopo finalmente, ma giusto [... leggi ancora ]

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