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Fuoco Lento Live

Di: Gianluca Diana | 07/06/2011
A volte arrivano dischi che hanno il pregio di costruire relazioni tra diversi mondi musicali. Chi non rammenta un incisione che gli ha permesso di scoprire altre sonorità fino a quel momento non note? Potremmo definirli “dischi di contatto”. Sono sedute di registrazione che muovono emozioni forti e senza mezze misure. O li si ama o li si odia. Citazione: chi non ricorda “Talking Timbuktu” di Ali Farka Toure e Ry Cooder? Da alcuni incensato, da altri guardato con sufficenza. Oltre le considerazioni intellettualoidi di certa critica musicale, quel che resta sono poi le emozioni che un lavoro suscita. Quello che al momento presente, in chi ascolta, entra d'impatto calcificandosi in modo permanente nella memoria. Chissà se accadrà la stessa cosa per questo ep “Fuoco Lento Live”. Loro si chiamano Bud Spencer Blues Explosion ed hanno un pubblico giovanile strepitoso che li segue. E la possibilità che sia un “disco di contatto” sta proprio qui. Chissà quante e quanti grazie ai romani BSBE, giungeranno verso altri lidi ad ascoltare storie musicali, magari di matrice nero aed afroamericana. Alle stampe hanno già un primo disco, a settembre giungerà il secondo ed in mezzo pubblicano questo ep di circa trentatre minuti. Sei canzoni di altri, sei cover dove buttano dentro, dietro l'ombrello del brano di altri, idee passate e future. Oltre che fonti di ispirazioni molteplici. The same old story, baby. Il rock si abbevera nelle acque del blues: da li guarda se stesso nel profondo e scorge luce nuova. Un disco di contatto quindi, che connette le storie collinari di R.L. Burnside e quelle urbane dei RATM. Guarda caso, ambedue erano parecchio arrabbiati. Potremmo andare avanti con altri particolari che emergono all'ascolto, ma ve li lasciamo scoprire. Dimenticavamo la cosa forse più importante: è un disco dal vivo. Play: Killing In The Name.

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