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l'archivio delle nostre trasmisioni dal 2006

31/10/2011

Il male oscuro e indicibile

Il post inutile, che non aggiunge o toglie nulla alla nostra vita, ne sono sicuro, eppure sta qui, come un groppo alla gola, dà voce ad un sentimento che sentono in tanti, ma dare voce ad un sentire non costruisce, mi rendo conto, magari fa aumenta solo il livello di rumore, ma non sarà per colpa mia che aumenta la confusione.
Mi capita sempre più spesso di avere rapporti con quella classe di persone che enfaticamente certi mezzi di comunicazione definiscono come eroi del nostro tempo. Definizione giustissima per certe persone, ma svilita dalla mancanza di una spiegazione plausibile. Parlo degli imprenditori, quelli che hanno una società e che con questa danno lavoro a persone e muovono l’economia. Non voglio difendere o attaccare [... leggi ancora ]

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29/10/2011

Rules

L’indie-storia recente ci ha insegnato che un duo, se ben collaudato, può far sanguinare le orecchie a dovere. O almeno, dare quella sensazione stordente che appaga i sensi del noise-addicted di ultima generazione. I Civil Civic fanno parte di questa categoria. Ma a modo loro. E forse è anche per questo che gran parte della stampa specializzata (cartacea e web), ancora non li ha acciuffati tra le proprie grinfie.
La loro storia comincia a Melbourne, ma le strade di Aaron Cupples (chitarra) e Ben Green (basso) si dividono tra Londra e Barcellona. Ed è a distanza, su una continua lavorazione binaria, che - dopo l’EP del 2010 1 - nasce l’esordio su LP Rules. Superati alla velocità della luce i formali riferimenti di genere, [... leggi ancora ]

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28/10/2011

I compagni sconosciuti

Ho avuto la fortuna di avere accesso ad una biblioteca privata ricchissima con molti libri della prima metà del Novecento, quindi da buon topo mi sono tuffata quasi a caso fra le centinaia di titoli a disposizione. Ho trovato una raccolta di tre racconti di Franco Lucentini, raccolta del 1964 che prende il titolo dal terzo racconto, Notizie degli scavi, appunto del 1964. Gli altri due racconti sono La porta (1947) e I compagni sconosciuti (1950). Quest’ultimo si può trovare ora pubblicato individualmente da Einaudi nella collana Tascabili, a € 8,50; ed è di questo che vi voglio raccontare. La trama è semplice, uno sbandato italiano nella Vienna divisa del dopoguerra, occupata dai russi e ancora piena di macerie e palazzi pericolanti per [... leggi ancora ]

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26/10/2011

Rive Gauche cioè il mio pub di fiducia (II parte)

Continua...

Mentre Gionata guadagnava altri centimetri attraverso la calca assiepata al bancone verso il vostro come ipnotizzato beniamino traspirazione imperlava le labbra superiori di sesso maschile fruscianti cosce femminee si strofinavano l’un l’altra senza un conscio perché mani appena tremanti di ciascun sesso cominciavano ad allentare i bottoni superiori delle casacche rigorosamente fucsia di moda quel mese. La calca assorbiva energia da ogni sorgente la trasformava ne produceva di propria. Le luci già basse e calde ebbero un ulteriore calo di tensione. Un flauto di Pan cominciò ad echeggiare.
Le barwomen pandionisiache mi sorrisero incantate e sfiorarono interruttori nascosti con mani dai polsi avvolti in [... leggi ancora ]

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25/10/2011

Neoclassico

Toh, quei buontemponi dei Neo. Ovvero Carlo Conti al sax, Manlio Maresca alla chitarra e Antonio Zitarelli alla batteria. Suoni jazz rock del nuovo millennio. Che portano con se i percorsi dei componenti della band. E si sente ovunque nei tredici brani che compongono il disco. Non ci si stupisce quindi ad immaginare Zitarelli e Maresca impegnati in gioventù con le bande da strada che animavano i due giovani virgulti di allora, oggi musicisti professionisti e convinti assertori della loro evoluzione. Altrettanto da Conti e dalle sue molteplici esperienze. Per ognuno di questi, rammentiamo che parliamo di gente che ha valicato da poco le trenta primavere, si potrebbero scrivere infinite righe biografiche. Molto più immediato, facile e [... leggi ancora ]

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24/10/2011

Rive Gauche cioè il mio pub di fiducia

(Il Bisbigliatore è momentaneamente altrove. Lo sostituisco indegnamente con un raccontino di qualche tempo fa. Per ora eccovi la prima puntata.)


Gionata Neugebaum!
Era proprio lei la mora mozzafiato appesa all’altra estremità del bancone del Rive Gauche cioè il mio pub di fiducia dove stava cercando di versare nell’imbuto esofageo almeno una parte del suo Cicloottatetraene BumBum tre parti di verde 90 ottani mezza parte di piombotetraetile quindici parti di alcolbuongusto curaçao blu fino a colore spruzzatina di angostura.
Non ci riusciva mica tanto.
Un bel po’ della temibile mistura finiva piuttosto sui suoi fuseaux stretch a mezzo polpaccio cosa questa che qualora provvista di caviglia come fresata [... leggi ancora ]

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22/10/2011

VITAMIA

Il fatto che Gianmaria Testa, seppur su suggerimento di un amico, abbia deciso di seguire il fluire del Tempo in giorni, anziché in anni, non mi sorprende affatto. Anzi.
D'altra parte, son passati cinque anni (pardon, 1.825 giorni) dalla pubblicazione dello splendido concept “Da questa parte del Mare”, che gli fruttò - tra l'altro - la Targa Tenco più importante, quella per il miglior disco del 2007.
Ma Gianmaria non ha fretta e la Musica sembra dargli ragione.

“Vitamia” (Egea - Produzioni Fuorivia) - tutto attaccato, come tiene a sottolineare - è un gran bel disco e pezzi come “Nuovo” (dedicato al figlio) o la splendida “Lele” (dedicata al coraggio di una donna suicida e suonata [... leggi ancora ]

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21/10/2011

L'UOMO CHE DIEDE L'INFORMATICA ALLE SCIENZE

La scomparsa di Dennis Ritchie di cui si è avuta notizia lo scorso 12 ottobre, a pochi giorni dalla morte di un altra illustre figura della storia dell’informatica come Steve Jobs, non ha suscitato il rumore che avrebbe dovuto. Io la notizia l’ho appresa da quel vulcanico podcaster che è Ombra, solo qualche giorno orsono e anche per caso. Eppure la figura di Ritchie, con il suo barbone che incorniciava un viso allegro da ricercatore schivo e poco amante della notorietà, lasciava intravedere il suo genio.
Occorreva essere una persona caparbia per non mollare un progetto estremamente ambizioso per l’epoca, siamo alla fine degli anni ‘60, come quello sviluppato assieme a Ken Thompson. I due amici di lunga data avevano scritto un [... leggi ancora ]

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19/10/2011

La veglia dei sospetti

Fare regali è sempre un rischio; perché il primo posto dove vado a cercarli è una libreria, e da una libreria non esco mai con soltanto quello che cercavo. L’ultima visita in libreria mi ha fatto scoprire un libro che aspettavo da tempo, l’ultimo giallo di Candace Robb.
“La veglia dei sospetti” (Edizioni Piemme, 2010, € 18,50) è la traduzione italiana del decimo episodio de “I misteri di Owen Archer”, A Vigil of Spies, uscito nel 2008.
Il primo motivo che mi ha portato ad apprezzare questa serie è l’ottima qualità della traduzione (di Cristina Cortellaro), un’attenzione veramente rara nell’ultimo decennio, soprattutto per i best sellers. Non so se sia vera la leggenda per cui gli editori mandano i [... leggi ancora ]

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19/10/2011

Pure At Heart Blues

Nella testa girano personaggi come Hank Williams e Richard Johnston. Ma non soltanto. Citazioni ve ne sarebbero davvero assai. Ma quel che si evince da queste due in particolare, è l'attitudine da Highway 61. Un musicista di strada, che da questa arriva. Non potrebbe essere altrimenti quando si proviene da un quartiere popolare della Capitale. L'attitudine letteraria a raccontare e narrare che si acquisisce fin dalla prima infanzia, quando si giunge da un Suburbio, è ricchezza grezza e sopraffina. Poi bisogna sgranarla e metterla in luce. The Blues Against Youth [nome fantastico, mai prendersi tropo sul serio], ci riesce. One-man band di razza pura: voce, chitarra e batteria [sul serio quest'ultima, non per finta come molti fanno] che edita [... leggi ancora ]

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