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Rules

Di: Chiara Colli | 29/10/2011
L’indie-storia recente ci ha insegnato che un duo, se ben collaudato, può far sanguinare le orecchie a dovere. O almeno, dare quella sensazione stordente che appaga i sensi del noise-addicted di ultima generazione. I Civil Civic fanno parte di questa categoria. Ma a modo loro. E forse è anche per questo che gran parte della stampa specializzata (cartacea e web), ancora non li ha acciuffati tra le proprie grinfie.
La loro storia comincia a Melbourne, ma le strade di Aaron Cupples (chitarra) e Ben Green (basso) si dividono tra Londra e Barcellona. Ed è a distanza, su una continua lavorazione binaria, che - dopo l’EP del 2010 1 - nasce l’esordio su LP Rules. Superati alla velocità della luce i formali riferimenti di genere, quello dei Civil Civic è un magnete tutto strumentale impastato di dura roccia post punk, trafitto da saette sintetiche luminescenti, circondato da un’aura elettrica di rumore e poi scagliato vorticosamente nell’interspazio. Con un’energia potenziata nei Volt grazie al terzo membro della band, Box of Drum Noises (indovinate un po’?). In Rules c’è la progressività ripetitiva dei Battles, ma anche una fisicità che allontana il duo dal clichè progressive. Ci sono guizzi pop, aggressioni soniche e cavalcate anthemiche. Un miscuglio di ferocia futurista. Costellata di fulminanti déjà vu.

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