LA DISILLUSIONE E LA PAURA
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La Disillusione e la sua figliastra la Paura sono cresciute con noi. La mia generazione, quella che ha fatto le scuole superiori negli ultimi anni settanta, le ha scoperte piano piano, passando da una infausta goliardica certezza di cambiamenti e di onnipotenza fino ad approdare ai loro scheletrici scogli.
Poche domeniche fa ho rivisto, per compleanni di figliolanze, alcune coppie di amici che non frequento più da troppi anni. Li ricordo combattivi, ironici, sguardi fieri e severi, di sinistra. Li ho rivisti diversi. Diversi negli sguardi, più miti, diversi nella combattività , assente, aggrappati, alcuni, all'ironia che, da sola, non basta. C'è stato un episodio rivelatore [... leggi ancora ]
LeggiSighs Trapped by Liars
Folk-rock e psichedelia, il piatto condito con un po' di indie-rock. E' la ricetta di Red Krayola per questo lavoro targato 2007 che si candida a una posizione assai alta nella classifica annuale. Un ritorno in pieno stile tradizionale, con sonorità che ci riportano indietro nel tempo e contemporaneamente ci fanno capire l'attualità della lezione zappiana. Sia pure nell'estrema diversità stilistica, un gruppo che a me fa venire in mente Père Ubu e una creatività che non conosce confini. Bellissimo.
The bragg and the cuss
Un altro epigono di Elliott Smith, in ogni caso un'altra grande voce del songwriting americano. Ex cantante dei Waxwing, Rocky si sposta dall'emocore a un genere molto più morbido, a metà tra il folk-rock e il country-blues, esplorando sonorità che lo portano vicino al miglior Johnny Cash e senz'altro ai Wilco. Molta meno drammaticità che in passato, un lavoro che riconcilia con la pace e con le emozioni vere. Da segnalare una bellissima canzone: Whiskey Straight e Silver Trees. Basta questo a fare del disco una chicca rara. Da consigliare caldamente.
Aldo moro: una tragedia italiana?
Giovedì scorso ho visto al teatro Eliseo di Roma, Paolo Bonacelli in "Aldo Moro Una Tragedia Italiana", un testo di Corrado Augias e Vladimiro Polchi basato sulle lettere scritte dal Presidente della DC durante i 55 giorni di prigionia tra il 16 marzo e il 9 maggio 1978.
Vi dico subito che lo spettacolo non mi è piaciuto molto, l'ho trovato molto poco teatrale e molto giornalistico-documentaristico, una scena statica, filmati, un narratore e la figura di Moro interpretata senza la necessaria forza, senza il pathos necessario.
Mi ci soffermi perché nel 2008 ci troveremo nel trentennale di un evento che ha segnato profondamente la storia del nostro paese, è una traccia così profonda che, vedrete, se ne diranno molte, nel [... leggi ancora ]
Artificial Animal Riding On Neverland
Francia, oh cara, ancora una volta: Simon Buret (cantante, autore e compositore) e Olivier Coursier (compositore e arrangiatore) ci deliziano con il loro pop elettronico che in più tratti ricorda le atmosfere intense del capolavoro di Thom Yorke, The Eraser. Lavoro minimale ma sapiente, sospinto da un eccezionale passa parola, che ha fatto dei due musicisti il gruppo più scaricato degli ultimi mesi su ITunes. Da consigliare vivamente, anche se non del tutto originale.
INCONTRO CON LA RESISTENZA
 Parlare a Novembre 2007 di Iraq e della guerra scatenata da Bush junior non va di moda. I grandi mass media se ne interessano sempre meno. E' uno dei tanti territori caldi del pianeta, i perché ed i per come non  importano più a nessuno. Ci è mai fregato qualcosa del popolo iracheno? Ci è mai fregato qualcosa che esuli dal nostro quotidiano?
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Guardare però con occhio diverso a temi che pensiamo conosciuti, ma spesso misconosciuti, può servire. Sono venuto a conoscenza di un documentario chiamato "MEETING RESISTANCE" presentato in Italia al Festival del Cinema Internazionale di Pesaro 2007.  Girato in dieci mesi nel 2003 da un inglese ed uno statunitense tra le file [... leggi ancora ]
LeggiAll my friends died in a plane crash
Altra gemma transalpina che molto deve però al songwriting americano, o agli USA ispirato: parliamo di Elliott Smith, certo, ma anche della Nico di Chelsea Girl. Folk-rock-blues per sognare i grandi spazi, ma anche per farsi qualche domanda in più, come spesso accade con la musica europea. Un duo, quello formato da Mark Daumail e Morgane Imbeaud, che non si fa mettere in soggezione da nessuno e propone percorsi insoliti. C'è perfino una hit da 2007, Vultures: una canzone che vi sfido a levarvi dalla testa una volta che l'avrete ascoltata. E, a ben sentire, aleggia etereo ma significativo lo spettro di Nick Drake.
Ligabue, tour a zero emissioni
Tratto da La Nuova Ecologia:<br>
Nelle 14 date della sua tournée il rocker emiliano compenserà le emissioni di anidride carbonica. finanzierà la creazione e la tutela di un polmone verde in Costa Rica<br>
Il rock di Luciano Ligabue si tinge di verde. Nelle 14 date previste fra Roma e Milano il rocker emiliano ha scelto di aderire al progetto "Impatto Zero" per compensare le emissioni di anidride carbonica dei suoi concerti. Come? Ripagando la natura con la creazione e la tutela di un importante polmone verde in Costa Rica.<br>
Il calcolo delle emissioni è stato fatto tenendo conto dell'impatto derivante dall'organizzazione e dalla gestione di tutti e 14 i concerti, [... leggi ancora ]
La mécanique du coeur
Quintetto francese dalle chiarissime ascendenze punk, attivo dal 1993, stavolta dà alle stampe un album al quale è associato un libro. Concept-album, collaborazioni illustri, una delle quali è l'ex calciatore del Manchester United, il talentuoso e intelligente Eric Cantona. Il suono è stato definito come un viaggio tra Edimburgo e l'Andalusia, passando per New Orleans. Sonorità immediate e trascinanti, mai banali, un lavoro di grande profondità e tutto da godere, dai precordi punk, appunto, a un rock essenziale, alla psichedelia, al blues, fino ad arrivare all'hip hop.
La politica dal basso e gli italiani si illudono
Ci ho messo due giorni a metabolizzare l'uscita di berlusconi di domenica, tra il plauso generale dei media: da destra tutti ringraziano perchè il cavaliere si è preso una bella briga scaricando i propri alleati rissosi e ridando forza ai partitini – ma spieghero dopo perché, a sinistra l’esultanza è più subdola: tutti gli riconoscono una sorta di coraggio politico e la capacità di far parlare di se. Mi viene in mente il tempo di Andreotti, uno di mali storici per la democrazia italiana, un tempo si diceva che comunque era un gran politico perché parlava bene e si inventava strategie alla faccia della nostra democrazia incompiuta e imbavagliata. Ma torniamo alla svolta dal basso. <br>
Il [... leggi ancora ]
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