Cerca tra i 5477 podcast,
l'archivio delle nostre trasmisioni dal 2006

Articoli firmati da Ubik - Rimuovi il filtro

24/10/2009

Horehound

Qui ci sono diverse scuole di pensiero: quella di OndaRock che va giù di piatto e fa intendere un'operazione fin troppo facile di Jack White, deus ex machina di White Stripes, e dà un sei striminzito; il compiacimento di Pitchfork che si sbilancia e assegna un 7 e mezzo, e il moderato entusiasmo del sottoscritto, che pur avvertendo aria di bolla gonfiata si bea a sua volta di vecchi mood: in questo supergruppo stanziato a Nashville, Tennesse, e formato dalla cantante Alison Mosshart (dei The Kills), dal bassista Jack Lawrence (dei Raconteurs), dal chitarrista Dean Fertita (dei Queens of the Stone Age) e, appunto, dal cantante/chitarrista Jack White, emerge una chiara ispirazione blues e psichedelica, con evidenti omaggi a giganti del passato, [... leggi ancora ]

Leggi
17/10/2009

La Sangre Iluminada

Stavolta Murcof, alias di Fernando Corona, musicista di Tijuana, si mette al lavoro sulla colonna sonora di un film del connazionale Iván Avila e il risultato è un disco tanto inquietante quanto bello, sospeso com'è tra elettronica, classica e sperimentale. Qui si richiede però uno sforzo all'ascoltatore: trovare il momento giusto per abbandonarsi e lasciare da parte ogni illusione di trovare un facile appiglio da dove cominciare. L'unica track "orecchiabile" è l'ultima, il remix Como quisiera decirte, e sarebbe troppo facile proporvelo come "sample". Ho deciso invece di introdurvi a questo lavoro tramite Soriano I, traccia breve e comunque di notevole spessore evocativo. Può essere che ne veniate irrimediabilmente respinti, potrà [... leggi ancora ]

Leggi
10/10/2009

Bunnies and Muffins

Tra la Cina e la California, torna il progetto Mochipet, ovvero l'estro di Mochi, aka David Y.Wang, diviso tra hip-hop, dubstep, glitch, jazz, funk, afrobeat, computer rock e campionamenti assortiti. Un disco piuttosto leggero, secondo il personalissimo parere del sottoscritto forse anche troppo leggero, e soprattutto troppo intento a echeggiare e reinterpretare successi del passato: se The Erhu Song fa un chiaro omaggio a L'Ultimo Imperatore, End Of Summer Song, più che ricordare i tardi Pixies e i Blur riprende pari pari il fraseggio chitarristico di Fast Car di Tracy Chapman. Fin qui nessuno scandalo, tra droni assortiti questo genere di musica è solito ripescare a go-go e riproporre, un po' come un robot dalla memoria intasata, ritornelli [... leggi ancora ]

Leggi
03/10/2009

Cherry

Curiosa, curiosissima ensemble anglo-americana, Gli Shit And Shine sono un gruppo che mantiene ancora parecchio del mistero di cui si circondavano negli anni passati, quando ci si chiedeva se la front-line fosse effettivamente composta da Larry Mannigan - batteria -, C. Clouse - chitarra, basso, voce - e Frank Mckayhan - basso, chitarra, voce. Ci si stupiva anche delle esibizioni dal vivo, con set di batteria che andavano dai tre ai dieci pezzi, e la tendenza rumorista decisamente è rimasta. Si consolida, anzi, sfociando decisamente nel tribale stile Talking Heads in questo Cherry: un lavoro che non lascia nulla al facile ascolto, ma che anzi invita a perdersi nelle pieghe delle elucubrazioni del gruppo. Si passa dai ricordi di David Byrne in [... leggi ancora ]

Leggi
26/09/2009

Far

E' un po' l'eterna promessa del pop-rock non di consumo: di origini russe, figlia di musicisti, ha lasciato l'URSS ai tempi di Gorbaciov e gira che ti rigira si è stabilita nel Bronx. Una serie di lavori tanto stimolanti quanto interlocutori alle spalle, adesso ci propone questo Far in cui gioca di nuovo col suo piano e con la sua voce. Per la critica stavolta il risultato è devastante, e certo ascoltando alcune tracce si fa fatica a trattenere un certo imbarazzo. Emerge una tendenza assai marcata verso un easy-listening che non scade verso il pop di consumo solo per l'intelligenza dell'artista, che non riesce proprio a confezionare dischi banali. Certo è che questo Far non passerà alla storia del 2009, salvo per qualche passaggio [... leggi ancora ]

Leggi
19/09/2009

See Mystery Lights

Stavolta ve lo dico senza mezzi termini e con molta serenità: a me questo album proprio non piace. Nonostante i pronunciamenti entusiastici della critica, questa creatura di Jona Bechtolt, ex Blow, e Claire Evans, propone musica fin troppo facile e di godimento solo frammentario. E' vero che ultimamente la nuova dance ci ha riservato episodi degni di riflessione, dischi non banali e formazioni preparate, ma questo disco - almeno al sottoscritto - appare tanto velleitario quanto buttato lì. Insomma, un lavoro apparentemente ambizioso, vista e sentita la carne al fuoco, ma tutto sommato anche una raccolta di tracce che paiono giustapposte più che disposte secondo una logica vera. E questa è la prima cosa che ho notato. Ce ne sono però altre. [... leggi ancora ]

Leggi
15/09/2009

The xx

Quattro ventenni vengono da South London a parlare la lingua del pop e a parlarci di sesso: così si presentabno The xx con un disco che colpisce per la sua leggerezza, e insieme, per la profondità delle soluzioni musicali. Pop, dunque, ma anche una sana ventata retrò, che ci riporta a sonorità anni '80 e a una vena malinconica che passa come sabbia sugli arrangiamenti e li rende asciutti, essenziali, e insieme godibilissimi. E non è tutto. In questa musica c'è anche ritmo, quello giusto, quello che ti fa muovere prima il piedino e poi le anche. Young Marble Giants, Japan e Glass Candy, ma anche Interpol e Radiohead i santini nel taschino, anche se nessuno di questi modelli sembra esaurire il paragone. Un ascolto che cresce volta dopo [... leggi ancora ]

Leggi
12/09/2009

Hospice

Dalla California a Brooklyn, con in mezzo, per il carismatico Peter Silberman, l'esperienza di un isolamento durato un anno. Il risultato fu l'ottimo In the attic of the Universe del 2007, ma in qualche modo l'idea era rimasta incompiuta. Così, percorrendo un cammino in cui la sofferenza assume un rilievo fondamentale, a due anni di distanza emerge l'autoprodotto Hospice. Già si grida al capolavoro: si evocano Anthony and the Johnsons, ma anche Transatlanticism, I am a bird now e altri nomi. Quel che è certo è che ci troviamo di fronte a un album complesso e affascinante, che propone tracce dall'incedere epico e maestoso: si ascolti per credere la bella Kettering. Di sicuro al centro dell'ispirazione troviamo la malattia, il ricovero, le [... leggi ancora ]

Leggi
05/09/2009

Tummaa

Vladislav Delay è solo uno degli pseudonimi di Sasu Ripatti, musicista e dj finlandese trentatreenne, che sul proprio sito di MySpace si definisce "sperimentale", "elettronico" e "minimalista". Tre etichette che si adattano in pieno a questo album, Tummaa, e che nello stesso tempo non sono sufficienti per descriverlo pienamente. Anni e anni fa una musica di questo tipo sarebbe stata di casa presso la storica etichetta ECM: a me vengono in mente alcuni degli episodi più azzardati di Keith Jarrett, un certo tipo di free jazz scandinavo che andava abbastanza tra gli anni '70 e gli anni '80, alcune sonorità che per esempio Jan Garbarek e Terje Rypdal andavano a pescare tra i nebbiosi fiordi della loro Norvegia. E certo qui l'animus nordico non [... leggi ancora ]

Leggi
29/08/2009

JJ n.2

Ancora pop, ancora da un paese "minore", la Svezia, che tuttavia si sta affacciando con forza sempre maggiore agli scenari musicali importanti. JJ danno alle stampe questo n.2 che ci porta sonorità tipicamente estive, ma non solo. Se proprio volessimo essere categorici, dovremmo parlare di musica per ambienti alla Brian Eno, ma in realtà il discorso è molto più ampio e crossoverizzato: non a caso abbiamo esordito parlando di pop. E questo linguaggio sembra essere il più congegnale alla formazione di Goteborg ( scena che sembra essere sempre più affollata, sia dal punto di vista della quantità, sia della qualità): una sottile vena malinconica e popolare che alleggerisce i tentativi di fuga in avanti verso e oltre il suono che va per la [... leggi ancora ]

Leggi
X