Cerca tra i 5477 podcast,
l'archivio delle nostre trasmisioni dal 2006

Articoli firmati da Ubik - Rimuovi il filtro

02/01/2010

Guano Padano

Che bel modo di cominciare l'anno, bellezze, recensendo un disco italiano con tante di quelle suggestioni dentro da fare da compendio per un bel po' di tempo. Dunque, vediamo: Tex-mex, prog, jazz, sperimentazione, avanguardia, blues? Cos'altro vogliamo mettere nel calderone propostoci da Alessandro ‘Asso’ Stefana insieme con Zeno De Rossi, rispettivamente chitarra e batteria? Due creature musicali fantastiche che si incontrano collaborando con Vinicio Capossela, ma che hanno alle spalle altre collaborazioni importanti: Marc Ribot, il Mike Patton di Mondo Cane, El gallo rojo tanto per dire le più famose. Un disco anche di grandi collaborazioni: Alessandro Alessandroni, qualcuno si ricorderà il ‘fischio’ di Ennio Morricone; il [... leggi ancora ]

Leggi
26/12/2009

The Life of the World to Come

Diciassettesima prova su LP della formazione di Durham, North Carolina, guidata da John Danielle e attiva da quasi vent'anni, e nuova tappa nell'esplorazione di sonorità ispirate alla mistica biblica, se è vero che il titolo è una citazione del credo di Nicea e ogni traccia riporta come titolo il riferimento di un passo biblico. Non si tema comunque di annoiarsi, il suono è solidamente rock e non riporta, almeno alle orecchie mie personali, alcuna pesantezza o lezioncina etica, così almeno in apparenza, tant'è che i santoni di Pitchfork si sbilanciano e gli danno un 8,4 che non è poco. Insomma, un dischillo che non è proprio una rivoluzione sonora, ma che trova il suo giusto posto sotto l'albero come presente natalizio e anche come modo [... leggi ancora ]

Leggi
19/12/2009

Beast Rest Forth Mouth

Ci si propone da Brooklyn questa formazione che arriva al suo secondo album sfuggendo felicemente a ogni categoria; è ben vero che un certo modo di cantare o di costruire echi invoca il nome di Animal Collective, e questo filtro - va detto, appena avvertibile - me li fa già amare di suo. Tuttavia quando la musica è originale e l'iterazione, il loop, il drone, insomma, si fonde a meraviglia con una sezione ritmica puntuale e la traccia è confezionata senza alcuna velleità snobistica; bè, di questi tempi è difficile trovare dischi che si presentino così, e gruppi che facciano della semplicità - non della banalità, si badi bene - una bandiera programmatica. Detto ciò, in questo disco gli amatori troveranno altre suggestioni. Parlavamo [... leggi ancora ]

Leggi
12/12/2009

Seek magic

Cercare la magia... e non trovarla. Dayve Hawk, nuovo o quasi nume di Filadelfia spaventa il borghese, per così dire, o forse sarebbe meglio formulare, impressiona lo snob, mette insieme Wilco e Aphex twins e confeziona un disco che al sottoscritto pare francamente imbarazzante, infarcito com'è di ritmi ballabili e di vocalismi low-fi. Insomma, un prodotto che alla mia modestissima impressione pare pensato per seguire la moda fighetto-sofferta del momento e che si presta più alla dance floor di emo pentiti che non a un ascolto davvero attento. Insomma, una palla mortale, e ve lo dice uno che si porta 48 primavere sulle spalle e che in teoria questa musichina gli dovrebbe risvegliare l'ormone. A me risveglia piuttosto la voglia di cacciare il [... leggi ancora ]

Leggi
05/12/2009

Fall be kind EP

Come scrivevo giorni fa a margine di una canzone già anticipata in mailing list, tornano gli alfieri dell'electronic surf con un minialbum, così si diceva un tempo, che sviluppa e completa il discorso iniziato intorno a febbraio con Merriweather Post Pavillion. Di AC si è detto tutto e il contrario di tutto, biechi campionatori di idee altrui e geni insuperati, adattatori di stili e iniziatori di un genere. Tutto si può dire e tutto si tiene, quando si tratta di musica ben concepita come quella di AC. Tant'è che anche un certo signore di nome Bradford Cox ha pensato bene di mutuare qualche idea di Animal Collective e mutuarla nel suo progetto solista ultimo, Atlas Sound. Per capire bene dove AC vanno a parare, si ascolti "What would I [... leggi ancora ]

Leggi
28/11/2009

Psychic Chasms

Quando la psichedelia fa il verso a se stessa. E' decisamente il suono del momento, pompato all'inverosimile da una critica che delira per il sound minimale. Neon Indian, progetto che ha dalla sua anche - va detto - un solido impianto grafico, è forse uno degli esempi meno traballanti della tendenza. Un beat con decise venature synth-pop che ricorda a tratti Animal Collective e i Beach Boys grandi ispiratori, elettronica lieve, eco della risacca sulle spiagge di San Diego o di Redondo Beach, qualche iterazione inquietante a suggerire che non è solo divertimento quello che ispira il texano Alan Palomo. E in effetti l'allucinazione sembra anche affondare qualche distorta radice in qualche pillolina di troppo, come farebbe pensare la convinzione [... leggi ancora ]

Leggi
21/11/2009

Eleven

Un santino di David Bowie in tasca, collaborazioni illustri come quelle con Caparezza, Baustelle e Subsonica, ecco gli Stereo Plastica arricchire il patrimonio musicale nostrano con un sound forse non rivoluzionario, ma di sicuro impatto, fresco e di sicuro suonato bene. Del resto la band di Vercelli è ormai attiva da più di dieci anni, alle sue spalle c'è l'esperienza di Arezzo Wave, una gavetta più che solida e altri tre LP cui si aggiunge questo Eleven, che pare decisamengte configurarsi come il lavoro della maturità. Chitarre che aggrediscono senza far del male, un impianto sonoro che ricorda prodotti leggeri come quelli degli Strokes, o ancor meglio, dei Franz Ferdinand. Non cerchiamo dunque grandi tormenti nella creatura di Fabrizio [... leggi ancora ]

Leggi
14/11/2009

Embryonic

Ritorna dopo tre anni la band di Oklahoma City e di Wayne Coyne per quello che secondo il sottoscritto è uno tra gli album di questo 2009. Atmosfere cupe, iterazioni ipnotiche, psichedelia, settanta minuti di musica e diciotto canzoni che colpiscono per la profondità e l'inesorabilità. Profondità dell'ispirazione, inesorabilità dell'impianto e della concezione artistica. Non mancano le collaborazioni illustri come quella di Karen O di Yeah Yeah Yeahs e riferimenti ad altri gruppi storici o quantomeno seminali, dai Radiohead agli stessi Joy Division, che affiorano qua e là nei momenti più scuri e senza speranza del disco. Certamente un album che non concede niente al mercato, e per il quale già comincia la conta, quelli a cui piace da [... leggi ancora ]

Leggi
07/11/2009

2032

Chi l'avrebbe mai detto, che all'età di 71 e 76 anni Daevid Allen e Gilly Smith uscissero con un nuovo album targato Gong? Eppure è così, 2032 arriva là dove i vecchi album ci avevano lasciato anche se, a ben guardare, le teiere volanti non erano mai sparite di scena. In questo caso però il due veggenti del rock sono raggiunti da vecchi sodali: Didier Malherbe, Miquette Giraudy, Chris Taylor, e soprattutto Steve Hillage. Il risultato è un disco sorprendente; un po' malinconico forse sì, ma non appena parte la chitarra "acquatica" di Steve e sentiamo la voce nasale dell'alieno di Melbourne riprendere le sue litanie spaziali, oppure la strega Shakti Yoni sibilare di nuovo i suoi incantesimi elettronici, bè, è esaltazione [... leggi ancora ]

Leggi
31/10/2009

Album

Fra il tropical e il gothic, una convinta scelta low-fi, esce questo Album, lavoro tanto celebrato quanto a mio avviso interlocutorio per questa formazione di San Francisco. Non che non sia gradevole, per carità, la musica è "in" e ruffiana quanto basta, non c'è una nota che non sia politicamente corretta, e l'intero disco scorre come una bevanda fresca all'ombra del Golden Gate. Tuttavia quello che manca in questo lavoro del gruppo guidato da Christopher Owens è il pathos. A dispetto dell'esorbitante 9,1 elargito da Pitchfork, sotto la vernice della moda del momento non si avvertono abbastanza lacrime e sangue da poter far gridare al capolavoro. Se esiste un parallelo per questa musica molto emo, va cercato nei Beach Boys e nella [... leggi ancora ]

Leggi
X