2032

Chi l'avrebbe mai detto, che all'età di 71 e 76 anni Daevid Allen e Gilly Smith uscissero con un nuovo album targato Gong? Eppure è così, 2032 arriva là dove i vecchi album ci avevano lasciato anche se, a ben guardare, le teiere volanti non erano mai sparite di scena. In questo caso però il due veggenti del rock sono raggiunti da vecchi sodali: Didier Malherbe, Miquette Giraudy, Chris Taylor, e soprattutto Steve Hillage. Il risultato è un disco sorprendente; un po' malinconico forse sì, ma non appena parte la chitarra "acquatica" di Steve e sentiamo la voce nasale dell'alieno di Melbourne riprendere le sue litanie spaziali, oppure la strega Shakti Yoni sibilare di nuovo i suoi incantesimi elettronici, bè, è esaltazione pura.
Certo, la musica a ben ascoltare rimane ancorata a canoni di trent'anni fa, anche se un'elaborazione c'è stata, eccome, e lo dimostra una certa vaga vena hip-hop di Daevid e la ricerca nei video che sono circolati. E che i Gong un occhio bene attento, dalla loro orbita sul nostro pianeta lo fissino, lo dimostra tutto questo lavoro. Una goduria!