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Oh sì, le classifiche!

Di: Franz Andreani | 24/12/2010
Oggi l'ANSA racconta dei pacchi bomba alle ambasciate e della picconata all'università avvenuta con l'approvazione della legge Gelmini anche da parte di un Senato della Repubblica deriso dagli stessi che lo governano; durante la settimana abbiamo saputo, grazie a Wikileaks, di come il governo italiano cercasse di coprire l'omicidio di un suo servitore, il funzionario Nicola Calipari; c'è un vento caldo a Roma dove mi trovo ora, caldo ed inquietante, gocciolone che scendono calde e copiose, che una settimana fa, la temperatura era più bassa di una quindicina di gradi. Mi verrebbe voglia di approfondire e scavare su tutto questo, commentare e rigirare, ragionarvi ancora insieme a voi, ed invece scelgo un'altra strada, magari solo per oggi.
Mi rendo conto in giornate come queste, quanto sia importante costruire laddove altri, meglio di me, sono riusciti a commentare e criticare, ad argomentare contro, a spiegare la serie di passi falsi che ci stanno spingendo sempre di più verso il vuoto. Ma – sarà un rifugio – noi siamo radio musicale e in quanto tale possiamo scappare e parlare di musica.
Siamo infatti alla fine dell'anno ed è necessario, da parte di noi podcaster, buttar giù le classifiche, operazione che a prima vista può sembrare una stupidaggine, un fatto meramente statistico, nella migliore delle ipotesi. Ma considerando che la musica è gran parte del mio modo di sentire le cose, la compilazione della classifica diventa un piacevole guardarmi indietro. La differenza non la fa quindi il disco che sta più o meno in alto, il mettere in ordine i titoli è il lavoro finale, la ciliegina sulla torta, il divertimento sadico perchè del tutto soggetivo. Il compito principale nel raccogliere i dati resta quella di scavare nei ricordi di un periodo né lungo né corto – cos'è mai un anno in una vita, ma quanto passa in fretta quello stesso anno del resto – mettere in ordine le sensazioni, ripercorrere gli avvenimenti sia pubblici che privati e trascriverli su un pezzetto di carta: la classifica.
Questo è il motivo per il quale indugio sempre quando devo preparare la classifica, ho mille ricordi più che mille dubbi, perchè la musica ascoltata in un periodo mi rammenta, ancora a distanza di anni, quel preciso momento, quell'insieme di sensazioni. Capita davvero a tutti di avere delle canzoni, noi diciamo meglio dei dischi, che ti restano incollati nella mente per giorni, magari mesi, un artista delle cui canzoni sembra proprio noi non si riesca a fare a meno, e poi di soppiatto o con gran forza, arriva qualcos'altro che prende il suo posto, così come accade per i tanti stati dell'anima che si susseguono.
Qualche minuto fa poi parlavo con Flavia, che quasi quasi mi rimproverava: parlando di cena di vigilia diceva: se tu cucinassi con la musica che suona alta, ti verrebbero in mente delle idee più creative in cucina, delle varianti alle ricette, ad esempio ti potrebbe venire l'ispirazione di cuocere le vongole non con il vino bianco ma con il martini... Però che idea interessante, è più alcolico ma ha un sapore più dolce il martini, più pastoso e ne basta quindi di meno per aggiunge un carattere al sugo di vongole, per dargli un contrasto. Musica consigliata? Balkan Beat Box e la cena si prepara da sola.
Insomma mettete tutte queste riflessioni alla rinfusa in ordine ed otterrete l'obbiettivo al quale sto mirando: siamo pronti infatti ad accogliere e raccontare le vostre classifiche, queste parleranno di voi così come le nostre parlano di noi. Rivisitate il vostro passato recente e fateci sapere - con la musica - un po' più dei vostri umori. Noi parleremo delle nostre classifiche nelle trasmissioni di capodanno, mentre oggi e domani avrete la possibilità di ascoltare due podcast davvero speciali.
In particolare la puntata della vigilia di Natale è una splendida versione di una fiaba dei fratelli Grimm "I musicanti di Brema" con le musiche splendide, particolarissime di Luis Bakalov.
Auguri dunque, e buone feste ma soprattutto buone classifiche.

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