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Più libri, più liberi

Di: Franz Andreani | 10/12/2010
Più libri, più liberi.
Parte bene già dal titolo la manifestazione romana dedicata agli editori indipendenti che si è chiusa mercoledì 8 dicembre, in uno spazio espositivo piccolo ed affollato come quello del Palazzo delle Esposizioni all'EUR.
È stato piacevole bighellonare senza avere nulla di preciso in testa su cosa cercare, camminare tra le miriadi di piccoli e piccolissimi editori: qualcuno aveva pochi titoli e li mostrava con orgoglio, qualcun altro, seppur piccolo, aveva montato uno scaffale pieno di libri, come può esserlo la libreria di casa. Ci sono editori confessionali, che seguono un genere oppure generalisti che stampano materiale che va dalla cucina alla filosofia. Ce n'è davvero per tutti i gusti, ce n'era uno bellissimo dove la protagonista era la bicicletta, passeggiate, percorsi, manuali su come difendersi dal traffico in città, c'erano le regioni e le fondazioni.
In Italia le statistiche parlano chiaro: leggiamo poco, anzi pochissimo, il mercato è abbastanza in declino, soprattutto la distribuzione sembra esserlo: moltissime piccole librerie chiudono, un po' come accade per i negozi di dischi, è una cosa che conosciamo bene, resistono le grosse librerie, le grandi catene distributive dove si trova un po' di tutto, qualche CD, le magliette, i poster e magari i libri. In controtendenza però è la vita delle piccole case editrici, queste non chiudono, certo non prosperano, a meno di qualche caso eclatante, ma resistono. Il merito potrebbe essere anche di Internet che offre una formidabile vetrina a basso costo. Se poi sono editori specializzati, di genere, come bicicletta, gialli, noir, scienze, i libri riescono a ricavarsi una piccola nicchia e con materiale di qualità.
Una cosa che non ho visto è stata la pubblicazione elettronica, gli e-ebook. Devo confessare che ero molto curioso, il fenomeno è in piccola espansione proprio in questo periodo in Italia ed io speravo di coglierne qualche avvisaglia, infondo il natale si avvicina.
Dai primi di ottobre i grandi editori stanno pubblicando i best-seller in formato elettronico e cominciano a fiorire gli “store” - i negozi on-line - che pongono in vendita libri di grandi e piccoli editori. I vantaggi di questo tipo di approccio sono evidenti, magazzini ridotti all'osso, spese per la carta inesistenti, costi al pubblico più bassi del 20-30% e così via. Gli interrogativi abbastanza grandi, la protezione del copyright e la sua implementazione tecnologica, i formati dei libri, il costo, la qualità dei lettori. Di tutto questo alla fiera romana non ho visto tracce. Non so dirvi come siano andate le vendite ma la presenza del pubblico è stata massiccia ed il pubblico ama ancora molto toccare i libri.
Ho voluto solamente lanciare una traccia, uno spunto sull'editoria elettronica, tornerò presto a parlarne anche perché, in realtà, me ne occupo da molti anni, partecipando attivamente alle vicende di un sito web, non fosse altro che per dar voce alla passione di leggere ed al desiderio di aiutare chi scrive, a pubblicare un buon libro senza per forza doverlo vendere, garantendosi la proprietà intellettuale dell'opera. Da questo modello è nato nel 2001 il sito e-book4free.com . Da un paio d'anni, ad esempio, all'apertura dell'anno scolastico si affronta il tema dei libri di testo da mettere sul computer, della pubblicazione di dispense on-line, gli aspetti da affrontare come vedere sono tanti, che vanno al di là della mera narrativa.
Ma appunto lancio un sassolino, aspetto una vostra idea, un commento, un osservazione: nel frattempo ai libri di casa si è aggiunto uno di questi meravigliosi oggettini che servono per leggere libri, un e-ebook reader con il quale mi dovrò confrontare. Vi aspetto.

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