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L'ITALIA VISTA DALL'IPAD

Di: Franz Andreani | 04/11/2010
Quale Bel Paese si troveranno davanti i viaggiatori virtuali che avranno acquistato il software per iPad iPhone dal nome emblematico "what country", che racchiude in soli quattro simboli la storia millenaria di una civiltà e poco più che centenaria di una nazione? Spaghetti, pizza, scooter e mafia.
Stereotipi direte voi, concordando con il fondo amaro e onesto "Stereotipi d'Italia" pubblicato sul n. 236 di PC-Professionale, autorevole mensile di informatica di consumo pubblicato dalla Mondadori e firmato dal suo direttore. Giorgio Panzeri si affretta a precisare che il ministero competente ha reagito energicamente ricordando la cultura millenaria che ci portiamo appresso, più come pesante fardello che come ricchezza dico io, ma ha reagito contro chi? A chi avrà mai rivolto le sue rimostranze il governo del Bel Paese, quello che considera il bene culturale una spesa di bilancio più che una preziosa risorsa economica?
Il direttore della rivista ne fa una questione di tecnologia, in un paese nel quel la legge Pisanu contro il terrorismo impedisce di fatto la diffusone della banda larga al di fuori della costosa connessione casalinga, imponendo l'identificazione di ogni utente che utilizzi internet, l'osservazione è condivisibile e vera, ma tocca solamente un aspetto del problema: gli stranieri che volessero informarsi sull'Italia accedendo al sito turistico a loro destinato www.italia.it proprio dall'italia, non potrebbero farlo agevolmente per la mancanza di connettività diciamo "pubblica". Ma secondo me se pur vero questo è un dato d'immagine, perchè tutto nel nostro paese si ferma all'apparenza.
Preciso di cosa sto parlando: What Country è un applicativo per i due aggeggi più alla moda di Apple in grado di permettervi di fare un viaggio in un paese stando comodamente seduti in poltrona. Attualmente la mafia è stata rimossa dai simboli ed è stato riproposto il mandolino.
Io scaverei ancora di più la questione e ne farei un fatto di costume: quelli presentati da What Country non sono stereotipi "logori e vecchi" come detto nell'articolo, ma sono vere e proprie icone del nostro paese di oggi. Come al solito, gli informatici con la loro visione rapida e il doversi adeguare rapidamente alle nuove mode tecnologiche, hanno disegnato bene e colto ancor meglio un paese come il nostro. Innegabile infatti che la pizza in Italia la sappiamo fare benissimo, anche se tra i migliori pizzettari annoveriamo parecchi egiziani e nord africani, è altrettanto vero che la pasta – se consumata nella giusta quantità – è un alimento sano e pratico, che che ne dica la mitica Cardinali, ed è innegabile che la Vespa abbia disegnato uno stile di vita, magari più del mandolino. Ma la mafia, quella è colta a pieno: è ovunque, dall'atteggiamento di molte persone, nei loro piccoli imbrogli quotidiani, alle rigide pratiche del clientelismo ormai esasperato, alla grande politica, quella che si fa nei palazzi del potere, al governo o al Viminale con i Servizi, quella che ha favorito o è stata usata, non lo sapremo mai, perche arrivassimo al punto di ingovernabilità nel quale ci troviamo.
In qualcosa gli autori del software hanno sbagliato: via lo scooter magari, ci sarebbe stato meglio il sesso, quello brutto sparato dalla televisione quotidianamente a tutte le ore, naturalmente di quello sano, bello e gioioso non se ne parla, quello omofobo e ipocrita per il quale molti italiani ora sono pronti a difendere la loro reputazione virile al fianco del loro capo di governo. Cari designer un consiglio: un po' più di attenzione e qualche giornale italico in più.

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