Per favore, non chiamatelo pasticcio.
Quello che sta succedendo con le liste elettorali per le provinciali, Roma e Milano intendo, viene da tutti minimizzato come pasticcio: una manica di incompetenti compie dei grossolani errori: sbaglia la forma dei timbri, disgiunge fogli con firme da fogli con liste, arriva in ritardo perchè presa da morsi della fame. Ormai a questa farsa non ci dovrebbe credere più nessuno ed invece, cosa sta succedendo nel mondo reale, giù nell'Italia fatta dai cittadini che ogni giorno si sfidano a colpi di furbizie, di piccole elusioni e di illegalità ?<br />
Io la vedo così: nell'Italia dei furbi i soliti ci provano perchè non essendosi messi d'accordo sulla composizione delle liste, va a finire che arrivano sul filo di lana, contando però di cavarsela in quanto dall'altra parte del tavolo c'è sempre qualcuno pronto a far votare tutti gli italiani ed animato da così nobile movente, sicuramente un mano la darà . Se poi qualcuno si mettesse di traverso, anche fisicamente, non solo in senso figurato, c'è sempre un qualcuno che ci protegge lassù, tra gli unti dal popolo e dalle elezioni, e ci scappa un decreto interpretativo. <br />
È di questi impicci che di fatto l'Italia tutta e anche la politica quindi, si nutre e prospera. Certo a prosperare è la paura la miseria e l'ignoranza, ma di questo l'importante è non parlare. Chi sta lassù, l'unto dagli elettori, sa trarre vantaggio anche da questi fatti, un vantaggio significativamente maggiore rispetto a quello che otterrebbe da un risultato elettorale: la demolizione delle Istituzioni. Ebbene sì, una volta gli organi dello stato li si abbatteva con le forze armate, mettendo appunto piani complessi da far scattare a ferragosto, ora basta insinuare nel pensiero comune che tanto tutti i politici sono così, da entrambi gli schieramenti, sono tutti uguali e chi resta in sella è sempre più solo, acquista sempre di più il consenso popolare per il semplice fatto che offre una “garanziaâ€, diciamo così, di stabilità . <br />
Lo smontaggio viene fatto dalla gente comune, quella che si arrangia furbescamente giorno dopo giorno, con l'aiuto degli organi di informazione e la mano tesa di qualche poco lungimirante esponente dell'opposizione. <br />
Gli organi di informazione hanno due scelte: possono essere consenzienti oppure minimizzare. Minimizzare, ridicolizzare, sminuire, sono le tre parole chiave, avviene un fatto grave,un imbroglio sotto le telecamere virtuali di YouTube? Non è grave, basta minimizzarne la portata.
Esponenti politici dell'opposizione, attaccando il Capo dello Stato, si rendono parte attiva di un'altra confusione: il Presidente appare, agli occhi di chi si oppone, di chi si organizza e scende in piazza, l'unico vero responsabile, il responsabile finale, quando la colpa è altrove. Poi, noi potremmo disquisire sul fatto che sarebbe stato bello e significativo che la firma non fosse stata apposta, ma questo non è accaduto, probabilmente si era arrivati ad uno stato di tensione istituzionale tale che non si poteva tendere la corda più di così, e a malincuore ci si è arresi ai fatti..<br />
E allora, non stupiamoci per favore, non caschiamo dalle nuvole, noi sappiamo bene come queste cose affondino nelle contraddizioni del nostro dopoguerra, nella fascistizzazione di un popolo che non si è mai fermata, nel timore della libertà , nella nostra incapacità a rinunciare a furbizie e privilegi. Per certi aspetti siamo fortunati ad avere Internet, ma pochi lo usano davvero come Agorà per l'informazione e la discussione, potremmo fare molto abbandonando la nostra comoda sedia e scendendo in piazza a spiegare e a far vedere come sono documentati i fatti di questi giorni, potremo fare molto cercando di parlare con i nostri figli senza abbandonarli davanti alla TV, insegnando loro la storia recente, quella che i nostri genitori in qualche caso hanno insegnato a noi. <br />
E allora per favore non parlatemi di pasticcio.