Il vaso di pandora? Apriamolo con l'apriscatole
Sabato 24 gennaio, per puro caso va detto, ho partecipato ad una conferenza di presentazione del nuovo canale informativo Pandora, presente sul satellite, limitatamente sulla TV analogica e sul web al sito www.pandoratv.it, alla presenza del suo animatore Giulietto Chiesa, giornalista, corrispondente da Mosca per 20 anni, ed Europarlamentare, esperto di servizi segreti e politica internazionale, nauseato dall'italica maniera di trattare il giornalismo ed i suoi protagonisti, asserviti – a suo dire – in maniera sfacciata e umiliante al politico di riferimento.
La conferenza – riportata quasi integralmente nello speciale pubblicato tra le Podrubriche, è partita proprio da un'analisi puntuale del giornalismi in Italia, dalla scomparsa delle notizie come scriverebbe Furio Colombo, dall'urgenza che sentono molti della categoria di informare in maniera indipendente e non di raccontare non notizie capaci di nascondere i fatti, o di crearne di artificiose sulle dichiarazioni degli uomini politici. Il punto di partenza è proprio questo, oltre trenta milioni di persone in Italia non leggono un libro o un giornale, e guardano esclusivamente la televisione e da lei vengono formati ed informati.
“Pandora nasce dall'idea di costruire uno spazio di informazione indipendente per raccontare quei pezzi di realtà che non finiscono mai sugli schermi televisivi e che sono sistematicamente manipolati e addomesticatiâ€. Questo è quanto si legge nel volantino di presentazione della piattaforma, un obiettivo ambizioso quanto affascinante.
Per tutti gli aspetti tecnici e organizzativi vi rimando alla registrazione della conferenza, piuttosto lunga è vero, ma molto interessante ed esauriente. Verranno descritte le prospettive, gli obiettivi e come è possibile interagire con la televisione. Si parte comunque da un'idea di giornalismo diffuso che risponde ad unico editore: il pubblico. È importante per questo, che la TV sia finanziata da chi ne usufruisce, in maniera chiara e trasparente.
Vorrei soffermarmi su un aspetto che ho trovato vicino alle nostre posizioni, a quelle di tutta Radiorock.to – The Original, e cioè che per cambiare l'Italia non c'è bisogno di un nuovo partito, di un leader che porti le masse a fare dei ragionamenti e lo conduca per mano verso il benessere, ma che c'è bisogno di rimuovere questo ristagno culturale, di promuovere una rivoluzione culturale, una rivoluzione che Pandora sta attuando con i mezzi che,le sono propri come il giornalismo e la conoscenza dei mezzi di comunicazione di massa; e che giornalismo, basta dare uno sguardo a coloro che firmano l'impresa.
Una televisione partigiana per aderire alla quale bisogna non prescindere da cinque principi: un assoluto rifiuto della guerra, la difesa della Costituzione, la difesa dei diritti civili, la laicità dello Stato e l'ambiente.
il mio intento è quello di informare su questo canale televisivo su questa iniziativa informativa, da par mio, ho aderito con sicuro interesse.