Cerca tra i 5479 podcast,
l'archivio delle nostre trasmisioni dal 2006

La giornata dell'8 marzo

Di: Franz Andreani | 08/03/2008

Oggi è l'8 marzo. Quando penso alle feste, mi viene sempre da ricordare che sono state inventate per sottomettere la parte "debole" della popolazione.
Naturalmente la giornata delle donne può essere annoverata tra le eccezioni: malgrado la sua drammatica origine sia un falso storico accertato preso a simbolo per una commemorazione ed una riflessione.
E allora approfitto per dire che ci sarebbe bisogno di una femminilizzazione della politica e della vita civile, ci sarebbe bisogno di più donne che abbiano la possibilità di decidere, c'è bisogno di una svolta femminile nel senso diciamo psicologico-filosofico del termine. La classe maschile per paura proprio delle donne, si è arroccata dietro a posizioni discutibili, ha fatto come lo  scacchista sotto attacco ma non sa difendersi se non scambiando inutilmente Torre con Re.
Le donne mi dicono spesso che siamo ancora lontani da questa possibilità concreta, considera, affermano, che una donna ha una proprietà su tutte che è la famiglia-casa, quando l'uomo può avere come piorità quella del lavoro, dell'impegno pubblico. Un uomo può e anzi deve far tardi, una donna. NO.
E allora ben vengano le leggi, la quota rosa obblugatoria perchè no anche nelle imprese, come avviene in Norvegia, laddove le donne stesse sembrano essere restie ad accettare una norma, non perchè abbiano paura di assumersi una responsabilità, più probabilmente perche sentono la normazione coma quasi un riconoscimento di debolezza, non considerando che gli uomini non lasciano tanto facilmente il potere  conquistato.
Insomma confusi pensieri sulla giornata delle donne, che potremmo continuare qui sotto ....


Condividi

     

Commenta

ULTIMI POST