18/07/2015
The Who Hits Hyde Park
Sono le 20:20 in punto del 26 giugno 2015, ho messo piede sul prato di Hyde Park dalle 13:00 minuto più minuto meno. Ho già visto Gaz Coombes, Johnny Marr, i Kaiser Chiefs e Paul Weller esibirsi su quel palco talmente enorme che riesce a rendere piccoli perfino dei giganti come gli Who (anche se in realtà Roger Daltrey è tutt'altro che un gigante con i suoi 168 cm...), ma sono totalmente impreparato alla fortissima scarica di brividi che sembra attraversare ogni parte del mio corpo quando Pete Townshend attacca con il riff kinksiano di I Can't Explain. Un'emozione talmente forte che quando parte il ritornello faccio fatica a cantare, quelle emozioni che non riusciva a spiegarsi nemmeno il diciannovenne Townshend quando metteva sul piatto [... leggi ancora ]
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29/05/2015
Primrose Green
Prendete Ryley Walker, un giovane chitarrista dedito al songwriting ed al fingerpicking, unitelo ad una band formata in parti uguali da vecchi marpioni e giovani talenti della scena jazz di Chicago, mettete il tutto all'interno della consolle pilotata da un certo Cooper Crain (geniaccio psichedelico membro dei Cave e dei Bitchin' Bajas) e mescolate per bene prima di servire questo cocktail a base di whisky rigorosamente su tavolini di legno all'interno di qualche ipotetico ambiente bucolico posto tra l'Illinois e la Gran Bretagna, e lasciatevi trasportare dall'effetto simile a quello dell'assenzio... Grazie all'apporto della sua band, Walker riesce a mettere maggiormente a fuoco il suono sviluppato nel precedente "All Kinds Of You", [... leggi ancora ]
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18/05/2015
Asunder, Sweet and Other Distress
Li avevamo quasi dati per finiti qualche tempo fa i Godspeed You! Black Emperor, dispersi da qualche parte nelle vaste foreste boreali del Quebec, poi due anni e mezzo fa 'Allelujah! Don't Bend! Ascend! ce li aveva fatti ritrovare (quasi) come li avevamo lasciati. Il collettivo di Montreal è fortunatamente tornato, e nonostante il nuovo Asunder, Sweet And Other Distress sia l'episodio più breve della loro carriera con i suoi 40 minuti scarsi, non viene certo a mancare il fascino ipnotico, epico senza compromessi di una band che sin dall'indimenticabile F#A#∞ del 1997 ha saputo trovare una formula unica composta da cavalcate eroiche che si innalzano al cielo come la bandiera che campeggia nel poster interno e che i GY!BE riescono a tenere [... leggi ancora ]
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05/05/2015
Carrie & Lowell
Esattamente dieci anni fa arrivò alle mie orecchie un album inciso da un bizzarro songwriter di Detroit chiamato Sufjan Stevens che invitava in maniera bislacca tra gangster e supereroi a sentire l'atmosfera dello stato dell'Illinois. Si trattava di uno splendido quanto sfaccettato affresco sonoro che mescolava pop orchestrale a country e folk, il tutto con un gusto teatrale ed un'ispirazione sempre messa perfettamente a fuoco. Solo successivamente ho scoperto che quello era il secondo album dedicato ad uno stato americano, il primo (naturalmente dedicato al suo Michigan) era uscito appena due anni prima. Ho iniziato ad interessarmi alla figura di questo stravagante songwriter, distante dal classico cliche del folksinger, ma personaggio [... leggi ancora ]
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26/02/2015
On Bended Knee
Ci sarebbe molto da dire sulla musica italiana schiacciata tra i cosiddetti talent ed i vari fenomeni commerciali passando per certi presunti fenomeni “underground” che a guardare bene uscendo dal nostro piccolo mondo si rivelano di una pochezza disarmante (un nome su tutti: Vasco Brondi, ma ce ne sarebbero molti altri…).
Meglio rimandare questo scomodo discorso ad un’altra occasione...
Ringraziando il cielo c’è chi nel nostro stivale sa fare ancora bella musica: ad esempio il 2014 ha visto il ritorno trionfale degli anti-pop Gustoforte, il felicissimo approdo dei siciliani Lay Llamas alla Rocket Recordings, un Andrea Belfi che si è saputo addirittura triplicare: un album solista di felice elettroacustica, un altro lavoro in [... leggi ancora ]
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23/02/2015
Mahler la 9 sinfonia: la parabola di una vita.
Sono convinto che la vita abbia un valore se la si considera dal punto di vista dell’amore, della capacità che abbiamo di dare e ricevere amore: il resto, non dico che non sia importante, ma ha un valore accessorio: serve, è indispensabile, ma è pur sempre il nostro arsenale di strumenti più o meno decisivi, che influiscono sulle scelte che facciamo, ma alla fine la lente attraverso la quale vediamo o nascondiamo la vita è l’amore.
Mi piace pensare che Gustav Mahler abbia avuto in mente questo mio pensiero mentre scriveva le sue sinfonie così imprevedibili o i suoi Lieder, è una fantasia tutta mia che non ha alcun fondamento musicologico, è semplicemente ciò che sento e che deriva da un amore per la sua opera che mi porto [... leggi ancora ] Leggi
Mi piace pensare che Gustav Mahler abbia avuto in mente questo mio pensiero mentre scriveva le sue sinfonie così imprevedibili o i suoi Lieder, è una fantasia tutta mia che non ha alcun fondamento musicologico, è semplicemente ciò che sento e che deriva da un amore per la sua opera che mi porto [... leggi ancora ] Leggi
03/01/2015
LE CLASSIFICHE DI RADIOROCK THE ORIGINAL 2014
Come consuetudine pubblichiamo la classifica dei migliori album usciti nel corso dell'anno. Un grazie va anche a tutti i nostri ascoltatori che hanno partecipato inviandoci le loro preferenze. La nostra radio è anche la vostra radio.
CLASSIFICA FINALE UFFICIALE DI RADIOROCK.to THE ORIGINAL DEI MIGLIORI ALBUM 2014
PRIMO POSTO CON 10 VOTI:
THE WAR ON DRUGS - Lost In The Dream
SECONDO POSTO CON 8 VOTI:
THURSTON MOORE - The Best Day
TERZO POSTO CON 7 VOTI:
EINSTÜRZENDE NEUBAUTEN - Lament
Damon Albarn - Everyday Robots
QUARTO POSTO CON 6 VOTI:
Real Estate - Atlas
MORRISSEY - World Peace Is None Of Your [... leggi ancora ] Leggi
CLASSIFICA FINALE UFFICIALE DI RADIOROCK.to THE ORIGINAL DEI MIGLIORI ALBUM 2014
PRIMO POSTO CON 10 VOTI:
THE WAR ON DRUGS - Lost In The Dream
SECONDO POSTO CON 8 VOTI:
THURSTON MOORE - The Best Day
TERZO POSTO CON 7 VOTI:
EINSTÜRZENDE NEUBAUTEN - Lament
Damon Albarn - Everyday Robots
QUARTO POSTO CON 6 VOTI:
Real Estate - Atlas
MORRISSEY - World Peace Is None Of Your [... leggi ancora ] Leggi
29/10/2014
Primitive And Deadly
Tra il 1997 ed il 2003 una serie di sessioni di registrazione capitanata da Josh Homme (Kyuss, QOTSA, Them Crooked Vultures) è riuscita in qualche modo a codificare il suono di quel genere chiamato stoner rock e della cosiddetta Palm Desert Scene. I 5 album usciti sotto il nome di The Desert Session sono stati perlopiù registrati in un famoso studio chiamato Rancho De La Luna presso il Parco Nazionale di Joshua Tree in California. Ed è proprio quì che Dylan Carlson ha ideato e realizzato il nuovo lavoro degli Earth, due anni dopo la conclusione della "saga" Angels Of Darkness, Demons Of Light.
Dopo aver messo la puntina sul piatto tutto sembra andare seguendo il copione classico del gruppo di Seattle: infatti la chitarra di Dylan [... leggi ancora ]
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06/10/2014
Chills On Glass
Nella seconda metà degli anni '90 una band di Chicago cercava, riuscendoci con sucesso, a destrutturare rock e blues dando vita ad un suono tanto oscuro quanto appassionante. La band in questione si chiamava U.S. Maple, autori di 5 album dal 1995 al 2003, ed uno dei due chitarristi, Todd Rittmann, nel 2009 ha formato un suo progetto chiamato Dead Rider. Assente da tre anni Rittmann con i suoi nuovi compagni di avventura (Matthew Espy: batteria, Andrea Faught: tromba e tastiere e Thymme Jones: elettronica, tastiere, fiati e batteria, questi ultimi due anche nei Cheer-Accident) torna sul luogo del delitto. La sua missione è sempre la stessa: scomporre e ricomporre, e stavolta ha molte più frecce al suo arco rispetto agli U.S. Maple.
Mi [... leggi ancora ]
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29/09/2014
Quinto Quarto
La splendida ristampa del loro esordio del 1984 re-intitolato "La Prima Volta" e uscito lo scorso anno per Plastica Marella era stato solo un appetitoso antipasto. Il quartetto romano formato da Stefano Galderisi (basso, contrabbasso e noise), Roberto Giannotti (percussioni, voci, elettronica, rumori e oggetti inanimati), Francesco Verdinelli (chitarre, tastiere analogiche, synth e giradischi) e Silvia Brunelli (batteria), torna sulle scene con uno spettacolare nuovo lavoro uscito in sole 300 copie in vinile trasparente e riesce con successo a "dar fastidio a questa desolata penisola degli idioti" (ed è molto difficile dargli torto...).
Pochi, anzi nessuno può stargli dietro in Italia, lo si capisce subito appena parte lo scuro jazz [... leggi ancora ]
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