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Articoli firmati da Ubik - Rimuovi il filtro

27/12/2008

Lust for blood

Artisti fra i più interessanti del momento nel campo della musica elettronica e industriale, venata di quel gotico che no guasta, e che si scopre in pieno andando a visitare il loro sito: un trionfo di icone da satanassi e schermate di giochi spara spara e platform. Attenzione, però. Non siamo di fronte alla secrezione di ferormoni dell'ennesima band giovanile. Il progetto Velvet Acid Christ risale agli anni '90 e risente di un bel po' di influenze illustri e, per così dire, antiche, a partire da Skinny Puppy, per arrivare a Siouxsie e i suoi Banshees, senza però trascurare Aphex Twins, Cure, Cocteau Twins e addirittura, in alcune parti più liriche, l'anima più scura dei Rush. Insomma, una band non notissima, ma interessante da scoprire, [... leggi ancora ]

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26/12/2008

Heavy Electronic Pacific Rock

La chiamano musica sperimentale, free jazz e quante più altre etichette ne si ha, più se ne metta. In realtà la musica di Valerio Cosi, sassofonista giovane e già di grande valore, è una continua esplorazione di stili e quadri diversi. Di volta in volta assistiamo infatti alla creazione di acquerelli delicati, dove le pennellate sono altrettante virate verso l'elettronica, il minimalismo, l'iterazione, le fughe che abbiamo imparato a conoscere e apprezzare con John Zorn. Una fusion che dunque non è fusion, ma creazione di un linguaggio personale ed efficacissimo. Se proprio vogliamo scomodare un illiustrissimo precedente e forse una fonte d'ispiraione, a me vengono in mente i Nucleus di Ian Carr: la stessa eloquenza, il medesimo desiderio [... leggi ancora ]

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24/12/2008

You & me

Strumenti musicali vintage realizzati da loro stessi, una vena malinconica e a tratti melodrammatica, sospesa tra lirismi alla Bod Dylan e gloriosi tramonti sopra New York. Nello stesso tempo, un richiamo ai grandi spazi della campagna americana, quella incontaminata che ci ricorda Jonathan Richman e i suoi Modern Lovers. Questo, e molto più di questo, si può dire per sintetizzare atmosfere e ispirazione che si celano dietro questo quintetto. Di più: dietro questa musica solo in apparenza minimale io ho trovato tracce di gruppi che hanno lasciato una profonda impronta quali Thin White Rope e Violent Femmes. Non vi basta? Spegnete le luci, mettete la cuffia e lasciatevi trasportare dalla voce di Hamilton Leithauser: vedrete che non avrete a [... leggi ancora ]

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22/12/2008

Canto por si acaso

Era ora: la musica popolare cilena si veste di rock e jazz, pur mantenendo una sua peculiarità del tutto tipica. Questo spiega la popolarità che sta incontrando quest'artista quarantenne, Catalina Claro, pianista e cantante, che ha conquistato i cuori dei vecchi - un nome fra i tanti, il gruppo storico Quilapayun - e dei più giovani. Sonorità di confine, tratti delicati e insieme profondi, uno stile che a me personalmente ricorda quello di Cristina Donà, un songwriting che mescola sapientemente le atmosfere USA - i grandi paesaggi, il minimalismo - e la vocazione romantica e crepuscolare del Cile. Una scoperta da fare poco a poco, lasciando da parte ogni luogo comune sulla musica latinoamericana.

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20/12/2008

Stray Age

Grandi spazi, grandi paesi, grande musica, anche qui espressa in modo semplice, quasi essenziale: è la ricetta di Daniel Martin Moore. Stile che non a caso viene firmato da Sub Pop per un album che è tutto da godere. Nel mio caso, ripensando a un mitico viaggio in USA, e facendomi trasportare da acustiche immediate, ma mai banali, toni che carezzano senza cercare presunzioni inutili. Non è per cuori complicati, no, ma come al solito bisogna chiudere gli occhi e saper cercare il percorso più diretto verso il nostro cuore.

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19/12/2008

Words in Freedom

Dici Paolo Bertozzi e ti immagini subito un palco romano di fine anni ’80, sound elettrico e atmosfere punk-gothic. Dici, insomma, Paolo Bertozzi e ti aspetti di rivedere i Fasten Belt, come avevamo anticipato qualche mese fa. In realtà, se la reunion dei Fasten Belt per ora sembra farsi ancora aspettare, Paolo ha deciso di rompere gli indugi e adesso esce con un lavoro del tutto atipico per quelli che si considerano essere i suoi canoni. Words in Freedom ci si presenta intanto come opera portata avanti a due mani: la chitarra di Paolo e il violino di Laura Senatore. Poi c’è il suono: niente più goticismi, niente più punk e scale sopra le righe del pentagramma, ma un approccio minimale, lirico, quasi da songwriting. E ti accorgi subito [... leggi ancora ]

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18/12/2008

Time of the Assassins

Questa in realtà dovrebbe essere una recensione per il 2009, visto che l'album uscirà a gennaio e per adesso ne abbiamo ascoltate solo alcune anticipazioni. Ma chi è il protagonista? In sintesi, Nikolai Fraiture non è altri che il bassista degli Strokes. Il nuovo LP vede suonare come backing band i londinesi South, più le ospitate di Nick Zinner (Yeah Yeah Yeahs) e Regina Spektor. Le note stampa che lo introducono parlano di ampi riferimenti ai suoni di Neil Young, Franck Black, Leonard Cohen e The Kinks. A un primo ascolto delle tracce già disponibili, si tratta di un lavoro egregio, di quelli che non lasciano con facilità il lettore CD e che uniscono essenzialità e profondità. Punterei insomma sicuramente su Nickel Eye per una delle [... leggi ancora ]

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16/12/2008

Holiday

Immaginate di mettere insieme Beirut e l'elettronica, e nello stesso tempo mixare con un bel po' di psichedelia. Ecco venire fuori, sospeso tra USA ed Europa, il progetto Alaska in Winter. In realtà c'è qualcosa in più all'interno di questa realtà, e si sente da subito, perché oltre al front man Brandon Bethancourt AIW comprende a vario titolo anche lo stesso Zach Condon Heather Trost (A Hawk and a Hacksaw), Hari Ziznewski (Rap). Insomma, una sorta di superformazione, che si mette però al servizio di suoni meno malinconici di quelli a cui Beirut ci aveva abituato. I Balcani che strizzano l'occhio una dance leggera leggera, se vogliamo, che potrà deludere qualcuno, ma meravigliare altri. Un suono lieve, adatto a un viaggio sotto un cielo [... leggi ancora ]

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14/12/2008

Obama, assumilo subito!

Stavolta il mittente non è uno qualsiasi, ma il signor Erich Reed Boulder, classe 1958, in arte Jello Biafra. Anima del movimento punk, una delle colonne della cultura West Coast dell'ultimo trentennio, Jello ha ripreso lo spirito del '79 - vi ricordate quando prese il 3% nelle elezioni a sindaco di San Francisco spendendo solo 400 dollari per la campagna? Proponendo che gli uomini d'affari andassero in giro vestiti da clown e altre cose più serie come le elezioni popolari dei poliziotti? Bè, ecco, quello spirito non è mai morto, Jello Biafra ha ripreso in mano la matita e, spremendosi ben bene, ha tirato fuori una serie di suggerimenti che prendono corpo in una lettera aperta al presidente eletto Barack Obama . Cosa c'è in [... leggi ancora ]

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14/12/2008

The Order Of The False Eye

Non è che a me il death-metal faccia impazzire, lo trovo un genere per giovanotti un po' su di ferormoni, ma in questo caso faccio volentieri un'eccezione. Uno, perché i signori Gigan uniscono potenza di suono a precisione ritmica - insomma, je l'ammollano come se diceva anni fa a Roma; due, perché vengono da Tampa, Florida, dove solo ad agitarsi così si perdono venti chili a brano, quindi fate un po' il conto dell'energia che ci vuole. Tre, e questa per me è la cosa più importante, questi satanassi aggiungono al genere un tocco nuovo, la fantascienza, favoleggiando nei testi di mondi oscuri, di battaglie astrali e quant'altro. Così io mi ritrovo a sentire quasi gli strepiti di turbine iperluce, ad annusare la fragranza degli oli [... leggi ancora ]

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