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The Order Of The False Eye

Di: Ubik | 14/12/2008
Non è che a me il death-metal faccia impazzire, lo trovo un genere per giovanotti un po' su di ferormoni, ma in questo caso faccio volentieri un'eccezione. Uno, perché i signori Gigan uniscono potenza di suono a precisione ritmica - insomma, je l'ammollano come se diceva anni fa a Roma; due, perché vengono da Tampa, Florida, dove solo ad agitarsi così si perdono venti chili a brano, quindi fate un po' il conto dell'energia che ci vuole. Tre, e questa per me è la cosa più importante, questi satanassi aggiungono al genere un tocco nuovo, la fantascienza, favoleggiando nei testi di mondi oscuri, di battaglie astrali e quant'altro. Così io mi ritrovo a sentire quasi gli strepiti di turbine iperluce, ad annusare la fragranza degli oli macchina di Battlestar Galactica, oppure a percorrere frenetico i corridoi dell'astronave vivente Moya in Farscape. Insomma, mi ci perdo, un po' come John Crichton che è sbucato fra gli alieni dal tunnel spaziale, un po' come Kara "Starbuck" di BG in cerca della terra. Vero è che a furia di pestare, da tutta questa ricerca esco con il fiato un po' corto e con i timpani tumefatti, ma se avete voglia di tirare fuori un po' di aggressività e collaudare una formazione che oltre a far rumore mette sul piatto una tecnica impeccabile e una drammaticità rara, ebbene, fate un salto dai Gigan, e poi ne riparliamo...

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