Quindici anni di silenzio, ed eccolo lì, torna anche lui, uno dei protagonisti insieme più scuri e più solari dell'epopea dei Soft Machine. Kevin Ayers si ripropone sulla scena con un album fatto di sette brani semplici semplici, ma che lasciano il segno. Una voce profonda, da chansonnier stralunato, che ci propone una serie di storie che sembrano uscire dritte dagli anni '70, strette parenti di quel "May I" che fu tra i capolavori di quella pietra miliare che si intitolava 1.June, 1974. Se il ritorno di Robert Wyatt non sembra destinato a lasciare il segno, questo lavoro di Kevin Ayers sicuramente marca una tappa importante. Unico difetto, un disco troppo breve. Con la speranza di non dover aspettare altri [... leggi ancora ]

Sempre per la serie "oldies but goldies", ecco il già introvabile disco del '72 di Mickey Hart, talentuoso batterista dei Grateful Dead, qui insieme a molti dei suoi compagni di cammino, più alcune guest stars, come Grace Slick, che compare tra l'altro nei vocals della traccia Blind John, tra le più famose dell'album. Un'opera collettiva che ricorda, sia pure in maniera più tecnica e forse meno ispirata quel capolavoro assoluto che fu If I could only remember my name di David Crosby. Anche qui però atmosfere di grande impatto emotivo, e soprattutto, per collezionisti, appassionati e non solo, grazie alla recente ristampa, una più facile reperibilità, a partire da canali come amazon.com. Da consigliare a chi [... leggi ancora ]

Notizia fresca fresca: il governo di centrosinistra che tra breve sarà caratterizzato dall'appartenenza quasi globale al neonato PD ci prepara le prime sorprese. Altro che esecutivo "dominato dal massimalismo della sinistra estrema". Ecco quanto si prepara per chi utilizza internet. Da leggere e diffondere, così che nessuno poi dica che non lo sapeva o non se lo aspettava. Articolo e commenti da Punto Informatico.

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Roma - Questa minaccia era proprio sfuggita agli occhi di Punto Informatico e, purtroppo, anche a quelli di molti altri. Ma non è sfuggita a Valentino Spataro, curatore di Civile.it, che in un editoriale appena pubblicato avverte tutti [... leggi ancora ]

Un album seminale, per i tanti sentieri che individuò e in parte imboccò la formazione guidata da David LaFlamme: west coast, psichedelia, country rock, e per la vicenda di Bombay Calling, traccia, per così dire, presa in prestito dai Deep Purple per la celeberrima Child in Time. Non ultimo pregio, una copertina destinata a fare storia dell'arte popolare. Un album che, sia pur risentendo il peso dei tanti anni, si fa ancora apprezzare, da White Bird brano di attacco alle più riflessive Girl with no eyes e Hot summer day. Un notevole impianto ritmico dove risaltano il violino di David LaFlamme e la voce della moglie Linda. Un lavoro fondamentale per tutto uno stream musicale che per gli interi anni '70 sarebbe stato noto [... leggi ancora ]

Tratto da La Nuova Ecologia

Il greggio con consegna a novembre è arrivato a 87,13 dollari al barile. Per Vittorio Prodi, docente di fisica ed europarlamentare, questo "inciderà sulla qualità della vita e sull'accesso alle risorse.

Il petrolio vola a 87,13 dollari al barile: ce lo avessero detto quando era a 30 dollari avremmo trasalito e previsto disastri, ora invece sembra tutto normale. Cosa sta succedendo, quindi? La gente fa finta di non sapere e sceglie di "fare lo struzzo". Ne è convinto Vittorio Prodi, docente di fisica e deputato del parlamento europeo per l'Ulivo, membro della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza [... leggi ancora ]

Qualcuno ha detto che in futuro le guerre si combatteranno per la disponibilità dell'acqua. Una profezia che è ormai realtà. e anche da un bel pezzo, a cominciare dal vergognoso sterminio di massa in atto in Darfur, a scendere fin giù in Uganda e soprattutto nella parte meridionale del continente. Non che il tema sia sconosciuto nel florido Occidente, dove la partita si gioca sulla disponibilità dell'acqua, le speculazioni, il malaffare spesso legati a una risorsa che dovrebbe essere a disposizione di tutti, ma che spesso lo è solo sulla carta.  Di qui la complessa partita dell'acqua pubblica, per la quale è in atto una mobilitazione massiccia. Di seguito un articolo di [... leggi ancora ]

Chi se lo ricorda? Chi l'ha visto? Eppure, insieme all'altro capolavoro di quel periodo, Heaven or Las Vegas dei Cocteau Twins, segnò un'epoca, e riascoltato a distanza di diciassette anni assomiglia stranamente a molte produzioni attuali che vengono etichettate come "pop". Loro, pop e inglesi lo erano dichiaratamente, ma a ben ascoltare, certi arrangiamenti ci fanno un po' pensare all'intera dinamica dell'etichettare un genere. Cos'è pop e cos'è rock? Pop è davvero qualcosa di più leggerino, oppure la differenza si appiana col tempo, quando certi stilemi vengono accettati da tutti e resi comuni? Per me, ascoltati oggi, i Sundays sono rock né più né meno come i Red Krayola o gli stessi XTC, o i Père Ubu, [... leggi ancora ]

Quanto segue è tratto dal blog di Beppe Grillo ed è stato pubblicato il 14 ottobre scorso. Si sta parlando parecchio di questo post, e non sempre bene. C'è chi applaude, c'è chi, ovviamente, stigmatizza. Una delle critiche pare essere questa: Grillo parla come il pizzicagnolo sotto casa, cade nel qualunquismo e stavolta scivola sulla banana del "ma se vanno in giro con la minigonna corta così, allora se la vanno a cercare". Punto di vista che è notoriamente meschino e idiota, ma che non mi pare sia quello che Beppe voglia dire.

A me onestamente pare piuttosto che il Nostro abbia perso un'occasione per tacere: non aggiunge nulla a quanto altri hanno già formulato [... leggi ancora ]

Ancora su crescita economica e sviluppo sostenibile: inoltro un articolo molto interessante tratto da "Aprile Quotidiano per la sinistra" 25 settembre 2007. Ecco il link alla rivista on line.

I dati ultimi pubblicati dal "Living Planet Report", che raccoglie dati semestrali sull'impronta ecologica di oltre 150 nazioni, mostrano che l'impronta ecologica globale è già attestata sul 120% ( ! ) della capacità di carico del pianeta. Il mondo sfrutta ogni anno, in base al numero degli abitanti, oltre 2 miliardi di ettari più di quanti ne disponga. Eppure, le società attuali continuano a perseguire la crescita come imperativo categorico

Nell'anno 1650 la popolazione mondiale contava circa mezzo [... leggi ancora ]

Quando si dice una band seminale: postpunk, dub, new wave, sperimentazione. Quanti spunti si trovano in questo album pressoché spettacolare di un gruppo assolutamente sconosciuto, o meglio, misconosciuto. Più che di band in senso classico Family Fodder fu infatti un collettivo artistico, in cui nel tempo - prevalentemente fra il 1979 e il 1983 - presero parte fino a venti musicisti. Risentendo questo lavoro a distanza di ben ventisette anni, non c'è che dire: la loro musica non sfigura affatto, e può stare senza tema testa a testa con cose molto quotate e chiacchierate di quest'ultimo periodo. Notevoli  la sezione ritmica, sulla quale potreste regolare l'orologio, e soprattutto la voce di Dominique Levillain, compagna [... leggi ancora ]