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Anytown Graffiti

Di: Ubik | 02/10/2007

Leggendo in giro vi capiterà di imbattervi in recensioni che definiscono quest'opera prima un omaggio ai Replacements, ai Pixies, e allo stesso Bruce Springsteen. In realtà di quest'ultimo io, in questo lavoro ci sento ben poco, e hai voglia a incolpare la mia allergia al Boss. Anche della gioiosa anarchia degli amatissimi Pixies mi pare che non ci sia granché. C'è, di sicuro, almeno così risulta alle mie sfessatissime recchie, molto revival anni '80, così che secondo me questo quartetto di Brooklyn si può affiancare senza tema di errore ai canadesissimi Kill the Lights, per esempio, e passarsi due ore in compagnia di un'ottima musica. Musica che di sperimentale ha ben poco, ma che si fa piacere parecchio, a partire dalla prima, trascinante traccia, Waiting On the Stairs, che gusterà agli amanti dei chitarroni. Tra le similitudini, ci avviciniamo di più forse a band come Hold Steady e Bloc Party. Riflessioni che contano poco o niente, personalmente li raccomando con calore, e rimando per approfondimenti al loro sito: http://www.pelamusic.com/ e al link di myspace: http://www.myspace.com/pela .

 


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