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Di: Gianni Ciaccio | 10/03/2007

Per uno a cui piace scribacchiare, approfittando della pazienza dei lettori del Primo Piano, copiare una lettera arrivata alla propria casella postale lascia un po' di amaro in bocca.

Questo è invece il caso in cui l'amaro si addolcisce perchè così facendo possiamo aiutare tramite la conoscenza di una realtà problematica presente e reale nel nostro mondo dove solidarietà e sfruttamento economico si scontrano quotidianamente in una battaglia senza fine.

 

Medici Senza Frontiere, con l'ausilio del famoso tam-tam, stanno facendo girare questa e-mail:

PRIMA LA VITA, POI IL PROFITTO - APPELLO DI MEDICI SENZA FRONTIERE
Nel 2001 alcune case farmaceutiche intrapresero una causa contro il governo sudafricano, nella persona di Nelson Mandela,
"colpevole" di acquistare i farmaci anti-AIDS in Thailandia a 300 dollari annui pro capite anziché a 10.000. Tale causa fu poi ritirata sotto la pressione dell'opinione pubblica. Ora ci risiamo.

Medici Senza Frontiere denuncia che la compagnia farmaceutica Novartis ha fatto causa al Governo Indiano perché permette la produzione di farmaci generici dai costi contenuti. Se Novartis vincerà la causa, che inizierà alla fine di gennaio, milioni di persone in tutto il mondo potrebbero perdere l'unica fonte di medicinali a prezzi accessibili.
Pare infatti che non tutti nel terzo mondo possano permettersi di spendere cifre da capogiro per curarsi.
Crediamo che tutto ciò non sia giusto. Per saperne di più: www.msf.it

C'e' una raccolta di firme in corso, per chiedere a Novartis di rinunciare all'azione giudiziaria.
È online all'indirizzo: http://www.msf.org/petition_india/italy.html 
Hanno già firmato circa 200.000 persone, ma dobbiamo essere molti di più.
Vi chiediamo di firmare e di fare girare questo appello ai vostri amici. È un piccolo sforzo, ma può significare molto. Per noi significa che qualche volta la logica del profitto dovrebbe fermarsi, almeno di fronte alla vita umana.
Grazie.


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