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Di: Gianni Ciaccio | 09/03/2007

                    MURI

Oggi sono due le notizie che vorrei sottolineare.

 

La prima riguarda i "Lebensborn Kinder" quei bambini nati dalla mente del ss Himmler che ipotizzava così la realizzazione dell'ariano perfetto. Una terra d'elezione era la Norvegia. Lì i militari tedeschi furono spinti a unirsi a giovani norvegesi al fine di far nascere bambini superiori.

Furono circa 10mila i figli di tanto progetto. Vissero forti privilegi, loro e le loro mamme, finché durò il nazismo, conobbero l'esatto rovescio della medaglia dal '45 in poi. Trattati con disprezzo furono internati in ospedali psichiatrici, picchiati, violentati, discriminati. Essere un Lebensborn kinder divenne il loro marchio d'infamia e la loro croce.

Oggi finalmente 150 ex bambini Lebensborn fanno causa al governo norvegese. Chiedono un risarcimento per l'infanzia negata e per una vita fatta di vergogna. Chiedono circa 250 mila euro per sbriciolare il muro del ghetto che fu costruito loro intorno.

 

Un altro muro caduto è uno degli ultimi che dividono gli abitanti di una città. Non in senso figurato, qui si parla di un muro vero, solo meno famoso di quello di Berlino.

Siamo a Nicosia, Cipro. Il muro è quello di Leda Street. E' il sesto varco chiuso smantellato. Tutto accade nella notte tra l'8 ed il 9 marzo. Finalmente si potranno rivedere le case, gli alberi, gli abitanti, rimasti così a lungo separati.

La storia è complessa. Cipro è divisa in due dopo l'invasione turca nel '74 a seguito del golpe dei colonnelli in Grecia. La parte greco-cipriota è riconosciuta internazionalmente, quella turco- cipriota solo dalla Turchia.

 

Ogni passo, pur piccolo, per abbattere i muri, è un passo di ben altre dimensioni per la libertà della gente.


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