Cerca tra i 5457 podcast,
l'archivio delle nostre trasmisioni dal 2006

Another Side of the Moon

Di: Franz Andreani | 27/01/2012
Domenica 29 sarò al Ridotto del Teatro Comunale de L'Aquila per la prima assoluta di The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd, arrangiata per orchestra da camera dal musicista Mark Hamlyn. Il concerto, eseguito dai musicisti dell'Officina Musicale diretti dal maestro Orazio Tuccella, si inserisce in una serata dedicata alla memoria di Alberto Giannangeli, prematuramente scomparso il 7 novembre 2008, che vede tra i suoi protagonisti anche il gruppo dei Meticcio Europeo con proprie composizioni.Ed è proprio l'affetto e la gratitudine verso Alberto Giannangeli che accomuna gli artisti che prendono parte alla serata.
Nel cuore di una delle più belle città d'Italia, inspiegabilmente abbandonata al proprio destino, pulsa l'arte. Un concerto in cantiere da tempo che testimonia quanto sia forte nella città il desiderio di tornare a vivere. L'impressione che ho ricavato quell'unica volta nella quale ho camminato qualche ora per le vie del centro dopo il terremoto, nemmeno un mese fa, è stata proprio quella di un colpevole abbandono da parte di coloro che hanno la responsabilità della cosa pubblica nel nostro paese: ma appunto per una volta parliamo di arte, di musica, che, non solo in maniera simbolica, viene portata avanti con tenacia proprio dai professori del Conservatorio di Musica de L'Aquila e dai musicisti dell'Officina Musicale.
Alle ore 18 si comincia con il concerto del gruppo Meticcio Europeo, formazione che Alberto Giannangeli ha concretamente sostenuto ed incoraggiato. La band eseguirà brani propri con una formazione composta da Mauro Liberatore, pianoforte e voce, Nando D'Eramo, chitarre, Antonio Menga, fisarmonica e tastiere, Guido Rispoli, basso, e Roberto Alfonsetti, batteria. Quindi seguirà l’esecuzione della trascrizione solo strumentale del famoso lavoro dei Pink Floyd del 1973 “The Dark Side Of The Moon”. Il lavoro fu commissionato dallo stesso Alberto Giannangeli e da Oscar Cicchetti a Mark Hamlyn proprio per l'Officina, che la eseguirà con un organico composto da ben 18 strumenti, due violini, viola, violoncello, contrabbasso, due clarinetti, clarinetto basso, sax tenore/soprano, corno, tromba, trombone, tuba, tastiere, e percussioni. La trascrizione, come mi dice al telefono il maestro Tuccella, "ha mantenuto rigorosamente tutte le componenti fondamentali del brano (melodia, armonia e ritmo) dando alla musica, attraverso questo organico fondamentalmente cameristico, un colore completamente diverso, mettendo in rilievo linee melodiche nascoste, che non sempre risultano evidenti nell'ascolto della composizione originale".
Precisa infatti il Maestro: "La mia curiosità, rispetto alla trascrizione dell'album "The Dark Side of the Moon", era rivolta al modo di sentire questa musica con un "suono classico" e di ricreare il linguaggio musicale dei Pink Floyd solo con strumenti musicali diversi da quelli usati dal gruppo inglese.
La difficoltà maggiore della trascrizione è stata rappresentata ovviamente dalla parte elettronica del brano, che all'epoca rappresentò una cifra stilistica dello stesso. Per questo problema mi auguro che l'esperienza accumulata dall'Officina Musicale in tanta interpretazione della musica del secolo scorso ci sarà di prezioso aiuto".
L'Officina Musicale vanta una storia piuttosto lunga, la sua fondazione risale infatti al 1986 e in questo arco di tempo ha svolto una copiosa attività concertistica in Italia e all'estero, soprattutto a Vienna, Londra e Berlino. Nonostante ciò può contare solo su un piccolo contributo statale, ulteriormente ridotto lo scorso anno, e sul finanziamento degli associati, per portare avanti il suo lavoro. Sono cinque anni ad esempio che L'Officina dà vita ad un ciclo di concerti chiamato "Altimetri di Musica" - che qui alla radio seguiamo attraverso la rubrica Prova d'Orchestra - che si tiene a Rocca Calascio, uno splendido paesino in pietra a oltre 1400 metri d'altezza sulle montagne intorno a L'Aquila, con l'aiuto dei due coraggiosi gestori dell'omonimo rifugio, che hanno messo a disposizione una sala da concerto per ospitare l’iniziativa.
Faccio notare al maestro Tuccella che la musica rock si è spesso contaminata con la musica 'colta', scritta, con risultati non sempre interessanti, a mio parere. Gli chiedo allora in cosa si differenzia questa versione di un lavoro così famoso da altri simili. "Non è una contaminazione - sottolinea il Maestro - per contaminazione si intende che ciascuna delle due parti si integri con l'altra, si intende uno scambio che qui invece non è avvenuto. Questa è una trascrizione estremamente fedele, mirata alla riscoperta delle linee melodiche, armoniche e ritmiche del lavoro originale. La trascrizione dà un nuovo colore alla materia musicale proprio per la singolarità dell'organico che la esegue; ne risulterà un timbro nuovo, per certi versi inaspettato, anche perché mancano sia le voci che le chitarre di David Gilmour".
Il "mecenatismo" musicale di Alberto Giannangeli, committente come detto del lavoro, e al quale è dedicata la serata, mi ha fatto tornare in mente una cosa detta dal Maestro durante la presentazione di un concerto qualche anno fa. Egli ricordò come nei secoli passati coloro che avevano i soldi li spendessero a sostegno dell'arte, una cosa che oggi è piuttosto rara. Gli chiedo il perché. "La cultura - mi dice - all'epoca era appannaggio del clero e dell'aristocrazia. Essi facevano a gara tra chi magnificava la gloria di Dio e chi la propria, ma comunque si davano un gran daffare e l'arte era un vanto, un segno del potere. Oggi c'è molta più disattenzione ed egoismo e l'arte è diventata spesso un accessorio, quasi un fastidio".
Ma se è l'arte, la musica, la poesia, lo strumento per mandare un segnale di vitalità dal cuore di una città ferita, significa che essa ha, ancora oggi, una funzione importante che non è legata al consumo o alla sua disordinata fruizione. Si possono ancora fare operazioni artistiche coraggiose attingendo da esperienze in apparenza lontane come quelle del rock e della musica registrata da una parte e quella della musica scritta dall'altra. Il mio invito è quello di capitare domenica a L'Aquila, oltretutto ci potremmo incontrare.

Condividi

     

Commenta

ULTIMI POST