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MARCUS DU SAUTOY: IL DISORDINE PERFETTO

Di: Marcello Berlich | 02/11/2011
La simmetria: per dirla in parole semplici, è quella 'cosa' per cui prendi un oggetto, gli tracci una linea in mezzo, e se le due parti che ne risultano uguali, allora è simmetrico; ok, fin qui ci siamo.
Il problema è che le cose non stanno proprio così: o meglio, il concetto di cui sopra, per quanto corretto ed efficace nel dipingere la situazione, è anche approssimativo e inesatto. La geometria e la matematica sono in apparenza, 'materie toste'... chissà perché, la stragrande maggioranza delle persone se gli nomini qualche formula, è percorsa da un sottile disagio, ripescando magari dalla memoria visioni di scene mute davanti a una lavagna: banalmente, si potrebbe sottolineare il fatto che molto dipende dall'insegnamento... e magari succede che più avanti con l'età, si apre un libro e ci si accorge che tutto ciò più che ostico è tremendamente affascinante, anche (e forse, soprattutto), perché non c'è più nessuno lì ad attenderti al varco, ansioso di metterti '4', mente invece il cane che non sa spiegare la 'materia' è proprio lui... vabbè, sorvoliamo...
Comunque, se siete curiosi nei confronti della geometria (e della matematica), potrete trovare motivi di soddisfazione in questo libro di Marcus Du Sautoy (già autore de "L'enigma dei numeri primi", il quale prende per mano il lettore - o almeno ci prova - accompagnandolo nei meandri della geometria.
Attraverso una serie di capitoli nel corso dei quali viene parallelamente raccontato un anno di vita e ricerche dell'autore, du Sautoy ripercorre la storia dello studio della simmetria, dalle prime intuizioni ai giorni nostri, in un viaggio non solo storico ma anche geografico, accompagnandoci tra le decorazioni dell'Alhambra o raccontandoci gli aneddoti di un meeting di matematici giapponesi, narrandoci di figure storiche di matematici (resta impressa quella dello sfortunatissimo norvegese Abel), fino ad arrivare all'oggi, con un manipolo di personaggi, che sembrano usciti direttamente dalla sit - com "Big Bang Thoery", e a esporre gli ultimi esiti raggiunti dalla materia, il più soprendente dei quali è probabilmente il cosiddetto 'mostro', un 'oggetto' la cui descrizione è possibile solo da un punto di vista matematico, datosi che il numero minimo di dimensioni in cui questo può essere concepito è 196.883 (alla faccia della fantasia che occorre anche solo per concepirlo).
Lettura affascinante, a tratti divertente, talvolta forse un pò ostica, nei passaggi in cui è maggiormente necessario seguire ragionamenti di logica o matematica.
Un libro che comunque merita un tentativo di lettura (il prezzo è abbastanza contenuto), anche solo per capire quanto la geometria e la matematica siano 'diverse' da ciò che ci veniva insegnato a scuola.

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