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LANTERNA VERDE

Di: Marcello Berlich | 05/09/2011
Il collaudatore di aerei militari Hal Jordan si ritrova a volare a ben altre quote, quando un alieno morente, schiantatosi sulla terra, lo sceglie per prendere il suo posto all'interno della Lanterne Verdi, un corpo di polizia intergalattico creato da una delle razze più antiche dell'universo per affrontare minacce su scala cosmica.
Il protagonista passerà quindi attraverso il consueto 'cammino di iniziazione al supereroismo', venendo addestrato sul pianeta Oa, sede delle Lanterne, e nel contempo facendo i conti con se stesso, poiché l'arma data in dotazione al corpo - un anello in grado di emettere un fascio di energia plasmabile temporaneamente in forme solide - funziona solo grazie alla forza di volontà del possessore, mentre le sue possibilità calano in modo proporzionale alla sua paura. La filosofia di fondo del film è quindi, più ancora che in altri episodi supereroistici, la lotta dell'eroe con le sue paure più recondite (in questo caso, il timore di finire come il padre, morto in un incidente), all'insegna del classico concetto della 'paura che per poter essere vinta deve prima essere ammessa'.
Nel frattempo ci sarà ovviamente occasione per qualche risvolto sentimentale, fino alla battaglia finale, col supercattivo di turno.
Lanterna Verde tra i principali eroi della DC non è sicuramente il più conosciuto tra di noi: creato negli anni '40, ispirandosi in parte al mito della lampada magica di Alandino, non ha potuto godere di un'ampia cinematografia, come Superman o Batman, o di serie televisive come Wonder Woman o Flash, proprio per l'impraticabilità tecnica di rendere adeguatamente i poteri dell'anello: oggi tutto questo è stato possibile, grazie a effetti speciali e 3d varie, ma resta il fatto che la notorietà e i trascorsi del personaggio restano limitati all'ambito degli appassionati. Adattamento più che discreto (nonostante le immancabili 'licenze') e (ma ci mancherebbe altro...) efficacissimo sotto il profilo della messa in scena e dell'impatto visivo, "Lanterna Verde", mostra invece qualche lacuna sotto il profilo narrativo: poco riuscita la scansione temporale degli eventi, con una parte dedicata all'addestramento che appare troppo breve; sceneggiatura con qualche 'buco' di troppo (qualche personaggio inutile); un finale nel quale in novellino eroe si trova a fronteggiare da solo la peggiore minaccia che il cosmo abbia mai affrontato (in fondo poco credibile anche per gli appassionati più disincantati)
Protagonista è un Ryan Reynolds sulla scelta del quale inizialmente sono stati sollevati molteplici dubbi, ma che in fondo se la cava, anche perché guida un cast tutt'altro che 'stellare', nel quale si segnala Blake Lively, idolo post adolescenziale della serie "Gossip Girl", oltre che i consueti 'attori affermati', tipici di queste occasioni, in questo caso Tim Robbins e Angela Bassett, peraltro in ruoli assolutamente marginali e tutto sommato inutili nell'economia della storia.
Buono come adattamento, tutto sommato mediocre come film, se vogliamo nella graduatoria dei vari film supereroistici visti quest'anno si pone più o meno allo stesso livello di "Thor" e al di sotto di "Captain America", mentre "X-Men: L'inizio" appare irragiungibile.

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