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Muso X, roba che si mangia?

Di: Franz Andreani | 22/07/2011
Due sere fa camminando tra gli stand ancora in allestimento un giovane “muso” saluta e dice “ei franz, ecco degli amici che verranno tutte e tre le sere della festa”. Ci salutiamo, mi presento e uno dei tre dice agli altri, ma che festa è il Muso?
Da qualche anno sono esplose le sagre; almeno nella provincia di Viterbo nella quale abito. Si va da quella del norcino, alla costarella d’agnello, dal cinghiale al fiore di zucca – cucinato in ben 54 diversi modi – dalla bruschetta a Sutri, la patria mondiale della bruschetta senza dubbio, ma c’è anche il calamaro nel famoso comune portuale di Manziana, dalla cui piazza si vede in lontananza il lago di Bracciano. Ci deve essere qualche contributo provinciale e soprattutto il gran desiderio delle persone di mangiare per far sì che anche comuni virtuosi, in fondo, puntino ad avere tanto pubblico seduta al tavolino. È semplice ed economico organizzare una sagra, la cucina guadagna sempre e le spese sono minime affidandosi sempre al volontariato. E così la domanda dell’amico che chiede che festa è il Muso, ci ha fatto venire in mente che potevano esserci molti modi per cucinarlo questo Muso, magari era una specialità culinaria strana o in via d’estinzione o da riscoprire nel solco delle tradizioni.
Ci sono, parlo sempre delle province di Roma e Viterbo a me vicine, anche manifestazioni culturali di rilievo, di recente un jazz festival a Tolfa ad esempio, o il rinomatissimo Tuscia Opera Festival, Caffeina sempre a Viterbo si è appena conclusa con gran successo e clamore, e molte iniziative anche al di fuori della capitale, tutte con personaggi di grande richiamo e quindi con notevoli finanziamenti.
Il Muso Festival si distingue da tutte queste nobilissime attività culturali proprio per l’assenza di finanziamenti e per una serie di altre peculiarità: si mangia, anche molto bene, c’è musica proveniente da un bel palco con un ottimo suono&luci, ma la festa è completamente nelle mani di un pugno di persone che va dai 17 ai 59 anni, che monta impianti elettrici ed idraulici, installa frigoriferi e gazebo, noleggia libri, costruisce cubi luminosi sui quali scrivere le impressioni di un pubblico che ha seguito l’evento per ben dieci anni. Le istituzioni con i permessi e la burocrazia danno il loro contributo, ma poi il rischio di un acquazzone o di una serata storta ricade tutto sui musi.
Lo spirito può ricordare quello della festa dell’Unità, è necessario disponibilità e amore, un pizzico di fortuna e tantissima buona volontà oltre alla voglia e alla capacità di fare le cose insieme. Bisogna desiderare di fare una festa innanzi tutto per se stessi. La festa conserva questo carattere da ben dieci anni in maniera immutata, anzi sicuramente si sono affinate le tecniche, lo spazio è migliorato, sono aumentate le attrezzature anche grazie alle associazioni locali amiche che mettono molto del loro materiale a disposizione, ma lo spirito sta tutto in una piazza accogliente e piena di suoni e colori.
Ci si finanzia con la cucina, ma anche con la vendita delle celeberrime magliette con i modi del muso stampati, sempre delle sorprese anche per gli stessi organizzatori che sono i primi ad accorrere allo stand per comprarsele. Ma da sempre la festa organizza anche una libreria piuttosto grande per essere un allestimento temporaneo, con una sezione dedicata ai bambini. E poi c’è spazio per le idee di chiunque. Un’associazione locale che si batte per il rispetto dell’ambiente e dei diritti in generale, “Apertamente”, raccoglierà firme contro l’annunciata discarica di Torre in Pietra, vicino a Fiumicino, oltre ad offrire uno spazio al pubblico per scrivere sui loro dieci anni di Muso Festival.
Di musica abbiamo parlato due settimane orsono e non ci ritorno, vi rinvio semplicemente al sito dei musi www.muso.it e vi rinnovo l’invito di tutti noi della radio a partecipare, come sempre un manipolo di podcaster sarà in piazza mescolata con i musi, con indosso strane magliette con un pupazzo un po’ avvilito dalla fatica, ma contento.
Chissà se troveranno anche un modo per cucinarlo ‘sto Muso.

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