Cerca tra i 5479 podcast,
l'archivio delle nostre trasmisioni dal 2006

FU KUSHIMA. BALLE NUCLEARI

Di: Gianluca Cicinelli | 14/03/2011
Mai più. Abbiamo perso il diritto di stupirci delle menzogne sul nucleare il 12 maggio 2010, quando Chicco Testa, che due mesi dopo diverrà presidente del Forum Nucleare, minacciò in diretta televisiva di spaccare la faccia all'incolpevole Mario Tozzi, geologo e divulgatore scientifico, che spiegava i pericoli dell'atomo. In queste ore si è appena verificato l'ennesimo embargo informativo internazionale posto in essere dalla lobby lucrosissima del nucleare, con rassicurazioni fasulle, spinte fino al ridicolo, sulla tenuta delle centrali nucleari in Giappone.
Dinanzi all'evidenza del pericolo e al numero incalcolabile dei contaminati anche i padroni dell'informazione hanno dovuto arrendersi e cominciare a raccontare cosa è realmente avvenuto nel Sol Levante: sono bastate due pompette di diesel non attivatesi per determinare una catastrofe che avrà conseguenze nell'area e nelle vicinanze per almeno due decenni.
Ci tengo a sottolineare che chi scrive non ha una posizione ideologica contro il nucleare, proprio come la maggior parte degli italiani, ma di certo ha a cuore la salute propria e altrui e le condizioni in base alle quali è possibile realizzarla. Per anni, e con violenza selvaggia, sono riemersi dalle oscurità, in questi tempi dove la capacità critica collettiva è prossima allo zero, i sogni di centrali sicure di ultime generazione.
All'improvviso sono comparse pubblicità che in una società molto più massificata di trenta anni fa avevavno lo scopo di far capire quanto erano deficienti gli antinuclearisti. Così spudoratamente false che il Giurì dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria ha costretto il Forum a sospendere la messa in onda della pubblicità “E tu sei a favore o contro l’energia nucleare o non hai ancora una posizione?”. Il Giurì e’ arrivato con i suoi tempi, ma ha aggiunto un po’ di autorevolezza a quello che il resto del mondo sosteneva da tempo: i nuclearisti hanno investito 6 milioni in uno spot per guadagnare consensi in modo illegittimo.
Poche settimane dopo è arrivata la catastrofe giapponese che sembra comunque far ruggire dalle viscere della terra la rivolta del pianeta contro la specie che lo sta violentando, il rovesciamento del cielo con la terra e il mare che li copre, una visione che potrebbe sembrare profetica se non fossimo laici, ma dove l'aggiunta della contaminazione nucleare, per paradosso in quella nazione che per prima nel mondo aveva assaggiato lo schiaffo di fuoco arroventato del nucleare che ha incollato milioni di persone l'una all'altra, nel corpo come nella carne del sentimento nazionale, da quel giorno in cui ebbe fine la seconda guerra mondiale.
Ebbene in Giappone, scrive Jacopo Gilberto su Il Sole 24Ore, “non sono partiti ieri i due diesel. Stupidi, ordinari motoroni turbodiesel a due tempi. Non parlo della tecnologia dell'uranio, delle sofisticatezze giapponesi. no; qui è la tecnologia del gasolio, proprio quella inventata da rudolf diesel nel 1892. quella dei camion. In tutto il mondo le centrali nucleari seguono gli stessi standard comuni di sicurezza, standard dettati dalle linee guida dell’aiea (agenzia internazionale dell’energia atomica). Ieri, nelle altre centrali atomiche giapponesi i motori diesel si sono accesi, in tutte le altre centrali, a Fukushima, no. i due generatori non sono partiti. Non so perché i generatori siano rimasti spenti. I giapponesi sono sempre molto sobri di informazioni. Silenzio. Forse non sono partiti perché le scosse hanno interrotto l'arrivo del gasolio. forse erano finiti sotto l'onda dello tsunami. Fatto sta che alla scossa di terremoto la reazione è stata fermata. ma la centrale è rimasta muta. Il nòcciolo ha cominciato a scaldarsi perché le pompe non facevano girare l'acqua per raffreddare il reattore. l'acqua bolle come in una pentola a pressione, e se non si apre la valvola la pressione sale sale sale”.
Un reportage onesto, a cui è seguita per le due ore successive un'operazione senza precedenti. Tutte le testate online e cartacee sono state allineate compatte a tentare la riduzione del danno, ingaggiando improbabili scienziati disposti a recitare la parte della sicurezza nucleare. Poi sono seguiti i giornali della famiglia che hanno accusato di sciacallaggio, argomento del quale i signori si che se ne intendono, chi metteva in dubbio la sicurezza del nucleare.
La loro paura è che quando i cittadini tra poco saranno in prima persona chiamati a decidere se avere le centrali sui propri territori scriveranno un bel no secco sulla scheda e lo faranno in massa. Perchè l'unica preoccupazione della lobby nucleare in Italia, che la renderebbe soltanto comunicativamente grottesca se non rischiasse di provocare tragedie, è quella di costruire centrali nucleari che significano miliardi di euro, inutile per l'approvvigionamento reale di energia e pericolose per la salute pubblica.
Ma a lor signori della salute pubblica non importa assolutamente nulla e ciò che comunicano ai cittadini è solo disprezzo per la verità. Per quel poco che possiamo singolarmente fare, perchè stavolta dobbiamo fare, cerchiamo di ripagarli con uguale determinazione ma nell'informare correttamente la popolazione.
Chi sostiene che esista il nucleare sicuro è un criminale.

Condividi

     

Commenta

ULTIMI POST