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BASTA!!! Difendere la Costituzione dal centrosinistra

Di: Gianluca Cicinelli | 21/02/2011
Cosa significa riconoscersi nella Costituzione italiana? Significa semplicemente privilegiare una società giusta, uguale per tutti nei diritti e nei doveri, ripudiare la guerra, rispettare le diverse religioni e i diversi ateismi esistenti, praticare la solidarietà, offrire rifugio ai perseguitati politici, garantire la libertà d'espressione. Io, come molte altre persone ho scelto di riconoscermi politicamente e moralmente nella Costituzione nata dalla Resistenza contro il nazifascismo. Questo è l'antefatto. Ora però accade che lo spettacolo a cui stiamo assistendo all'interno del centrosinistra, che a meno di notizie contrarie dovrebbe riconoscersi nella Costituzione, sia un insulto immeritato alla buona volontà di milioni di persone. Milioni di persone che ogni volta che possono, come dimostrato anche lo scorso 13 febbraio con la manifestazione delle donne, come hanno dimostrato di saper fare nei mesi scorsi studenti, ricercatori e metalmeccanici, milioni di persone che ogni volta che trovano spazio corrono ad occuparlo, esprimono con chiarezza un concetto: noi ci siamo. E ci siamo in attesa di un segnale che provenga finalmente dai partiti del centrosinistra per proporre un'idea completamente diversa di società da quella che viviamo.
Un segnale che non arriva perchè i gruppi alla guida delle organizzazioni essendo ormai un ceto politico "diversamente corrotto", che forse non si mette in tasca i soldi ma di sicuro è incapace di uscire dalla dimensione della politica come professione e quindi conservazione dell'esistente, i gruppi dirigenti non riescono ad andare oltre la formula delle alleanze possibili. Con Fini o senza Fini, con Bossi o senza Bossi, con tutti e due e via dicendo. Questo insieme alla scelta del nome del candidato a premier e al metodo per sceglierlo è il recinto aridissimo intorno al quale si svolge il dibattito nellle leadership del centrosinistra.
Pur essendo tra coloro che apprezzano molto una sinistra al governo e non solo all'opposizione ritengo che ci siano due questioni che pongono un discrimine tra i possibili contenuti per una coalizione.
Fini e Bossi, gli alleati vagheggiati in questi giorni, sono le stesse anime nere e non solo in politica, la faccia più dura, xenofoba e autoritaria della destra di questi anni in Italia. Loro è la responsabilità di quanto sta avvenendo tra la Tunisia , la Libia e Lampedusa, degli esseri umani ridotti in catene sulle carrette in condizioni peggiori di quei migranti che a fuggire ci provarono ma all'inizio del secolo scorso. Esseri umani morti, in un guerra dichiarata da una sola delle parti, quella della saldatura tra una destra militarista di provenienza missina e la destra della Lega che sul razzismo e la prevaricazione basa il suo oggetto sociale, apparentemente distanti in realtà vincolati strettamente. Non è un aspetto che si possa trascurare facilmente se si cercano accordi politici con queste due anime altrettando berlusconiane per fare fuori Berlusconi. Perchè l'unica aggregazione su un "qualcosa" rimane l'autoaffondamento del regime, cioè una spirale estranea a una qualche proposta politica sullo stato sociale o sul lavoro. Adesso che la fine del regime è vicina non si può più giocare alla guerra per poi stupirsi che quell'altro usava le cartucce cariche mentre tu sparavi a salve.
Cosa avviene invece nel momento in cui basterebbe neanche un pugno ma una spinta per far crollare il palazzo del regime? Che persino Vendola, che delusione, si arrabatta a proporre Rosi Bindi premier, ma quelli che vogliono Bersani gli dicono che allora deve stare nel Pd e forse sono quegli stessi che non vogliono le primarie: Maddechè state a parlà, verrebbe voglia di urlare!!!
Il quadro che ne viene fuori è quello della paralisi di un intero gruppo dirigente dalla sinistra di Ferrero a quella di Bersani, passando per Di Pietro e varie, a fronte di una società che ogni volta che trova la possibilità di esprimere la sua idea per un domani migliore è disposta a fornire il suo supporto. Ma in questo momento a questo gruppo dirigente del centrosinistra va interdetta la facoltà di trattare altri pasticci con due forze anticostituzionali come la Lega e Fini & Co. Sono due forze che per motivi diversi non hanno mai aderito alla Carta costituzionale e lo hanno dimostrato violandone più volte i principi a cominciare dalla libertà d'informazione.
C'è un livello di minima decenza umana, nemmeno politica, sotto il quale non si può scendere, soprattutto per un buon fine. La mia conclusione impegna solo me stesso e nessun altro, tantomeno questo blog, ma la ribadisco con forza: l'attuale gruppo dirigente del centrosinistra va mandato a casa una volta per tutte. Solo così, forse, potremo tornare a parlare di politica.

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