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DEAD SET

Di: Marcello Berlich | 22/12/2010
Vista recentemente su MTV, "Dead Set", è una miniserie di cinque episodi, ennesima variazione sul tema delle invasioni zombesche; variazione che in questo caso consiste nell'ambientare la vicenda all'interno della 'casa' del Grande Fratello inglese. Seguiamo così l'invasione, parallelamente a quanto accade in sala di regia (dove tutti sono preoccupati per l'eventuale mandata in onda della puntata serale a favore di uno speciale su quella che il Governo e i media - puntualmente - definiscono 'un'ondata di violenza') e a quanto succede nella stessa 'casa', dove i concorrenti sono del tutto ignari di quanto succede fuori. Gli avvenimenti prendono la piega consueta, in un climax in cui proprio nel corso della puntata del GF, l'epidemia dilaga tra le centinaia di fan urlanti al di fuori della 'Casa', sfociando nell'assalto agli studi. Si salvano in pochi: una delle assistenti riesce a raggiungere la 'Casa', venendo scambiata inizialmente per l'ennesimo bizzarro concorrente del reality, e gli abitanti ci metteranno poco a convincersi che il sangue sui suoi vestiti non è un trucco. In seguito, saranno raggiunti dalla 'voce narrante' dello show e dalla concorrente esclusa quella sera, e dal fidanzato della assistente di cui sopra che riesce fortunosamente ad attraversare un'Inghilterra ormai abitata in gran parte da morti viventi. Come spesso succede in questi casi, a un certo punto qualcuno commetterà una stupidaggine, con esiti deleteri. Ironica, divertente ma con la giusta dose di pathos, 'grandguignolesca' a sufficienza, "Dead Set" a pensarci è il classico uovo di Colombo: se negli anni '70 a descrivere l'alienazione del consumismo era il centro commerciale di "Dawn of the Dead", nel primo scorcio del 21° secolo quale miglior 'fenomeno' può descrivere la stessa situazione se non la 'Casa' del GF, davanti a cui 'stazionano' quotidianamente milioni di persone? Non ci voleva molto, appunto, eppure ancora nessuno ci aveva pensato. A un certo punto della serie la protagonista riferendosi aglli zombie afferma: loro sono molto più idioti di noi... il che poi non si rivelerà così vero, e in fondo il finale della serie, con uno zombie in un centro commerciale (si torna a Romero, e non è l'unica citazione) con lo sguardo vacuo davanti a un televisore che continua a trasmettere le immagini della 'Casa', ripete il consueto concetto che poi le due condizioni 'vita morente' e 'morte vivente' finiscono per coincidere. Una serie veramente godibile, che si può benissimo vedere come un film (le singole puntate durano meno di mezz'ora), e che è stata meritoriamente premiata con un 'BAFTA'. Ultima notazione: alla serie ha partecipato, facendosi anche 'zombificare', Davina McCall, conduttrice del 'vero' "Big Brother" britannico.

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